Per descrivere l’iconografia prendiamo come esempio le tre grandi tele dipinte da Paolo Veronese per il soffitto della Chiesa di San Sebastiano alle
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Nella Sacra Famiglia con Santa Barbara e San Giovannino di Paolo Veronese, conservata agli Uffizi (figura 7), il Bambino tocca il proprio sesso
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Tintoretto e del Veronese. Nel 1656, è a Napoli, dove incontra il giovane, ma già affermato astro nascente della pittura napoletana, Luca Giordano
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, rimangono i suoi modelli: specialmente il Veronese, da cui deduce il suo colorismo estremamente vivace, fatto di giustapposizioni tonali così vicine e
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. Grandeggia nel fondo un’architettura sontuosa, a cui si ascende per magnifico scalone, e in ciò pare il Bagnacavallo quasi un precursore di Paolo Veronese
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decorativo e compositivo di Veronese o di Tintoretto non li toccò d'altra parte mai intimamente e il venezianismo si ridusse in loro più che altro a
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stuccano la forma, credono di usare le tappezzerie leggere di Veronese e trapungono pesantemente le stoffe dei rabeschi più grossi, e vistosi come
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Veronese di talento che non viene a Roma che per decadere. E tuttavia l'influenza del praticone Gramatica è sufficientemente estesa se riesce in questi
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, alla Veronese. Ma purtroppo ci tocca lavorare qui d'induzione e preferiamo attendere, sperando che Orazio non sia stato tanto indulgente alle mode da
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femmineo intatto soffice dorato alla Veronese. Altrettanto «pittoresca» ma più moderna di ombre contrapposte abilmente in giochi rari dovette apparire
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Dalle parole a pagina 19 (nota) si potrebbe credere che la copia di Preti da una Maddalena del Veronese fosse ancora nella sagrestia di S. Andrea
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anche lui, per sé solo, la strada di Venezia; riguardati dunque con occhi un po' vitrei gli arazzi di Veronese, come se fossero più lisci e più agri, meno
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D. F. von HADELN, Veronese und Zelotti «( Jahrb. di Konig, Pr. Ksts.», 1915) (in: 'L'Arte', 1917, p. 173-74).
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Correggio, e il ritratto di Pace Guarienti a Verona. Nel 1556 Veronese imprende le pitture del soffitto della Biblioteca di San Marco e qui l'aiuta
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facilmente si accordano co' nostrali. Ah! non conobbe il Bassetti, questo nobilissimo soggetto Veronese, chi non vide il terribile suo quadrone fatto per
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legge in calce alle manifatture del veronese Giovanfrancesco Caroto, mi facilita d'assegnargli anche questa, di nulla più languida [figura 181].
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Un ritratto di dama ascrivesi per figura allo stile di Paolo Veronese da cui n'è lontanissimo, tenendo più del gusto di Tiziano in tempo di gioventù
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Bencovich noto talvolta come Federighetto di Dalmazia; dal Lattuada trasmutato in Fedrighetti Veronese; aspramente biasimato dal Guarienti; commendato
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24. Santa Famiglia. Parigi, Coll. Brunner. Nulla da spartire col gruppo già raccolto dal Voss al nome dell'Amorosi, e piuttosto lombardo o veronese
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abbagliata, ed ora più che vederlo, s’indovina. Anche in ciò, Paolo Veronese aveva ragione di non prender tante cose in considerazion. Forse dice bene il
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Un dì, fu appunto il 18 del mese di luglio nell’anno 1573, venne chiamato dinanzi al tribunale del Santo Ufficio in Venezia Paolo Caliari veronese
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Il veronese Cabianca, il quale dipinge talvolta di paesaggio, è migliore nelle figure, su cui scaglia que’ suoi gran colpi di sole. Arditissimo
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contentò di condannare l’artefice ad emendare il suo quadro entro tre mesi e a sue spese. Il Veronese non emendò niente e continuò a dipingere come gli
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copiare certe figure delle pale d’altare; e un dì un pittore, un Cagliari veronese, che non era Paolo, ma Giovanni, vedendo un ragazzo così incalorito
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Giocondo, veronese, detto la Fenice degli ingegni, o da quell’Antonio Rizzo, pure veronese, che, autore della Scala dei Giganti e di una parte del cortile
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Veronese, non annerito, non annebbiato dal tempo, ma netto, fresco, luminoso come se fosse appena appena uscito dal pennello magico.
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I pittori veneziani si guardavano intorno e, senza prender tante cose in considerazion, come disse Paolo Veronese al tribubale del Santo Uffizio in
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