delle licenze, mentre il primo se le proibisce scrupolosamente; il manierato è ardito ed esagera la natura, il convenzionale è timido e impoverisce
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Pompeo Giuseppe Signorini, sono degni di ammirazione; questo singolarmente, ove a ricordare le virtù del defunto, che fu non timido amico del vero, l
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chiuso dell’autarchia culturale, del gusto timido e rettorico formatosi nel «ventennio».
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stesso timido; netto, con la autorità quasi meccanica del grafico industriale e tuttavia sviluppato nel giro di una felice incertezza, quasi che la penna
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, come vedremo, di un languido e timido «memorialismo», Romagnoni brancola, si sbraccia, protesta un po’ a vuoto, ripetendo il suo «gesto» come in un tic
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problema, che fu tentato di sciogliere dianzi a Parigi: Qu'est-ce que la propriété? E il Courbet, buon uomo, grande pittore, timido, ma pigliato
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luminosa fiaccola del vero: un redentore nuovo dei popoli. Il reale e l’ideale non si accordano insieme. Era timido di natura: narrano che avesse paura di
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Delle due accuse, audacia o timidità, la prima è ambita, la seconda, peggio di ogni altra pessima imputazione, temuta. Fu timido Giulio Romano? E
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, e che la guarda con occhio timido, stupefatto e amoroso. Il quadro storico diventa un quadro di genere; ma l’opera resta relativamente chiara. Certo
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, nudo, salvo le gambe, che sono coperte da un drappo di belle pieghe. Questo nudo riesce di sentimento raccolto, quasi timido, ma elegante; e la testa
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rende tabù tutte quelle grandi superfici che formano il suo passato biologico. Ma, timido com’è, rifiuta molte delle sue stesse possibilità, poiché
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