vennero esposti in una grande rassegna insieme ai più importanti artisti statunitensi. Era il 1913 e sino a quel giorno era pacifico considerare gli
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piuttosto provinciali di pop art evidentemente influenzate dalle più rigogliose e violente esperienze statunitensi, che si erano alternate alle esperienze di
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Lo svincolamento di molte di queste opere (come di quelle di parecchi dei più noti artisti concettuali statunitensi) da ogni incarnazione entro
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più efficace quanto più sinceramente condivisa. Ma alla fine di tutte queste considerazioni, ora appare più chiaro perché gli artisti statunitensi
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coperto con una propria teoria la prima generazione di artisti statunitensi indipendenti dall’influenza europea, gli espressionisti astratti. Anche se
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a quelli statunitensi, riaffermarono l’importanza d’una figuralità spesso basata sul riporto fotografico (in seguito tale corrente sfociò nella
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’inglese Nissen da una vena romantica e vagamente fiabesca. Tutto un gruppo di artisti statunitensi, per contro — costituenti il cosiddetto “pattern
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