colpa di esser nati e vissuti in un'epoca, nella quale lo studio degli antichi maestri del risorgimento dell'arte fu reputato dannoso, e le opere del
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primi, come mostrano le sue pitture della sala di Giove nella galleria de’ Pitti. Questi fu pure maestro assai reputato nella nostra Accademia.
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1759, m. in Pisa 15 marzo 1838) fu nell’intaglio a bulino e all’acqua forte reputato valentissimo. Di famiglia assai chiara, sebbene travolta in
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definitiva, resurrezione, e si sa che l’intelligibile è reputato come antipatico al vissuto. Così, dalle due parti, l’analogia è sentita come un senso
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quello surrealista, reputato valido anche per i suoi spunti «umanistici».
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accettazione condizionata di un momento dell’artista reputato dalla critica come il più tipico, la fase cioè figurativa (per noi di gran lunga meno
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