Uomo di pensiero e di scienza, il Guarini è cosciente della distinzione tra i diversi campi del sapere; non può più pensare che l’arte sia conoscenza
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, generosa e piena di affetti: bisogna pensare, quando in specie ci fu larga la sorte di doni intellettuali, ad arricchire di una bella eredità di
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la sua lenta e inesorabile compromissione con l’elemento cromatico. È abbastanza probabile, credo, pensare che sempre maggiormente la «pittura
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Sarebbe troppo complesso approfondire quest’indagine in questa sede; ma è verosimile pensare che l’affermarsi dell’estetica come quello della critica
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Questa spiegazione ha il suo maggiore punto debole nell’effigie del presunto Barabba, che mai e poi mai vien fatto di pensare possa essere
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A dispetto della sua «sfortuna» critica, la grande tela di Signac non passò invano. Basti pensare a quanto gli debba Luxe, calme et volupté, il
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, il panorama artistico seicentesco ci propone infinite altre categorie e sottocategorie. Basti pensare soltanto al realismo di Caravaggio e dei
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lastra di Niepce del 1826, per ragioni non ricercate di impurità del peltro, sembra addirittura anticipare Seurat, impossibile invece non pensare alla
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pensare l’arte, ma denunzia solo l’inapplicabilità delle strutture logiche elaborate per pensare l’esistente, ad una realtà che si pone, strutturalmente
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dell’anima è perfino eccessiva, e rischierebbe di far sbandare il nostro ragionamento. Basti pensare, come solo esempio, all'Estasi di santa Teresa d
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Gli espressionisti arrivano a violentare la forma, a lacerarla, per farla diventare un simbolo di sofferenza, basti pensare a L’urlo di Edvard Munch
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Il bello è una categoria estetica che per secoli è stata considerata un cardine dell'arte e che oggi, invece, appare notevolmente cambiata. Pensare
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invita a sua volta a pensare.
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decreta che debba sopravvivere, che di solito risulta essere ciò che corrisponde meglio ai canoni e al modo di pensare di quella classe.
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che, con un po’ di meditazione e di ragionamento, alla fine potranno pensare diversamente.
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pensare a Picasso, quasi che Braque avesse in primis subito il fascino, non del modello da lui preso a pretesto per la pittura, ma del prototipo
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temperamento si avvalse di uno stile, per dir così, impediente, quasi che tra il pensare e il rendere, tra lo ispirarsi e il realizzare dell’artista
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verde giada che accoglie la orribile donna accosciata, è diabolico, nel contrasto: la bruttezza della donna è così definitiva, da far pensare che il
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Manca proprio una linea di sviluppo dall’interno, coerente e graduale, verso schemi dominati di astrazione, in Guidi, per poter pensare al senso di
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tipicamente futurista, le sue opere del 1916 appaiono come il principio di un avvio espressionista e fanno pensare al futurismo di Boccioni come a una
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venir fuori il Picasso adulto; non si potrebbe pensare a un Picasso che attinga un valido e determinante insegnamento per il suo sviluppo successivo al
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pensare ad una statura e a un temperamento eccezionali e difficili.
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E, intendiamoci, ripeto. La seconda era non rinnega i risultati della prima, solo li incorpora nella nuova visione: basti pensare a Cézanne e ai
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Ma lasciamolo tra i decoratori! «Il decoratore non deve pensare» egli dice; ebbene: noi diremo allora che M. Reymond è un decoratore della critica
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Ma, per esempio, perché non porre attenzione ai fasci ultrapotenti di luce che cadono perfettamente verticali su quella composizione, e non pensare
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di visione fisiologica, ma, via! non si potrebbe pensare che ci avesse un pochino parte, lirica e magari realistica, la tendenza a render l'involucro
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maestro? Le affermazioni già ricordate del biografo napoletano, non basterebbero ancora per farci pensare a Caracciolo. Ma v'è qualche ragione più forte.
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generali di costruzione, di ritmo, di architettonismo proprie in genere a tutti gl'Italiani: ma bisogna pensare che la sua architettura, creata
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pausalità, una sodezza d'attacchi, una evidenza d'effetti plastici, un accordo semplice di tinte, da far pensare ancora una volta a un arcaico rinato.
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Quanto poi al vario successo personale dei suoi affanni stilistici occorre pensare come fossero risolti accanto a lui i problemi ch'egli si poneva
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che ci fa pensare all'interpretazione legnosetta che di Caravaggio dava Gramatica. Ma il ragionevole Antiveduto non giunse mai, ch'io per ora mi sappia
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autunnali di seta «noisette» che ci fanno involontariamente pensare all'unico mirabile accenno di paesaggio offerto dal Caravaggio nel Riposo.
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Non vediamo come si possa pensare al francese così energico rapido elastico di forma per quest'opera ove per l'appunto la forma è tanto blandamente e
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pittura: et mai si è trovato ne’ quadri miei corrispondentia d’inventione etiam in duna mano»; e pensare che proprio le mani le abbiamo visto trasferire
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Noi dobbiamo pensare dell’attività di Artemisia Gentileschi, come di un elemento costantemente allato dello sviluppo di tutti i grandi napoletani che
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pensare che mentre parecchio s'è già fatto per la valutazione complessiva del Rinascimento come epoca culturale, il campo dell'arte figurativa è
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freddo, ma che, si dovrebbe pensare, vanno invece per le mani del popolo, e dànno o dovrebbero dare i barlumi della cultura artistica a coloro cui infine
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48. Tralcio di vite. Modena, raccolta Campori. Mi faceva pensare al Cerquozzi.
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dov'è? Dopo la Venere di Milo... Michelangelo... Raffaello... - [E pensare che A. Soffici è ben sicuro che quel suo disegnino di donna alla toilette ha
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d'Antonello dal realismo allo stile prospettico, non si potrebbe pensare che in quella destra cancellata e che s'intravede sotto il rifacimento, Antonello
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facilità del pensare e del fare, per non cadere a poco a poco nell’artificiato, ha bisogno di arricchire e di scuotere la sua mente, di vedere molto
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bizzarro il pensare come i pittori interpretino il vero nelle cose create, ed il pubblico supponga il vero ne’ dipinti secondo i diversi dirizzoni
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Pensare se in queste impazienze moderne quell'arte, che ha bisogno di fare un modello in creta, di tenerlo sempre bagnato perchè non dissecchi, di
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in breve tempo agguantato, e che fra tutte le opere della mostra italiana è forse quella che ci ha fatto più lungamente e più seriamente pensare
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pensare: fa pensare ad un patto, che il guardatore si ricrei nella testa da sè stesso e di pianta tutto l’ambiente, teatro, spettatori, .canzonature
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del tempo. Credo che questi, come gli altri padiglioni, siano stati, tra le mie proposte per la Biennale, passaggi obbligati. Non possiamo pensare
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La vicenda del Leoncavallo è stata la scintilla che mi ha fatto pensare che la Biennale dovesse essere composta non solo del Padiglione veneziano
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Basti pensare agli esempi che — seguendo il venerando e celebre manubrio di bicicletta picassiano (uno dei primi ready-made meccanici) — sono stati
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predatare il loro lavoro, un’attività questa che sembra mendicare una nota sul libro di storia dell’arte. Si potrebbe pensare che l’idea simile di
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pensare a un ritorno al naturalismo. Le ampie, sensibilissime tele dell’artista catalano, con le loro superfici scabre, spesso grumose, alle volte
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