oggettivazione conoscitiva, tra Provvidenza e devozione. Proprio per questa lucida coscienza delle straordinarie possibilità e, nello stesso tempo, degli
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atto intellettuale, perché implica l’oggettivazione) sarebbe indistinguibile dal fare degli artigiani e proprio da costoro artisti di questa borghesia
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dell’arte d’oggi intesa come «oggettualizzazione» (piuttosto che oggettivazione), che si esplica sia nella creazione di veri e propri elementi
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Spieltrieb dello spettatore. Le sue opere, così, si riallacciano a quel filone di invenzione magica e di oggettivazione dell’assurdo che ebbe già nel romano
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disincarnato dalla sua oggettivazione e non più operante. Ed è quello che sta appunto verificandosi in molti casi d’arte concettuale. Perché l’arte
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formali può rappresentare una garanzia di tutela. Ma l’oggettivazione che avviene allora dell’opera d’arte regrediente dalla originaria
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) quanto il punto di arrivo che si vede o si intravede nella dinamica della loro arte: l’abbandono sempre più radicale della oggettivazione come alibi di
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di Medardo Rosso, dalla sua epoca: il gusto cioè di un’immagine emancipata per via della oggettivazione massima (per far ciò non v’è bisogno di
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