rivolta contro gli abbagli d’un’arte neorealista quale era propugnata da tutto uno schieramento politico-culturale dell’Oriente e dell’Occidente europeo
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’Occidente attraverso un graduale «disimpegno» dell’arte da altre strutture epocali.
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paese e altrove. È invece opportuno indicare la presenza, in tutto l’Occidente, d’un’analoga stagione di incertezza e di ristagno della fantasia
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’Italia ritrovava un’autonomia espressiva assai lontana da quella di altri paesi dell’Occidente industrializzato.
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situazione si viene evolvendo sotto i nostri occhi e indiscutibilmente è legata ad analoghe situazioni oggi serpeggianti in tutto l’Occidente, e alle quali
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Forse, in definitiva, la crisi dell’oggetto può significare - per l’Italia e per l’Occidente in genere - anche e soprattutto una crisi della nostra
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— più o meno mal inteso - abbiamo avuto sulla pittura d’Occidente (basterebbe pensare a un Tobey, a un Kline, di cui il padiglione americano presenta l
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, senza per ciò acquistare la medesima importanza storica. L’eroismo dei trecento servi ad arrestare l’invasione della società orientale in Occidente
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passi, per analizzare meglio un tema cruciale per la storia dell’arte moderna in Occidente: la nascita, o meglio l’«invenzione della prospettiva
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’avanzata turca che minacciava direttamente anche l’Occidente. Anche l’interpretazione di Silvia Ronchey, pur ipotizzando altre identità per i tre
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A Venezia, il Gotico internazionale ha assunto caratteri peculiari, poiché il ruolo della città, che fungeva da snodo tra Occidente e Oriente, ha
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una nuova ricchezza e di una nuova spiritualità dell’uomo d’occidente.
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storia portava l’umanità a nuove conquiste e a nuove catastrofi, si è man mano drammaticamente modificata la consapevolezza di sé dell’uomo d’occidente
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dei quali si tengono per mano, alludendo alla riconciliazione tra la Chiesa d’Occidente e la Chiesa d’Oriente.
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Fino a pochi anni fa, l’unico modo per un giovane nato al di fuori dell’Occidente di avere piena libertà d’espressione e la possibilità di tentare la
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di cui l’Occidente ha goduto fino a quel momento. Le tappe salienti di questo cambiamento sono state due mostre internazionali, Magiciens de la terre
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La follia da shopaholic può portare lontano i collezionisti. Negli ultimi anni d’oro dell’Occidente, l’artista top era sottoposto a una tale
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di un gusto assolutamente nuovo, quello della modernità d’Occidente, lentamente conquistata dalle nuove lingue romanze del parlare come del vedere.
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protagonista d’una lenta e inesorabile invasione dell’Occidente tutto. Noi barocchi lo eravamo forse già prima, sui sarcofagi etruschi, nelle
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stilisti. Abbiamo letto i loro romanzi e loro ci forniscono importanti pianisti e direttori d’orchestra. L’Occidente ha offerto loro occasioni
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’Occidente. L’analogia fra le muscolature esaltate d’Italia e quella dei lavoratori del socialismo sovietico nei manifesti di propaganda portò alcuni a
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Non vi fu dunque uno “stile fascista” ma una cifra estetica trasversale che toccava l’Occidente di qua e di là dall’Atlantico, nell’architettura
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del mare è incolore. Nella vita pratica, infatti, seguitiamo a misurare il tempo col cammino del sole da oriente a occidente e, quando vediamo una
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Ad ogni modo, nella loro rapidità percettiva delle possibilità funzionali della linea, che, infuse forzatamente dall'oriente all'occidente verso la
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nazioni dell’Occidente. Possiamo pertanto ricordare appena alcuni artisti americani come William Copley, Ernest Trova, Robert Indiana, George Segai
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-sociali del dopoguerra, legate ad una situazione intemazionale del tutto abnorme — dobbiamo riconoscere che tutto l’Occidente (ivi comprese nazioni
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dell’arte contemporanea con un ritorno a certe posizioni che l'Occidente ha di solito abbandonato.
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mente occidentale tutto ciò sembra strano. D’altronde non bisogna stupirsi che esista ima simile incomprensione in Occidente. La responsabilità di
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quelle correnti che si son valse d’una nuova concezione segnica e gestuale mai prima verificatasi nell’arte dell’Occidente. Si tratta di un gruppo
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importanti insegnamenti dimostrando la parentela esistente tra certa arte calligrafica orientale e alcune nuove correnti "segniche” dell’Occidente.
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è che per la prima volta nella pittura d’Occidente si è verificato l’avvento Georges Mathieu, Disegno d’un’arte dell’estemporaneo. Già in alcuni dei
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disegni, ed è in netto contrasto con il "pieno" di tutta, o quasi, l’arte d’Occidente, dove trionfa la costante volontà dell’artista di colmare ogni
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comprensione di quest’arte i cui indirizzi e le cui mete sono cosi diversi da quelli tradizionali dell’Occidente, dove è sempre la ricchezza, la compiutezza, la
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