Questo equilibrio giustifica l’interpretazione dell’architettura cortonesca in chiave di neo-cinquecentismo: i suoi legami a distanza con il Bramante
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nel neo-dada l’evidente presentazione dell’oggetto costituito, senza ulteriore o con minima elaborazione. Dovrebbe essere superfluo, ma non lo è
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, e cioè il filone che si denomina a turno neo-costruttivista, gestaltico, arte programmata, ed ora op-art, ma la cui caratteristica comune e fondamento
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ritrattistica di discendenza neo-classica purista per i dagherrotipi fra il 1837 e il 1845, impossibile non evocare Courbet per i calotypes di Hill e
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rovesciamento nella tendenza, che rimaneva tuttavia basilare, di offrire l’integrazione nell’opera allo spettatore, ed è rinato l’oggetto: col neo-dada
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’amore nella filosofia platonica e nella dottrina cristiana. Mistura eletta di paganesimo e cristianesimo resa appunto possibile dal solvente del neo
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conosce che il fattore del caso non può essere mai eliminato dalle occorrenze storiche.» Ma se in sede teorica neo-positivistica è facile sbarazzarsi di
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, Peter Doig, Neo Rauch, Marlene Dumas, tutti autori di quadri d’impianto ancora figurativo e tecnicamente piuttosto tradizionali.
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quasi neo-tizianesco, derivante di certo dallo studio dei Baccanali Aldobrandini; la felice libertà espressiva è appena velata dalla malinconica
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attraverso le vecchie. Non ha senso dividere nettamente i due campi, il Rococò e il Neoclassicismo. Il razionalismo neo- classico nasce nell’ambito del
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le correnti della odierna avanguardia, a cominciare dall’informale, a finire ai tentativi, più o meno lusinghieri, del neo-dada.
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antologica. In quello stesso anno, vicino alle riproposte neo-surrealiste di Bacon, e di Sutherland nel padiglione della Gran Bretagna, vedemmo nel
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ai due poli del realismo e dell’astrattismo cimentandosi in grandi quadri «sociali», in «mercati», in «osterie» o rinnegandosi in quel suo neo
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«capatine» più o meno ortodosse: neo-cubismo (paesaggi di Fiumicino), espressionismo (le «fantasie»), tonalismo astratto (opere esposte alla Biennale di
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quella dell’antinovecento e neppure il movimento neo-realista si senti tanto a suo agio sotto il profilo di una discendenza puramente antinovecentesca
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Se risaliamo poi al clima del Fronte Nuovo delle Arti, dove vicino alle esperienze neo-realiste trovavano posto in tutta fiducia i primi appassionati
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Un altro movimento che non ci pare emerga a sufficienza dalla mostra allestita alla Vili Quadriennale è quella dei neo-espressionisti, il cui
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Tra i figuratori di avanguardia —espressionisti provenienti dalle file dei neo-realisti o autonomi — ci limiteremo in questa rassegna a trattare di
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facciano meno frettoloso e più pittorico, anche se in «Coscienza di storia» (1957) troviamo un incontro con Scanavino. Nei quadri ultimi del pittore neo
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misura la distanza che separa la negazione di una posizione neo-dada dalla fredda positività di una posizione pop. Giacché non deve sfuggire che nell
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Una linea Neo-Dada è rintracciabile nella sperimentazione di Gianfranco Baruchello (come in Gianni Emilio Simonetti), specie nei suoi montaggi di
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La riduzione della tela alla essenzialità dello schermo ritorna nello sperimentalismo di Fabio Mauri, che si muove fra Neo-Dada ed anticipazioni pop
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’area che è stata definita, fra l’altro, Neo-Metafisica. Franco Angeli introduce nelle sue tele i simboli della storia e del potere, la croce uncinata
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Neo-Dada
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Nei risvolti della nuova arte americana (Neo-Dada e Pop Art) permane infatti, eccitante e tormentosa, la sensazione che la realtà si muova
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, convertendola alla concretezza, che alcuni artisti del Neo-Dada sono arrivati a riscoprire l’usura e la vulnerabilità dell’ambiente urbano, che può
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Al contrario il termine Neo-Dada (New Dada) suggerisce una interpretazione riduttiva di questo ritorno all’oggetto, confinandolo più in ambito
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Col Neo-Dada l’universo degli oggetti si porta in primo piano, e per allacciare un contatto con esso gli artisti dispongono del gesto e della
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Gli ovvi precedenti di tutta questa strumentazione si ritrovano i Rauschenberg ed in Johns, ed anche in quella figura di passaggio fra Neo-Dada e Pop
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Una cosa è certa: è stata nel suo insieme e nelle sue diramazioni, Neo-Dada, Pop Art, happening, musica di John Cage, coreografia di Merce Cunningham
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Anche la Pop Art, come il suo precedente immediato, il Neo-Dada, rientrano nell’avanguardia, ma in un episodio che oggi sappiamo ultimo, quello che è
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Oggi possiamo considerare la Pop Art in particolare, più ancora che il Neo-Dada, come la creazione di un sistema — sotto? sopra? collaterale, forse
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teoria dei formalisti russi. Si deve considerare ancora lo spaesamento, accanto alla tecnica del rifacimento, come il procedimento di base del Neo
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riflessione, a partire dal fenomeno teatrale degli happenings promosso dagli artisti gravitanti attorno al Neo-Dada; disegnano infine un profilo di
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pittorico di un tendone spiegato, o avrebbe creato una figura come quella, rasa d'inclinazioni, della Vergine, o l'altra neo-plastica del San
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verdura propria ai neo-veneziani di quegli anni, ma, specie nei lontani, un più esatto studio di tonalità filtrate nelle fronde in passaggi lenti
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chiaroscuro. E di queste inclinazioni ora fiorentine ora veneziane, non andò esente anzi si servì fondamentalmente tutta la scuola neo-veneziana che
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neo-bizantinismo del Cinquecento a Venezia.
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i pericoli del «puro colore». fra i «neo-bizantini» di Venezia, cercavano di riunire al veicolo cromatico nuove impressioni intorno alla forma
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schiera neo-bizantina del primo Cinquecento a Venezia, che con Giorgione, Palma e Tiziano giovine creava alcune decine di capolavori supremi, ma senza
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Pertanto l'unico ambiente che si dovesse ricreare accuratamente intorno alla culla d'oro e di opale di Luca Giordano era quello di Roma neo-veneziana
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belle arti); sul naso stava lo sfrontato, sul labbro il civettuolo, all’estremità della bocca il badante. Un neo grosso e rotondo era l'assassino
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artistiche v’è qualche minuto neo: una disattenzione di prospettiva, una lieve stonatura. Cose tanto piccole, che, se non fosse il gran chiarore di tutto il
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, ecc. i quali presentano ancora un evidente legame col neo-dadà e il pop attraverso il neo-surrealismo. Sicché potremo affermare che la radice
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2) L’accentuarsi delle continue rielaborazioni di un’arte che vorrei definire neo-oggettuale (la cui prima origine è da ricondurre alla pop art e a
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Come è facile comprendere, molte delle opere che ho definito "neo-oggettuali” non avrebbero ragion d’essere se non ci fosse alla loro base un’ansia
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Equipo realidad: gruppo di artisti neo-realisti a cavallo tra iperrealismo e concettualismo.
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Dada (e "neo-dada"): il movimento Dada sorse nel 1916 a Zurigo (Cabaret Voltaire) e si trasferì poi a Berlino predicando un atteggiamento
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Gutaj: gruppo di pittori giapponesi riuniti a Osaka (1957) e praticanti un genere di pittura assai vicina alla action painting e al neo-dada. Tra di
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metalliche, ecc.) e spesso sconfina nel "neo-dada.” Un precursore della pittura materica è stato Enrico Prampolini che già durante il periodo futurista si era
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