(volutamente) imitazioni o gigantizzazioni, conferisce quel particolare aspetto, a un tempo denunciatario e succube, che ne costituisce il macabro fascino.
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seguente, Giuditta fece esporre la testa di Oloferne sulle mura della città e i nemici, privati del loro comandante, alla vista del macabro trofeo fuggirono
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primo piano i convitati reagiscono con orrore alla vista del macabro trofeo (figura 70). Figura 70 - DONATELLO, Il convito di Erode, 1427, Battistero
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verde smeraldo le si sciolgono attorno, orbite e pomelli rosso-viola le accendono le guance; priva com’è di grottesco e di macabro (almeno nella
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costituiti da una serie di modeste — volutamente tali — fotografie illustranti il titolo del libro e non prive d’un aspetto tra l’ironico e il macabro).
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