intrinsecamente perfettibile, cioè capace di raggiungere, con la spinta delle facoltà dell’ingegno umano, un valore universale. Si spiega così la premessa
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repertorio di forme intrinsecamente diverse, ma riferibili tutte ad un medesimo modulo, misurabili con la stessa unità di grandezza. E senza dubbio il suo
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Barocco non ha più un significato intrinsecamente negativo, anche se tuttora possiamo usarlo in senso dispregiativo: ad esempio, per designare un
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problema; ed è una risposta che non maschera l’urgenza della realtà, ma, trascendendola, ne nega il carattere intrinsecamente problematico. Ne discende
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’esperienza su cui si può costruire un’etica intrinsecamente morale, che trovi in se stessa il modo del suo esistere. A trent’anni, nel 1624, e a Roma; vi
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illuministico, più che teorizzante, è intrinsecamente critico. Dovunque in Europa si sviluppa una critica dell’arte: in Francia col Félibien e poi col Diderot; in
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E qui ci dispiace di vedere che il P. mancava ancora di fede e di confidenza nella qualità intrinsecamente lirica della creazione. Il nostro parere
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