preciserà, di lì a poco, nelle poetiche del sensismo inglese: il bello è bello perché piace, ma non in assoluto, bensì ad una determinata società che ha certe
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architettuta ai principi palladiani e scamozziani portati da Inigo Jones. Una cultura artistica preesistente dunque al formarsi di un’arte propriamente inglese
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Il repentino formarsi e il rapido svilupparsi della scuola pittorica inglese del Settecento si spiegano appunto con la critica di quella cultura e
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Il criticismo inglese ha altre, e più profonde, giustificazioni. Le proibizioni religiose, anche a non sopravvalutarne le conseguenze, avevano
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La formazione e il rapido crescere della scuola pittorica inglese sono il frutto di una precisa intenzionalità. Si avverte che la mancanza di una
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», Hogarth tocca l’aspetto tipicamente economico della questione. Molto denaro inglese viene speso, per lo più male, per importare quadri, sculture
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? La pittura inglese del Settecento, e la critica che la prepara, l’accompagna e la integra, sono aspetti paralleli e complementari di una cultura
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Non bisogna dimenticare, però, che lo spirito critico inglese nasce con l’interesse pratico di dar vita a una pittura; e che tutta la pittura inglese
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il concetto fondamentale della cultura artistica e del pensiero estetico inglese: e vale altrettanto bene per Gainsborough, per Reynolds e per i
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Se, come crediamo, la pittura inglese del Settecento contiene la formulazione più chiara e l’applicazione più fedele del pensiero estetico dell
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Il concetto di varietà, che ha un’importanza fondamentale nel pensiero estetico inglese, è naturalmente dedotto dalle teorie dell’arte italiane e
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La spazialità della pittura inglese, se non è certamente uno spazio «naturale» più o meno sistematizzato mediante regole geometriche, non è neppure
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giardino «all’inglese», non meno del giardino «all’italiana», sia un modo di imporre alla natura la forma che la mente umana suppone essere la forma
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costringe Dio a questo mostruoso commercio con l’umano? Il tema sociale, ch’era stato il tema fondamentale di tutta la pittura inglese, non poteva cancellarsi
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La grande stagione della pittura inglese può dunque considerarsi conclusa alla metà dell’Ottocento, con la morte di Turner. Ma è significativo che
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Dopo aver cercato di spiegare come la scuola pittorica inglese sia nata da una precisa intenzionalità, inquadrandosi in un rinnovamento generale del
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pittura inglese; ma, senza l’esperienza critica della pittura inglese, difficilmente la pittura europea avrebbe potuto rinnovarsi, come si rinnovo
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, Manuelli, dello svizzero Linck, del giapponese Shinoda, dell’inglese Caro. Sculture, ma non più gettate in bronzo, curate nella preziosità delle
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padiglioni delle singole nazioni (ad eccezione di quello inglese con i due ottimi artisti King e Riley, e, in parte, di quello francese con Schauffer e Arman
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L’esempio è triviale, ma è analogo a quello che, nel suo noto volumetto Computer Art ci offre Jasia Reichardt (il critico d’arte polacco-inglese che
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Il discorso non regge invece per il padiglione inglese dove quest’anno è presente - accanto all’ottimo ma ormai cristallizzato incisore Hayter - un
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) ed è quella del gruppo di pittori britannici - Paolozzi, McHale, Cordell (di cui solo il primo è presente nel padiglione inglese) — ed è quella dell
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In questo l’artista inglese si differenzia anche dall’italiano Del Pezzo, lui pure costruttore artigianale di oggetti inventati, ma di oggetti
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Lo studio dei caratteri nella pittura inglese, è fatto generalmente con molta maestria. Il Millais, l’Hayllar e moltissimi altri si distinguono per
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movimento europeo Fluxus e al gruppo inglese Art e Language: il fare non consisteva tanto in un risultato oggettuale, quanto piuttosto in una spinta
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Forse proprio come forma di difesa, l’artista inglese è diventato un abile promotore di se stesso, tanto da ricomprare un terzo delle opere che
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caso, la nobiltà inglese ha adorato fustigarsi commissionando ritratti a Lucian Freud, che ha sempre avuto uno sguardo impietoso per i suoi committenti
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stata domestica e i professori gli insegnavano francese, inglese e italiano fra le pareti d'una casa dove erano appese le stampe che il padre Johann
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’arte moderna di Roma perché dal 1927 al 1959 ci è dato di ricostruire passo passo il cammino del massimo artista inglese vivente, a cominciare dal suo
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L’importanza della scultura di Henry Moore rispetto al clima di arretratezza dell’arte inglese intorno al 1930 sta nel fatto che l’artista seppe
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Questo viaggio di un inglese nelle avanguardie e nell’arte di tutti i tempi, col permesso di commuoversi e di immaginare umanisticamente, è forse lo
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una figura umana ai piedi della Croce» e «Maddalena») dove la vicinanza col collega inglese si coglie piuttosto nel quanto di vero, di corposo, del
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; ispirate alla francese Richier e all’inglese Paolozzi quanto a modi) si rivela ancora una volta assai impressionabile e ricettivo, ma con una
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della Pop Art inglese. Dal 1956 Hamilton speri menta una pluralità di tecniche, dove il montaggio di frammenti d’immagini commerciali si unisce al
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Nei successivi sviluppi dell’arte inglese i nodi essenziali passano attraverso le ricerche di Kitaj, Hockney, Tilson e Jones. Si avverte sotterranea
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grascia Rubensiana, nei compromessi del ritrattismo inglese, finché traverso le scosse del romanticismo storico e paesistico francese e inglese, dà quel
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Vorremmo quasi tacere del periodo inglese di Artemisia (1639-164... ); ma l'Autoritratto Spencer ci sforza ad accennarne.
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rappresentante inglese, e non solo inglese, delle nuove correnti figurative. Certo Bacon non costituisce un esempio di “nuova figurazione" nel senso che
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Un caso a parte è costituito dall'inglese Joe Tilson (imo dei pochissimi ad avere sottolineato l'aspetto “sanamente” artigianale del pop) che ha dato
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La “scuola" inglese
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, nelle opere scultoree del gruppo inglese di Caro, King, Tucker, ecc. —, carattere quest’ultimo che trovava un riscontro nelle opere di artisti europei
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) o tra coloro che rigidamente seguirono le prescrizioni del gruppo inglese art-language (dedicandosi soprattutto alla precisazione pseudo-filosofica
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incarnata nei diversi movimenti intemazionali quali il neoplasticismo olandese e il prounismo russo, il purismo francese, il vorticismo inglese, il
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Tra questi, ad esempio, l'inglese Sam Taylor-Wood (Londra 1967), che basa il suo lavoro su immagini fotografiche e video impostate su situazioni
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ottenendo effetti di notevole rilievo plastico-spaziale, è l’inglese Rachel Whiteread, una delle poche artiste interessanti presenti alla 47a Biennale
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Art-language: gruppo inglese fondato da Terry Atkinson, Michael Baldwin, David Bainbridge, Harold Hurrell, che costituisce uno degli schieramenti più
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Medium (plurale: “media"): termine latino che è usato comunemente in inglese per indicare "mezzo espressivo,” materiale artistico, e che riteniamo
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Mobile: termine inglese usato per indicare le sculture mobili di Calder in contrapposizione di quelle immobili chiamate stabiles. In seguito il
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Se si può parlare di surrealismo — d’una sorta di surrealismo simbolico (che trova forse una continuazione nell’opera dell’inglese Alan Davie) per
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intendo riferirmi all'inglese Victor Pasmore e all’italiano Piero Dorazio. Pasmore, della generazione immediatamente successiva a quella di Ben
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