uno stato cli fatto, almeno in parte spiegabile con la latente, ostinata avversione per le fiorenti culture figurative del continente, ma specialmente
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patine e del tocco manuale, e neppure sculture che abbiano pescato nei detriti della junk-culture (come a suo tempo quelle di Chamberlain o di César), ma
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detriti della Junck Culture (Oppenheim con i suoi veleni, Zorio con il suo ghiaccio chimico, ecc.). C’è chi crea una sequenza alla quale lui stesso
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cosiddette split representations: dello sdoppiamento e della scissione delle rappresentazioni figurali riscontrabile in alcune culture come, ad esempio
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A cosa si deve attribuire tale «simpatia»? Forse ad un’affinità - sotterranea e misteriosa - per quelle antiche culture? o non piuttosto ad una
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contrario un transitabile e trafficatissimo crocevia, che fungeva da cerniera tra Nord e Sud Europa, favorendo il contatto e la contaminazione tra culture
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secoli precedenti. Uno dei maggiori protagonisti di questa fertile contaminazione di culture figurative fu l’artista olandese Gaspar van Wittel, detto
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molteplicità delle culture il loro concatenamento, la loro integrazione, s’interdice di pensare simultaneamente in termini di genesi e di struttura» 51
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, e in lui vediamo un particolare approdo della luce nella pittura, approdo che deriva dall’incrocio di diverse culture. In quanto russo, Rothko ha nei
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differenza fra l’arte occidentale e le altre culture: quella orientale, lirica e naturalistica; quella russo-bizantina, ieratica, trascendente e
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Sono stati gli anni Novanta a segnare la decisiva apertura dell’arte contemporanea ad altre culture del mondo, al punto da far vacillare il primato
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Scrivere la storia dell’arte non è affatto un compito neutro. Le nazioni e le culture lottano ancora tra loro su questo punto e di solito è vincitore
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venisse coniato il termine «globalizzazione», Alighiero Boetti ci ha chiesto di guardare dentro allo scambio delle culture e ha, ad esempio, progettato i
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razziali e culturali, la guerra, la convivenza forzata di più culture. Un autore esemplare in questo senso, il cui lavoro riesce a unire pathos e
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’identità ancora da decifrare, che si sta fondando sulla nuova maniera di costruire relazioni tra persone e tra culture. Se guardato dagli albori del
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sovrapporsi di culture. Noi descriviamo una storia dell’arte che è soprattutto occidentale ma andiamo verso la commistione della nostra vicenda con la
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là di ogni singolo gruppo di artisti e di ogni singola novità, viviamo appunto in un flusso di idee, di fatti, di saperi, di mentalità, di culture
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sia rispetto alle culture locali di provenienza, sia nello scorrere del tempo. Comunque sia, un artista che aspiri a un riconoscimento anche solo
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In questi termini, storicamente più giusti, del rapporto dialettico tra due tradizioni o culture europee, si spiegano i fatti essenziali della
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, grosso modo, a diverse culture nazionali, ma si riconosce che tra esse v'è una relazione dialettica e che solo dal loro rapporto può formarsi una
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raccoglie istanze e culture diverse e le riassume in una difficile, perigliosa unità: tanto che è raro accettare una scultura di Moore come un’opera
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discepoli, amici e ammiratori. Studiava negli ultimi tempi le antiche culture mesopotamiche e la pittura metafisica, come nel passato aveva approfondito
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’inclinazione verso il fantastico e il simbolo, tipica di queste culture, frappone molte resistenze ad una poetica oggettiva, sdrammatizzata e realistica com
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(Junk culture) 10: essa esprime un venire a patti, un trarre le conseguenze realistiche e un auspicabile significato da una condizione cittadina
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di spontaneo e moltissimo, invece, di predisposto e di programmato. Il termine di mass culture (cultura di massa) definisce questo fenomeno con
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di cose artistiche, sono più utili alle culture degli uomini serbando con amore i resti del passato che facendo di nuovo.
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Ma l’arte, ne’ suoi tempi beati, trovava le cause di una potente unità anche nella condizione sua rispetto alla società civile ed alle culture d’ogni
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Ma la colpa non è de’ giovani e degli artisti soltanto: è di questo sparpagliarsi moderno delle culture, le quali vanno da una parte, dall’altra, di
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pieghevole qual’è, va seguendo della civile società le culture leggiere, le lettere amene, quasi la voga galante. La scultura è più grave per natura sua
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, ricantando le glorie del buon tempo passato; ma l’arte, messa d’accordo col carattere delle altre culture e coi bisogni materiali della civiltà, avrà
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