modo di progettare, che evita ogni a priori formale, mirando soltanto al fine. Quasi seguendo punto per punto i precetti della Rettorica aristotelica
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situazioni della Poetica aristotelica, e dunque adempie alla necessità di fare concorrere nello scioglimento finale fatti che accadono nello stesso tempo in
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che non ha radici, neppur remote, in quell’opposizione di reale e ideale, che la cultura barocca aveva dedotto dalla poetica aristotelica.
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’invettiva. Potrebbe dirsi che, se si dà nella poesia di Shakespeare un aspetto «giambico» nel senso della Poetica aristotelica, è proprio questo che
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accettando l’identificazione aristotelica di arte (poesia) e universale (kathólou), possiamo però ammettere che l’arte sia almeno in parte svincolata dalle
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la mimesi aristotelica all’archeologia dalla quale sorse e dalla quale risorgerà solo in epoca neoclassica. Siamo figli perenni d’un cocktail storico
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La Poetica aristotelica è esplicita: possiamo immaginare come possibili, verosimili o credibili soltanto fatti che sappiamo essere già accaduti: l
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Della mera imitazione del dato la Poetica aristotelica offre una soluzione plausibile: l'uomo è portato naturalmente a imitare perché imitando
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aristotelica, il valore essenziale è l'esperienza della natura e della storia, come rivelazione nel tempo del logos divino. La continuità ritmica
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figurativa, schemi assolutamente equivalenti a quelli della tragedia e della commedia aristotelica.
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dimostrare la tesi aristotelica del “ piacere dell’imitazione”, il Guercino intende l’imitazione come mezzo di suggestione emotiva. Immagina un cocchio
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rispetto dell'unità di tempo e di luogo enunciati dalla Poetica aristotelica; i gesti, benché violenti, sono chiusi in una ferrea struttura geometrica di
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