alfabeti si ritrovino ingigantiti in Kline, divenuti macchie e spruzzi in Pollock, illeggiadriti e familiarizzati nei nostri Dangelo, Scanavino
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scarni alfabeti con quella consustanzialità che è propria d’ogni opera necessaria; e non della ricetta, dello spurio geroglifico inventato o scoperto
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rifacendoci ad un esempio nostrano, la presenza di sigle, alfabeti, scritte, e tabelle «dipinte», nelle opere di Gastone Novelli).
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creare dei "nuovi alfabeti" individuali. Tra i pittori "segnici," possiamo indicare: Mathieu, Capogrossi, Degottex, ecc. Spesso la pittura "segnica
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filiformi e concitate, — veri alfabeti asemantici — che furono in parte suscitati dall’uso sperimentale, da parte del poeta, della mescalina.
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antiprospettica nelle sue composizioni più recenti (1970-73), la pittrice Carla Accanii — una delle più coerenti manipolatrici di personali alfabeti
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. La presenza di alfabeti (talvolta simili ai geroglifici d’un Mathieu, talaltra ad apparizioni quasi organiche, sorta di creature fantomatiche e
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di Tobey, il grande maestro degli alfabeti bianchi, a differenza di Mathieu in cui il gesto s’accompagna quasi sempre alla nascita d’un segno
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