aspetto iconologico della stessa (nel 1954), oppure a quelle correnti della «pittura-oggetto» (nel 1955) che hanno i loro migliori rappresentanti in
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Avenue, a Manhattan, Fig. 70. Ludwig Mies van der Rohe, Seagram Building in 375 Park Avenue, 1954-58, New York. progettato dall’architetto tedesco
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’ultimo ha analizzato, soprattutto in Arte e percezione visiva del 1954, il rapporto tra arte e intuizione cognitiva, introducendo nella pratica artistica
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[1954]
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[1954]
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vengono astratti come cose, o nella «Spiaggia di S. Tropez» 1954 dove lo schema allungato della natura morta giapponese si traduce nello scorcio di una
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(Settembre 1954)
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divulgazione di altri movimenti formativi dell’attuale clima artistico, credette necessario intorno al 1954 di dedicare al surrealismo una mostra
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Nel saldare alla mostra personale di Magritte (nel 1954 alla Biennale di Venezia) questa interessante e difficile, messa insieme alla Galleria L
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singolare realista, ma perché dalla mostra personale di Ben Shahn alla Biennale di Venezia del 1954 ad oggi, il mutamento del gusto ha creato
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distinguere il fatto meramente illustrativo da quell’ossessione visiva — per noi affascinante, ed anche per la Volpi del 1954, crediamo — combinata
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aveva fatto nel 1954 per altre opere di Ben Shahn —queste tempere dall’interno; di sceverare il lato aneddotico e cronistico che pure esiste, da
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(Aprile 1954)
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punta dei piedi, che i visi paiono spuntare dai loro corpi come da sopra un’erma. (Vedi a questo proposito il Passo di danza, 1954). E si guardi il
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presente quale tempo ritrovato, passato che interseca il momento attuale, i cui battiti fanno da pernio allo spiegamento del ricordo. In Charlene (1954
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alla figurazione: Jimmie Durham, Sue Williams, Kiki Smith (1954) (con la inutilmente scandalistica esibizione d’un manichino femminile accompagnato
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Mark Dion, la belga Lili Dujourie, i catalani Pep Doménech e Gabriel (Badalona 1954), autore quest’ultimo di affascinanti collage che spesso utilizzano
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Tra gli artisti già oggi promettenti vorrei almeno ricordare Duval Cairù (Haiti), Fernando A’lamo (Canarie), Yamndù Canosa (Montevideo 1954), Nicola
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Tachisme (da “tache" = macchia): termine introdotto nel 1954 da Pierre Guéguen (e ormai usato universalmente, anche italianizzato come "tachismo”) a
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Nel frattempo, attorno al 1954, l’appellativo di tachiste, inventato pare da Guéguen, veniva adottato ampiamente, pubblicizzato da Charles Estienne
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in Rothko (e considero la sua fase 1954-56 tra le più importanti) non c’era che l’estremo silenzio delle profondità inesplorate. Non figure, non forme
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Pierres Philosophiques, alle Tables Paysagées (1951-53), dalle Pâtes battues (1953) alle Petites statues de la Vie Précaire (1954) ai diversi Tableaux
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