Il genio di Shakespeare, altrettanto alto, è molto diverso da quello di Michelangiolo che stringe tutti aspetti del mondo e tutti moti dell’anima
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) hanno, magari indirettamente, influenzato il modo di visualizzare il mondo esterno del nostro secolo e probabilmente influenzeranno ancora in futuro le
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desidera di estrinsecare e di proiettare all’esterno, vuoi i fantasmi del suo inconscio, vuoi le immagini più conturbanti del mondo che lo circonda.
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È appunto la suggestione di queste immagini del mondo esterno, che la civiltà meccanizzata in cui viviamo costantemente ci sottopone, che ha dato la
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Ma, ad un tratto, la Rivoluzione mandò in frantumi quel vecchio mondo dei saloni filosofici, degli abatini cicisbei, delle dame scettiche e galanti
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secolo, alla definizione teorica, alla resa visiva e alla scoperta materiale di un mondo più vasto.
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si fussi risoluto di tradir il suo signore e creator del mondo».
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stabilire relazioni con se stesso e con il mondo esterno attraverso la pratica dell’imitazione: imitando i gesti, le espressioni, gli atteggiamenti, le
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ciascun artista è un mondo a sé, e come tale è difficilmente riducibile ad una formula astratta e onnicomprensiva.
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mondo a sé che mal tollera di essere ingabbiato in una formuletta definitoria.
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struttura dell’intelletto come categoria della modalità, non esibisce la struttura del mondo fisico ma solo uno schema per pensare quei processi dell
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apostolato nel mondo. In alcuni dipinti è raffigurata anche la Vergine, disposta al centro, e i raggi luminosi sono sostituiti da fiammelle che ardono
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noti al mondo occorrerà una globalizzazione che non sia solo di superficie e che non sia il rispecchiamento di equilibri di tipo economico e
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Sono stati gli anni Novanta a segnare la decisiva apertura dell’arte contemporanea ad altre culture del mondo, al punto da far vacillare il primato
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nuova guerra o di un nuovo genocidio nel mondo; ma si sono esacerbati con la riduzione ai minimi termini del supporto fisico dell’opera. Eppure i
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Dickie nel 1975 e Pierre Bourdieu nel 1979 hanno parlato di «mondo dell’arte», concentrandosi maggiormente sull’aspetto sociopolitico. Un concetto simile
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rapporto tra gli individui presuppone un giudizio di valore: ciascuno vuol sapere che cosa è, ma soprattutto che cosa è per gli altri, per il mondo. L
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Sales, nei primi anni del secolo, addita e spiega ai cristiani, la devozione. è il modo di giungere alla salvezza con le opere, cioè vivendo nel mondo e
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La prima tavolozza del mondo l’arcobaleno - I colori sono tecnici - non li à inventati l’uomo, ma i tecnici, gli artisti li usarono per evoluzionare
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sempre assimilata. L’arte nucleare appare nel contatto febbrile con il mondo attuale: la tela, il cartone, la forma, fanno qui da supporto alla
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i musei e le collezioni private del mondo); per la deliziosa disposizione dei dipinti su pannelli di vecchie tappezzerie che sottolineavano il clima
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interiore e non rinuncia ad esprimere la sua poesia sulle cose di questo mondo.
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quadro ammonitorio, un messaggio, è un modo di guardare il mondo, irriducibile e candido. E come non accettare la sontuosa «allegria» — immagine forsennata
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villeggiante, di indefesso buongustaio; è insomma uno che soffre perché vuole il mondo diverso da quello che è, vuole con la sua arte, il suo pensiero
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smaccatamente professionali: infatti, fra lui pittore e il mondo in cui, fin dal 1928 fu necessitato a vivere, Torino e l’Italia fascista, era una perpetua
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parvenza del vero, ma legata con disperazione alla realtà dei sensi, pungente e acuta come se le immagini di questo mondo si rivelassero a piaghe, a ferite
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la vitalità estrosa di un mondo ricco di episodi, nell’apparenza decorativo; è il gusto del pulito, del concluso, dopo una ventennale serie di
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mondo esterno; tutti i problemi di Manzu sono stati esaminati in rapporto alla sua infanzia di figlio di un sacrestano bergamasco, della sua
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meditata lettura di questa mostra anche i critici più filo-astratti senza paraocchi dovranno convenire che esiste in Italia e nel mondo un altro tipo di
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» del mondo d’oggi un margine così largo di verità, da farci considerare Guerreschi come un caro, geniale e appassionato fratello.
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rifiuto delle storture del mondo, dall’altra: sentimenti e meditazioni che si intuiscono nel pittore di tipo polivalente, anche se mossi da
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Ma il mondo era impazzito da un pezzo per i dada, era, la gigantesca faccenda della guerra, il prodotto di una antica consunzione, della continua
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. Con questo pretesto si è accinto a ricostruire in modo sistematico tutto un mondo. In un passaggio che va da una fetta di dolce ad una cucina con
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accenno ad accostarsi alla foto traduce la tentazione del mondo reale, se ne misurerà il cammino percorso e il capovolgimento. Con la Pop Art in genere, e
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Kooning non arriva sempre a dissolvere nell’azione le sembianze del mondo, e la sua rabbiosa compattezza gestuale frana allora di fronte ad un residuo
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nulla che è l’io, non si opponesse più all’irruzione del mondo, perché il gesto potesse riunire una grande quantità di dati sopra un universo cui in
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esprime questo intricato incontro dell’io col mondo; un incontro che è vita condivisa, espansione negli eventi e negli spettacoli della strada e dell
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L’identità di mondo-quadro vivente rientra nella poetica di Rauschenberg 25, ma pure in quella del coreografo Merce Cunningham, così che una comune
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il foltissimo mondo reale. Secondo la sua definizione stupenda: «La pittura è in relazione sia con l’arte che con la vita. Né l’una né l’altra si
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quella singola, ma sulla molteplice esperienza pùbblica. L’approccio per penetrare nel mondo oggi non può essere che sociale e collettivo. Ogni singolo
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Ma la risoluta volontà di riplasmare il mondo viene minata di continuo dalla certezza di non potere modificare nemmeno di un pollice la durezza dei
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figurativo del mondo, monopolio che aveva tenuto dall’origine stessa dell’arte fino all’avantieri. Se l’artista smettesse di produrre immagini, non per questo
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, e i rettili, e i pesci son tutti pieni di forza vitale, e i nostri cuori si rallegrano, quando noi tal pienezza di gioia e di vita vediamo nel mondo
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tanto il coloristico quanto quello che riguarda la lirica della sostanza pittorica, la lirica cioè per cui gli artisti concepiscono il mondo come formato
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critica figurativa, che bene intuendo avrebbe concluso non trattarsi di un bel quadro. Poiché non credo che mai sia stato compiuto al mondo - e
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con successo subito dopo la sua morte. E come è avvenuto con Vincent van Gogh, ovviamente, artista che ha rivoluzionato il mondo dell’arte non solo per
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Il mondo di van Gogh è quello degli abbandonati, dei derelitti o, come ne La ronda dei carcerati, quello dei galeotti durante l’ora d’aria, sotto un
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Naturalmente, dicendo “realtà del mondo esterno,” non intendo affermare che queste opere della Nuova Tendenza fossero o siano “realistiche” oppure
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scultura astratte (non-figurative) che fossero completamente libere da ogni imitazione e da ogni riferimento col mondo esterno e si opponeva quindi al
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Peverelli, e in parte Sergio Dangelo, entrambi rimasti poi sempre fedeli a una visione surrealistica del mondo e dell'arte.
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