del moto terrestre, palesa nell’autore mente arguta nel concepire, e facilità di mezzi nell’operare. Siede il Galileo, perchè chi sta seduto meglio
critica d'arte
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«storia empirica dell’arte» e cioè confinandolo «alla constatazione dei mezzi tecnici che una determinata volontà artistica usa per una data
critica d'arte
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