plurivocità, la sua ambiguità (la sua vagueness nel senso usato da Quine) a costituirne la caratteristica essenziale. E ho già osservato dianzi come la
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(in gran parte andato perduto), ma la sua caratteristica più interessante è che si Fig. 88. Masaccio, Adorazione dei Magi, 1426, Berlino, Gemälde
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, Cappella Brancacci. senza diminuirne arbitrariamente le proporzioni per ragioni di ordine gerarchico. Un’altra caratteristica da sottolineare è l
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pittorica dell’Italia (1796-97), la cui caratteristica principale è proprio di aver adottato uno schema geografico che valorizza le diverse Scuole
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, ottenuto, nella civiltà delle macchine, per decantazione della produzione utilitaria dell’industria. Donde si riconferma la caratteristica, non edonistica ma
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sua opera». Non che il dipinto in questione abbia come caratteristica la documentarietà. Bene osservò a tal proposito Lionello Venturi che «la
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attività», società il cui carattere piuttosto francese, o almeno napoleonico, si accentua a dismisura. Una frase a pagina 67 è molto caratteristica: «il
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che tra il 1510 e il 1515 Romanino trovò la caratteristica armonia cromatica della scuola bresciana 4, resta da rispondere in che cosa mai questa
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secondo tempo alcuni italiani come Capogrossi, Crippa, Scanavino, ecc. — si possono tutti inizialmente raggruppare per questa loro comune caratteristica
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Del resto — se si vuol ammettere la presenza di una tonalità nazionale, o meglio d’una caratteristica cromatica che sia legata ad un determinato
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delle volte antropomorfa — fornita d’una caratteristica impronta tra drammatica e beffarda. È questa stessa impronta che appare ancor più evidente nelle
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