Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: veneziana

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 VENEZIANA  DEL SEICENTO
seconda edizione (915 B) fu infatti trasferito alla «Scuola  veneziana  del Seicento».
 veneziana  è una fata col sole per nimbo, che attrae, che ammalia, ma
visuali ai nostri giorni tenendo conto di quanto la mostra  veneziana  ci offre, ma anche di quanto ci tiene celato, ché,
Due cechi (920 A, seconda edizione) attribuito a «Scuola  Veneziana  del '700»] (si veda anche a: GUARDI, FRANCESCO).
ogni caso venne, nella seconda edizione, ridotto a Scuola  Veneziana  del '700 (n. 902).
un palazzo per un senatore della Repubblica. L’architettura  veneziana  nel cadere del Trecento e nel principio del Quattrocento
giunge infatti - come nel San Gerolamo, l'opera forse più  veneziana  che si trovi nelle sale dell'Accademia di Venezia - a tale
trasferire il quadro (col nuovo numero 920 A) alla «Scuola  Veneziana  del '700» [oggi sospetto che il dipinto possa appartenere
i futuristi «minori» la mostra  veneziana  presenta parecchie belle sorprese: Fortunato Depero, per
rabesco luminoso, un fondo invincibile di note isolate alla  veneziana  e le voleva accordare coi toni compositi e opachi di
S. Bartolomeo, la quale si stacca completamente dall'arte  veneziana  contemporanea, e gli studi di forma corsiva ed espressa non
grandezza dell’arte  veneziana  vecchia è un impaccio alla bontà dell’arte veneziana nuova.
veneziana vecchia è un impaccio alla bontà dell’arte  veneziana  nuova. Pochi pittori hanno l’animo di rompere la catena
una volta. Per la storia della pittura quattrocentesca  veneziana  sono punti di riferimento di prim'ordine.
Farinello, ora nella raccolta del Re di Rumania, la Dama  Veneziana  in abito di Diana, nel Museo di Berlino; e, sempre a
uniformità di luce tonale che era appartenuta alla pittura  veneziana  si è incrinata o, per meglio dire, ha rilanciato verso
parte delle loro sale (come già avvenne alla Biennale  veneziana  con l’ambiente elittico di Fontana e con l’ambiente creato
San Gerolamo [figura 36;tavola VI], l'opera, ripeto, più  veneziana  che sia all'Accademia di Venezia, dove nelle liquide ombre
a uno dei Gandolfi, riuscii a farla trasferire a «Scuola...  Veneziana  del Settecento» (920C); un po' poco, e male. Anche il n.
cosa almeno resulta chiara: la semplice costruzione alla  Veneziana  della tela con uno schema arcaico come palmesco. Altre cose
egli abbia assunto in queste sue nuove ricerche dall'arte  veneziana  non ci riguarda singolarmente, ma soltanto il modo
sussistere tra la maniera di Moretto e quella delle Scuola  Veneziana  non ha potuto sfuggire che a degli osservatori
i rilievi del Lanzi che pure aggrega il Moretto alla Scuola  veneziana  sono d'importanza ben più riguardevole; ma la frase del Rio
Cavalcaselle vide abbastanza giustamente l'orbita puramente  veneziana  di Romanino, ma quanto al Moretto fu guasto dalla credenza
la conoscenza delle scuole settentrionali contemporanee,  veneziana  e milanese, ed è altrettanto naturale che il vero centro
pietra in una sorta di trina o merletto. Nell’architettura  veneziana  il vuoto svolge un ruolo non meno importante del pieno: gli
raccolta Zanchetta di Bassano mi sembrava piuttosto cosa  veneziana  (Migliori?) e così infatti venne elencato nella seconda
vasta e placida compositura prospettica, sta sulla linea  veneziana  del Moretto che dalla Pietà di Santa Maria Calchera,
sfogliati nella massima espansione superficiale - nell'arte  veneziana  di Paolo da cui li riprende.
e la sua altrettanto evidente distinzione dalla pittura  veneziana  contemporanea, le sue fedeltà a tradizioni anteriori, e le
è la stessa cosa: una distesa di placche coloristiche alla  veneziana  nel largo espandersi del panneggio della Vergine sul cielo:
ai critici di questa risma qualcosa di simile a ciò che la  veneziana  Zulietta, stringendosi nell'accappatoio, diceva al
«riconoscibili» nella sua bella mostra alla Biennale  veneziana  del 1958; e non sappiamo nemmeno fino a qual punto egli
una povera storia pittorica: Napoli e Torino. Ma Parte  veneziana  vecchia è più pericolosa della romana, della fiorentina,
una zona quasi amorfa come pittura, mentre l'educazione  veneziana  non faceva mai scordare a Caravaggio che la tela dev'essere