Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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 van  Gogh, La ronda dei carcerati, 1890.
né Raffaello abbia mai raggiunto la cifra pagata per  van  Gogh. Il che induce alcuni giornalisti, in qualche modo
per chiedergli se non lo scandalizzi il fatto che  van  Gogh costi più di Raffaello. Io non mi scandalizzo, e non
scandalizzo, e non perché reputi Raffaello meno grande di  van  Gogh, ma perché so che è così che vuole il mercato. Oggi
che è così che vuole il mercato. Oggi Cézanne ha “battuto”  van  Gogh. I suoi Giocatori sono stati venduti a
che  Van  Dyck abbia rilevato la sagoma della sua Pietà d'Anversa da
non possono invece credersi di scuola francese, ma del  Van  Laer.
anni gli impressionisti rappresentano quello che si vede,  van  Gogh rappresenta quello che non si deve vedere ma che,
della psiche, di una spiritualità non esplicitata.  Van  Gogh esprime la propria emozione, quindi il suo trauma è
suo trauma è una verità, è la realtà della sua interiorità.  Van  Gogh apre più di tutti alla sensibilità moderna, a quegli
Isaac de Camondo au Louvre. Paris, Gaz. des B.-A. et Libr.  Van  Oest, 1914 (in: 'L'Arte', 1915, p. 78).
con fiori diventa un soggetto autonomo, che secondo Karel  van  Mander, pittore e scrittore olandese, avrebbe trovato il
avrebbe trovato il suo primo artefice in Lodewijck  van  den Bosch, di cui purtroppo non possiamo vantare opere.
di chiaroscuro sul viso non ha le ombre brune neutre del  Van  Eyck ma le ombre liquide e trasparenti di uno stile che era
alla luce solare. Si confronti in totale col Dio Padre dei  Van  Eyck a Gand o col Cristo di Memling ad Anversa; in essi non
della Concezione, opera mediocre di un seguace di Dirk  van  Baburen.
i pre-espressionisti e verso gli espressionisti storici, da  Van  Gogh a Gauguin, da Nolde a Kirkner, da Soutine a Kokoschka,
una piú recente tradizione formale. Si traveste prima da  Van  Gogh in una serie di dipinti — come saranno poi quelli da
caricaturale sulle stature, sulle espressioni dell’uomo di  Van  Gogh dipinto da Van Gogh, un piglio caricaturale e
stature, sulle espressioni dell’uomo di Van Gogh dipinto da  Van  Gogh, un piglio caricaturale e parossistico nei confronti
Nolde e Kirkner, dicevamo in Studio per un ritratto di  Van  Gogh N. 1 — il più sobrio di tutti — e in Figure in un
sopraelevata in cui si trovano certe statue che il  Van  Eyck probabilmente ebbe a modello. Quali? Poiché è nota la
delle relazioni fra la scultura borgognona e i fratelli  Van  Eyck, il Josephson pensa ai modelli dello Sluter, ma i
Ed è ad ogni modo curioso che neppure una delle figure di  Van  Eyck, messe a riscontro con i presunti modelli dello
una volta certi che questi «dal basso in alto» dei  Van  Eyck non hanno nulla a che vedere con le trovate
catafratto, diventa invece centrifugo, esploso in Vincent  van  Gogh. Il Ritratto del dottor Gachet 66. Albrecht Dürer,
“Io è un altro”, del poeta Arthur Rimbaud, coetaneo di  Van  Gogh e come lui destinato ad andarsene a trentasette anni.
sull’identità. Infatti, come dichiara lo stesso  Van  Gogh, il ritratto è in verità un autoritratto: “il dottor
di questa malattia, criteri che puntualmente e 67. Vincent  van  Gogh, Strada con cipresso sotto il cielo stellato. Otterlo,
ciò apre a due considerazioni di grande interesse. Primo:  Van  Gogh era presumibilmente affetto da psicosi
al repentino passaggio alla fase depressiva. Secondo:  Van  Gogh, in linea con le più avanzate teorie del suo tempo,
ricoverato e curato per epilessia. Dietro la pittura di  Van  Gogh, pittura diretta, veloce, fatta di colori puri
facendone una figura bizzarra e lontana dalla cultura.  Van  Gogh incarna la sintonia più diretta tra il turbine dei
 Van  Gogh è uno di quegli artisti che arrivano alla fine
spirituale e culturale: anche commerciale, cioè di mercato.  Van  Gogh, infatti, non è soltanto il più grande artista
sotto la neve di Alfred Sisley. La pittura di Gauguin, di  van  Gogh, dei Fauves (de Vlaminck, Derain) presenta questa
tacitiano con montagna (di Gauguin), o I girasoli (di  van  Gogh), oppure ancora La tavola imbandita (di Matisse)
Figura XXXV - Schema a fonte di luce diffusa: VINCENT  VAN  GOGH, I girasoli, 1888, Rijkmuseum, Amsterdam. Anche la
 Van  Gogh si avvale di una pittura sgrammaticata, da modesto
È come se il corpo dell’artista si calasse dentro l’opera.  Van  Gogh rappresenta il proprio malessere: quel malessere che è
recinti -; oh, i contadini sono pittori; il contadino è  Van  Gogh solo che ci abbia espresso, finora, lo sconnettersi
della mostra riportava il “manifesto dell’arte concreta” di  Van  Doesburg del 1930 e tentava di far rientrare nel
plasticità carnosa e di particolarismo caro ai fiamminghi.  Van  Eyck, l'artista che la tradizione ci afferma avere
additava il modo di superare la plasticità illusoria dei  Van  Eyck dotandola di volumi regolari ideali per mezzo dello
col metterlo in prospettiva. Quando mai troverete in  Van  Eyck un ritratto ove le sopracciglia si rigirino a rosetta
del Besozzo attira ancora più dello stilismo fiorentino:  Van  Eyck piace più di Masaccio: Van der Weyden più di Piero: e
dello stilismo fiorentino: Van Eyck piace più di Masaccio:  Van  der Weyden più di Piero: e l'affermazione di stile più
stato anche  Van  Dyck a Londra e può essere che le sue sete fini, i suoi
fosse dapprima entrato per qualcosa nel raggentilire  Van  Dyck quando l'aveva incontrato a Genova, nel 1621. È un
ad alcuni biglietti firmati in Amsterdam da Rembrandt  van  Rijn. In verità dopo l'esumazione dei tesori barbarici nei
si lega all’insegnamento dei maestri francesi, da Cézanne a  Van  Gogh, fino a Matisse e a Braque, non tralasciando di
la prima (fig. 1), poi passò alla seconda (fig. 2), 1. Jan  van  Eyck, Adamo ed Eva, particolari del Polittico di Gand.
Fiandra, che Longhi ci aveva mostrato con Adamo ed Eva di  Van  Eyck, e il ceppo latino, il ceppo italiano, che avevamo
Eva, ma dipinti, più o meno negli stessi anni di quelli di  Van  Eyck, da Masaccio. Quale la differenza, una diversità
terreno della pittura del nord. Torniamo infatti a  Van  Eyck. È evidente che tutto quello che in Masaccio è peso
costruzione plastica, affidamento totale alla fisicità, in  Van  Eyck invece si realizza con la volontà di rappresentazione
della luce e della forma in quanto luce. Nell’Adamo di  Van  Eyck vediamo, ad esempio, l’ansa di ombra che si staglia
fianco della coscia si intuiscano dettagli anatomici 3. Jan  van  Eyck, L'Adorazione dell'Agnello Mistico, particolare del
natura come espressione del divino. Non sappiamo se Jan  van  Eyck, Hans Memlinc e Rogier van der Weyden avessero
divino. Non sappiamo se Jan van Eyck, Hans Memlinc e Rogier  van  der Weyden avessero conoscenza delle Enneadi di Plotino
dell’avanguardia europea (Mondrian, Klee, Kandinskij, Arp,  Van  Doesburg), dall’altro a quei primi e coraggiosi tentativi
trop noyé dans l'immense horizon des dunes ». Aggiunte a  Van  de Velde. «Une grande nuée grisâtre simple et si bien
come tale — cioè come continuazione del concretismo di  Van  Doesburg e di Mondrian e di quello di Vordemberge e di
verificato dagli impressionisti fino a Picasso, e che in  van  Gogh, sia pure dopo la sua morte, aveva trovato una suprema
la storiella dell'Andrea del Castagno di Levanto, del  Van  Dyck di Caramagna e dello Spanzotti buon allievo di
vicino in qualche modo a  van  Dyck, nella ritrattistica sente il valore del “dialogo” con
costruttivisti (Pevsner, Gabo), concretisti (Kandinskij,  Van  Doesburg, Vantongerloo), ecc. per non parlare poi del Gran
e Giuseppe d’Arimatea, come nella Deposizione di Rogier  van  der Weyden, conservata nel museo del Prado (figura 40).
ma anche quella del cosiddetto “Maestro della candela’ .  Van  Gogh lo usa in una delle sue opere più famose, I mangiatori
1808: fucilazione alla montagna del principe Pio; Gerrit  van  Honthorst (detto anche Gherardo delle Notti) nella Vecchia
Jerome Bosch e Brueghel il Vecchio, sono anche Rembrandt,  Van  Gogh, Ensor — dobbiamo convenire con lui che il Surrealismo
rammentare, fra i fiamminghi, Gerard  van  Honthorst (1590-1656) (a Roma dal 1610) che nella
la Liberazione di Pietro degli Uffizi, e Dirk Theodor  van  Baburen (1595 c.-1624), importante tramite tra cultura
architettonico: Lloyd Wright, Le Corbusier, Mies  van  der Rohe, Gropius, Aalto, Breuer ecc.), attraverso
Building in Park Avenue, a Manhattan, Fig. 70. Ludwig Mies  van  der Rohe, Seagram Building in 375 Park Avenue, 1954-58, New
New York. progettato dall’architetto tedesco Ludwig Mies  van  der Rohe, che costituisce il geniale ed elegantissimo
e degli aristocratici. Il bellissimo dipinto di Willem  van  Aelst, Natura morta con volatili abbattuti e strumenti da
a questo significato (figura 131). Figura 131 - WILLEM  VAN  AELST, Natura morta con volatili abbattuti e strumenti da
non deve riuscire discaro al nostro, egli sa abbastanza che  Van  Gogh per esempio, non si esimeva certo dall'inarcare fino
Degas, L'assenzio. Parigi, Musée d'Orsay. 106. Vincent  van  Gogh, Donna seduta al Café du Tambourin. Amsterdam, Van
van Gogh, Donna seduta al Café du Tambourin. Amsterdam,  Van  Gogh Museum. dire definitivo. È un’opera dipinta nel 1793,
che, posta inizialmente dinanzi al Seagram Building di Mies  van  der Rohe, (all’epoca della grande mostra di sculture nella
della poltrona Barcelona disegnata nel 1929 da Ludwig Mies  van  der Rohe.
Jean Bazaine, Lapique, Poliakoff, Jean Le Moal, Bram  van  Velde, Roger Bissière) appunto perché troppo scarso è il
di Gherardo delle Notti a Copenaghen, e quella di Giacomo  Van  Loo a Berlino: infine lo stesso soggetto trattato con arte
di fiori, posseggono in realtà una magia ipnotica.  Van  Gogh vuole darci uno shock visivo. D’altra parte, nella sua
per bacco, di Cézanne, il bigliardo avvallato di  Van  Gogh; chi vi giocherebbe? Tristemente grottesche le case
massima, è lo schema che ha una maggiore durata nel tempo:  van  Dyck lo usa in una visione di tipo pittoricista, conservata
suo equilibrio tragico. Boccioni - ch'io vorrei chiamare un  Van  Gogh che sente i volumi - non può rischiare una caduta
e ficcanaso che se può includere come «serie di soggetti»  Van  Laer, come Feti, come Magnasco, come Ricci, storicamente