Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Quattrocento il nudo  torna  nelle scene che rappresentano la Cacciata dall’Eden,
ovviamente, che dei vizi è il primo gradino. Ma appena si  torna  a leggere i classici, Dioniso torna trionfante. Rinasce il
gradino. Ma appena si torna a leggere i classici, Dioniso  torna  trionfante. Rinasce il dio greco, lo dice la parola stessa,
a porsi a priori, e, sciolta dal riferimento all’essere,  torna  al fenomeno, si rivela lo schema stesso del pensiero che
padroni de’ propri pensieri. Allora ci si sente liberi; si  torna  uomini. Ma la gioia è breve. Ecco il rimorso roditore che
forse mai più sulla terra. E ci si alza di sbalzo, e si  torna  a lavorare, in lotta sempre tra la voglia di vedere e di
matematicamente ed anatomicamente soffra e si lagni; e ne  torna  nella memoria quello scupoloso idoleggiatore della realtà,
è venuta meno, dacché oggi agli Dei ed agli uomini più caro  torna  un mucchio di monete cento volte, di quel che potesse
del 1848, quando Courbet aveva dipinto Funerale a Ornans,  torna  sulle barricate. Gli artisti nuovi, eredi dell’arte per
unicamente per brevi istanti fulminati, oltre i quali  torna  a ricomporsi il tempo normale e fastidioso, e per di più
destinati alla tomba: quando, ultimati quei lavori,  torna  al progetto incompiuto, quei remi sono ormai spenti,
fanciullo, predicante nel deserto, e nel suo Narciso, si  torna  a trovare in alcune figure di giovinetti nudi: nel Davide
cose sue l’artista fiorentino. E in qualcuno dei Romani si  torna  a trovare un poco della ingenuità toscana: nel Joris, per
delle arti del quattrocento. Oltrecciò ai visitatori  torna  oltremodo utile e dilettevole il considerare, in tante e si
vedere disordinatamente: non vale: scappa via senza freno:  torna  e riscappa a ogni tratto.
senonché, nel quadro eseguito al termine della vita,  torna  alla vocazione realistica che gli era connaturata: nel
condannabili». Da un terzo lato: un giudizio dove il gusto  torna  a far capolino per operazioni più prossime al teatro, alla
nel 1605,  torna  a Roma dal suo secondo, breve, soggiorno in Spagna, ORAZIO
di Sua Maestà. Va a Parigi per istarvi sei mesi: dopo due  torna  nelle braccia della sua Teresa, senza la quale non poteva
verità: applicata a indagare e rivelarne un’altra, decade,  torna  ad essere strumento, artigianato, mestiere. Il mestiere del
la propria persona eccentrica, e la realtà banale che  torna  con maggiore virulenza ad esasperare una coscienza che
più rari e importanti. Laonde a chi visita questa galleria  torna  ancor facile il far in poco d’ora il più vero paragone fra
favola dei vestiti nuovi dell’imperatore. Quando il marito  torna  con l’acqua, la signora beve, si alza e si allontana,
si sdraia, come lazzeroni, lunghi distesi sul letto, e si  torna  a scorrere, annoiandosi, qualche periodo qua e là di dieci
verso le antiche cime, cioè alla vera gloria. Onde ci  torna  lietissimo il pensare, e ci è pur di gran vanto il poter
pittura italiana, e (poichè me n’è data buona cagione, e  torna  utile al dì d’oggi) ricordare massimamente i pregi e
differenze traspaiono nella forma più che nella sostanza. E  torna  in chiave perchè la natura è una, e di questo dobbiamo
questa medesima galleria, che è pur si minore, non mi  torna  men utile, e mi porge anzi una materia non solo di
ontologico. Cacciato da ogni ipotesi “reale”, il fantastico  torna  nella visione “surreale” dell’arte a partire dagli anni di
sapere il perchè, la muta subito, poi la ripiglia, poi la  torna  a mutare. Una volta imbrocca giusto, nove falla il seguo;
pregi l’altro quadro, in cui lo stesso pugno di bravi  torna  vittorioso coi prigionieri. Sono orgogliosi e lieti: uno si
di Vienna, lodando il suo Dante fanciullo, che si  torna  a guardare con piacere grandissimo nella Mostra napoletana,
quando, terminata la pittura del Giudizio, Michelangiolo  torna  ad occuparsi della tomba, cancella quella che, poco prima,
l’illusione di profondità prospettica. La figura di Cristo  torna  altre due volte in altrettanti episodi minori, scalati in
dice niente. Torniamo a guardar la natura, è la natura ci  torna  a muovere, per mezzo degli occhi, il cuore. Or dunque
atrio, il popolo se ne serve per le sue occorrenze». Quando  torna  la seconda volta a Venezia nel 1790 indirizza alla sua cara
Zona si può già indovinare una certa alterazione, che non  torna  loro favorevole, possiamo invece essere certi oramai che i
ma subito quel significato avventizio svapora e lo specchio  torna  ad essere uno specchio, il bicchiere un bicchiere, il liuto
Federico Borromeo è a Roma per il conclave del 1621, e vi  torna  per il conclave del 1623 quando verrà eletto il successore
a pregare, oppure rappresenta una delle volte in cui egli  torna  dopo aver pregato e raccomanda loro di vegliare? Di norma
memoria, è il Porchetto: un giovine barcaiuolo, il quale  torna  in casa con la bandiera gialla e un piccolo maiale, segno
sarà da un Francese dipinto, immaginando uno Zuavo che  torna  a casa pieno di medaglie d’onore. Tutti gli fanno festa,