Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: timido

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manierato è ardito ed esagera la natura, il convenzionale è  timido  e impoverisce il vero.
concreto, Ceretti si appaga, come vedremo, di un languido e  timido  «memorialismo», Romagnoni brancola, si sbraccia, protesta
peggio di ogni altra pessima imputazione, temuta. Fu  timido  Giulio Romano? E pure imitò in sul principio così bene il
scambiate le opere dell'uno con quelle dell'altro. Fu  timido  l'autore delle Stanze vaticane, della Galatea, delle
grandi superfici che formano il suo passato biologico. Ma,  timido  com’è, rifiuta molte delle sue stesse possibilità, poiché,
fuor del chiuso dell’autarchia culturale, del gusto  timido  e rettorico formatosi nel «ventennio».
popoli. Il reale e l’ideale non si accordano insieme. Era  timido  di natura: narrano che avesse paura di stare solo ed al
ove a ricordare le virtù del defunto, che fu non  timido  amico del vero, l’artista effigiò, maggiore del naturale,

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