manierato è ardito ed esagera la natura, il convenzionale è | timido | e impoverisce il vero. |
Della scultura e della pittura in Italia dall'epoca di Canova ai tempi nostri -
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concreto, Ceretti si appaga, come vedremo, di un languido e | timido | «memorialismo», Romagnoni brancola, si sbraccia, protesta |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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peggio di ogni altra pessima imputazione, temuta. Fu | timido | Giulio Romano? E pure imitò in sul principio così bene il |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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scambiate le opere dell'uno con quelle dell'altro. Fu | timido | l'autore delle Stanze vaticane, della Galatea, delle |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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grandi superfici che formano il suo passato biologico. Ma, | timido | com’è, rifiuta molte delle sue stesse possibilità, poiché, |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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fuor del chiuso dell’autarchia culturale, del gusto | timido | e rettorico formatosi nel «ventennio». |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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popoli. Il reale e l’ideale non si accordano insieme. Era | timido | di natura: narrano che avesse paura di stare solo ed al |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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ove a ricordare le virtù del defunto, che fu non | timido | amico del vero, l’artista effigiò, maggiore del naturale, |
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri -
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