Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: ti

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ove cercò estinguere la fiamma del potente amor suo. Se  ti  fai a contemplarla, non sono le forme, abbenchè ricche di
che richiamano la tua attenzione; ma il genio dell'autore  ti  trascina con accortezza filosofica a meditare sul mesto
infelice donna, e tanta espressione vi trovi che preso  ti  senti da una ineffabile melanconia di amore. La sacra lira
l'onorata fronda che giacciono abbandonate a lei dappresso,  ti  dicono abbastanza che tutto per essa è finito.
di chi osserva, ecco la figura di S. Paolo curvato al suolo  ti  rappresenta l'errore debellato dalla Fede: sporgi nel S.
avvalorata dalla Fede; la maschia figura di Costantino  ti  svela la Forza fatta maggiore dalla Religione. L'imperatore
il sacro legno e celebrare la festa della Esaltazione,  ti  manifesta la Potenza confessata della Croce. Nella bella
soverchiato dalle idee, prono alla pratica, ora, artista,  ti  svuota il mondo d'ogni solita statuita significazione umana
Gianni [sic]  ti  rimetto gli appunti che mi hai chiesto per Carrieri2. Mi
le Serenate del medio Evo e il Bagno Orientale nulla  ti  lasciano a desiderare, e provi in vederli qualche cosa che
lasciano a desiderare, e provi in vederli qualche cosa che  ti  arresta e ti affascina.
e provi in vederli qualche cosa che ti arresta e  ti  affascina.
e sì vera. All'aspetto del Pirro, un fremito universale  ti  ricerca le fibre, e senza conoscerne la forza attraente, ti
ti ricerca le fibre, e senza conoscerne la forza attraente,  ti  compiaci vederlo. Mesto ti fai nel disperato caso di Ecuba,
conoscerne la forza attraente, ti compiaci vederlo. Mesto  ti  fai nel disperato caso di Ecuba, eppure sei incerto se più
sei incerto se più della sua sorte quella di Polissena  ti  commuove ed attrista; per umano generoso istinto
come invasato, avrebbe esclamato: “Favella, favella! Che  ti  venga il cacasangue!”. Come a dire: “Sei così verosimile
il cacasangue!”. Come a dire: “Sei così verosimile che  ti  manca solo la parola.”
l'opera che più  ti  sorprende di Giuseppe Sabatelli è quella che ci pone
a sedere: Alzati, pigro; corri, pigro; vola. Raffaello  ti  chiama, ti chiama Fidia, ti chiama il cavalier Bernini, ti
Alzati, pigro; corri, pigro; vola. Raffaello ti chiama,  ti  chiama Fidia, ti chiama il cavalier Bernini, ti chiama un
corri, pigro; vola. Raffaello ti chiama, ti chiama Fidia,  ti  chiama il cavalier Bernini, ti chiama un frammento di
ti chiama, ti chiama Fidia, ti chiama il cavalier Bernini,  ti  chiama un frammento di colonna dimenticato nel mezzo di un
cioè tra l’occhio e la cosa che tu vuoi ritrarre, e di poi  ti  poni lontano col ochio al detto vetro 2/3 di braccio e
in modo non possi muovere punto la testa; di poi serra o  ti  copri un ochio, e col penello o con lapis a matita macinata
dal vetro e spolverizzala sopra bona carta e dipingila, se  ti  piace, usando bene poi la prospettiva aerea».
medesimo intento, portano tanta espressione e verità, che  ti  sembra vederne i movimenti, udirne il conversare, prevenir
Vieni a me digrignando e crederò che tu mi sorrida, e  ti  accarezzerò come se fossi la tua donna. Morte amata dal
e più quelli ch’io lascio che quelli che vo a trovare,  ti  ristorino, poichè tu ti sei degnato, nè ti è parsa fatica,
lascio che quelli che vo a trovare, ti ristorino, poichè tu  ti  sei degnato, nè ti è parsa fatica, esortami a vivere ed
vo a trovare, ti ristorino, poichè tu ti sei degnato, nè  ti  è parsa fatica, esortami a vivere ed essere presente al mio
Chiusi e Sinigaglia, udir come le schiatte si disfanno non  ti  parrà nova cosa né forte, poscia che le cittadi termine
del suo paese! Le statue di Arnolfo e del Brunellesco  ti  dicono quanto il suo intelletto comprendesse i grandi
e consumava il tempo: «Eh, Paulo, questa tua prospettiva  ti  fa lasciare il certo per l’incerto; queste son cose che non
del Vangelio di Cristo, ove disse: se 'l tuo occhio  ti  scandalizza sì il ti trai; ed egli, prendendo il semplice
di Cristo, ove disse: se 'l tuo occhio ti scandalizza sì il  ti  trai; ed egli, prendendo il semplice della lettera, con una
dando di frego al passato, gridando al classicismo: non  ti  conosco; gridando al realismo: non m’importa di te;
non m’importa di te; gridando all’arte lasciva commerciale:  ti  attornino. Infatti non sono realisti nel solito significato
naturale. Ma il Cennini aveva anche scritto: Per consiglio  ti  do: guarda di pigliare sempre il migliore maestro. Poi a te
Poi a te interverrà che, se punto di fantasia la natura  ti  avrà conceduto, verrai a pigliare una maniera propria per
fanciullo che prega, divenuto oggi popolare in Europa, non  ti  dimostra quanto il genio del Pampaioni sapesse infondere il
a leva, della plastica greca; ultimi crepacci labbra  ti  donde fuggirono i tendini, peso, risucchio, ogni cosa si
ego te defendam calamo» (Tu mi difenderai con la spada, io  ti  difenderò con la penna).
dall'intelajatura sottilmente commessa dei mobiletti lacca  ti  di Cina. - Senza di che non realizzeremmo il vacuo, né la
hanno del famigliare, sono tue amiche vecchie che  ti  sorridono e ti rallegrano. È un’arte gaia, che scherza.
del famigliare, sono tue amiche vecchie che ti sorridono e  ti  rallegrano. È un’arte gaia, che scherza. Pigliamo, a caso,
di esserti ingannato; ed a brevi intervalli le sue parole  ti  sembrano la voce della verità e la voce della più sfacciata
più specialmente il piede alle fiorenti rive dell'Arno, e  ti  faccia ad osservare quanto di bello e pregioso raccoglie in
arti belle. Sia tu percorra i fatti del popolo ebreo, o  ti  addentri nelle tenebre del Paganesimo, o dalle meravigliose
logorato il mio cervello ed il mio corpo per te; io  ti  do il diletto delle mie opere io, ma voglio che in compenso
più nervoso ed essere di più facile impressione. E se  ti  fai ad osservarli con filosofico discernimento riscontrerai
carrozza e il bianco dell’abito del cocchiere e del servo,  ti  muovono a riso — un riso di piacevole contentamento e di
sono tue, se tu sei vissuto mai sulla terra, vedi come  ti  hanno conciato! Portare l’anello al piede, essere schiavi
 ti  fai davanti ad un'opera artistico, non giudicherai
pittore o uno scultore del circuito lobbystico moda-arte,  ti  è negato l’accesso alla visibilità. Questo procedimento ha
confusi di ciglia, ascelle e articolazioni femminili. In  Ti  amo con la mia Ford (1961) l’inserto gastronomico disturba
siepe che non è di guerra; Guidoriccio, perdona a chi  ti  ha chiamato «Uomo del Rinascimento».
Figliuol mio, ho troppi scolari e troppi lavoratori, non  ti  posso pigliare. Vattene con Dio: il tuo ingegno, se dovrà
alla nuova figura; poi disse al giovine: — Tanto più io  ti  lodò, perchè non sei scolaro di nessuno. — Il modello,
/ Amarsi senza fine, / amarsi e morire / nel paese che  ti  assomiglia! / [...] Laggiù, soltanto ordine e bellezza, /
sè, e che sebbene respiri tutta affetti terreni, pure non  ti  offende; poi quel gruppo veramente sublime della Carità
molto a sperare di sè. Il suo quadro Maria Stuarda non solo  ti  piace pei molti pregi materiali dell’arte, ma ti fa
non solo ti piace pei molti pregi materiali dell’arte, ma  ti  fa sospirare sopra i casi di quella infelice, tanta v’è
e furbissimo Amor mendicante, che mentre con una mano pare  ti  chieda la carità, nell’altra nasconde il dardo col quale