Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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vorremmo più che accennare all'altro  strano  refluire delle forme, calme e fantastiche ad un tempo, di
a trattare dei teorici del movimento (e qui ci pare  strano  che neppur lui si sia avveduto ancora della grandezza del
che non s'interessa di '600, afferra per il suo sentore  strano  di modernità nel senso peggiore. V'è un prodromo di
continuava da solitario dopo la morte di Scipione e lo  strano  abbandono della pittura per la scultura da parte di Raphael
e limitare sia esteticamente che storicamente un così  strano  e torpido fiore di serra allevato da un italiano fantastico
gran copia di osservazioni disparatissime nulla di  strano  che ve ne sia poi alcuna retta e puramente estetica, poiché
nel tempo che nello spazio), dunque del fatto che, per uno  strano  fenomeno di reviviscenza stilistico-semantica, siano oggi
la spalla, e, da vero estera, palpa e guarda come uno  strano  magot, il teschio che forse non è d'osso, ma d'avorio;
maniera romana e michelangiolesca. Ma a questo proposito è  strano  che lo Hadeln non pensi a condurre un parallelo tra il
Tintoretto, che rivelerebbe quantità di cose intorno allo  strano  momento in cui il Salviati (Porta) lavora a Venezia.
Hermann Voss v'abbia scorto la mano del nostro Orazio17*.  Strano  preparato di humour e di pretensioni idealistiche,
volgono Saraceni 18 ed Elsheimer. Ed ecco spiegato lo  strano  arrovellarsi leggero dei libri, della veste come trattata
decorativi nei cicli di Lanfranco; poiché è veramente  strano  che non si sia ancor detto che la parete dei Gerolomini è
dei più bei rigogli di pittura napoletana; sicché sarebbe  strano  se non avesse voluto trar profitto, così accorta, dai nuovi
paesaggio non può naturalmente fiorire a Venezia; ma è  strano  che non fiorisca nelle provincie venete di terra ferma.
in quel dato istante, cioè transitorio. L’arte fa poi lo  strano  miracolo, e il passeggiero s’insempra.
quale, in altri tempi, l'avrebbe potuto risolvere per uno  strano  e possente sferismo astratto.
come gamma, distratto soltanto dalla calligrafia, parrebbe  strano  ad ognuno ch'esso non avesse avuto un grande seguito. Se in
Poiché si ripete qui, con nuovi risultati, il disagio  strano  tra una tendenza ad una realizzazione puramente cotidiana,
e vedrete che qui soltanto, non v'è nulla di «barocco» che,  strano  a dirsi, non vuol poi dire seicentesco, ma
qualcosa, a preparazione, sia stato detto a proposito dello  strano  concepimento che diede origine alla Santa Cecilia Corsini e
rappresentare per l'appunto S. Luigi IX re di Francia. È  strano  che un'opera come questa, di prim'ordine, sia per tanto
un effetto di moto ma un effetto di quiete maggiore. Ed è  strano  che proprio Muñoz che nota le affinità tra la Niobide e la
di gran lunga se ne allontanavano. Ne risultò quindi uno  strano  contrasto, che si tradusse in ima serie di convenzioni
ma ogni volta che cerco di raggiungerla, mi prende uno  strano  senso di apatia e mi vien voglia di sdraiarmi e dormire.
figura e la parete di fondo. Così il piano su cui poggia lo  strano  essere presenta la sua ombra netta, i suoi contorni, come
è affatto  strano  che a «dissacrare» l’architettura, cioè a revocare la
di pietra, i bovi di Fattori sulla riva, a respirare quello  strano  salmastro che odora di Parigi e di Monaco; eppure è li, tra
in atto molto grazioso, con due tibie gemelle. Nel resto è  strano  che la Svizzera, la quale ha un quadro di marina con buona
la questione dei generi o quella dell’ispirazione.  Strano  fenomeno davvero quello di un’arte, come questa di Fautrier
del suo genio con lo spirito della società in cui vive. Lo  strano  si è che a tali nozze feconde ora presiede l’amore, ora
pur costretti a ristabilire un discorso corrente. Nulla di  strano  che, dopo dieci anni (1910-20) di frequentazione continua
e profondità con un solo sviluppo di forma - esaltare lo  strano  e profondo lirismo pittorico del mondo riassunto di
l'indice alla fronte per scoprire il segreto di questo  strano  connubio tra visioni inconciliabili; meditando sull'altro
coperte di anelli: una cosa stomachevole insomma e,  strano  a dirsi, una cosa degna dell’arte, coraggiosamente
dove il fattore plastico (e cinetico) offerto dallo  strano  ingranaggio rugginoso, ingloba in sé e fagocita la
ad un tempo, come ogni vero storico ha da essere. Ed è  strano  che proprio chi, come il Dami, usa per l'analisi, e sia
hanno qualcosa di singolare e di maschio. Non è punto  strano  che un nome corra più rapido per le bocche della gente,
saggio restauro di uno  strano  edificio, che appartiene al terzo degli accennati gruppi,
bensì mimesis, ma dell'idea e non della natura. Può parere  strano  che la crisi manieristica della forma, alla fine del secolo
il Bertrand e per il Pellizzari restano lettera morta. Ed è  strano  che il Pellizzari non conosca neppure quella densissima
foppeschi e dopofoppeschi; quali si rivelano nel piegare  strano  del panneggio sulla gamba del Cristo, nel suo stesso tipo,
fisso il principe, come per chiedere: — chi è quest’uomo  strano  che impone tanto ossequio al maestro? — Sono accorsi alcuni
parere  strano  che, mentre il pensiero filosofico approfondisce l’indagine
di verità attuale d'ambiente portino l'artista a un così  strano  impasto disagiato di scena religioso-mondano-signorile