| storico | americano dell'architettura risolve in due pagine |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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d'accordo con lo Schubring sul grande valore estetico e | storico | di Francesco di Giorgio, il, più rinnovato dei |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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algida e su fronti completamente diversi, è stato | storico | e vero maestro di teorie dell’arte contemporanea; poi |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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studioso di arte medievale, che è stato forse il primo | storico | della fotografia. |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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situazione dell’arte visuale, nel momento | storico | che stiamo attraversando, si trova ad essere |
Il divenire della critica -
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Panofsky, | storico | dell’arte tedesco, formatosi alla scuola di Warburg, |
Leggere un'opera d'arte -
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in un futuro non troppo lontano, lo | storico | dell'arte farà una distinzione molto netta, non già tra |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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alla metà degli anni Sessanta. O forse, invece, lo stesso | storico | si riferirà al concettualismo degli anni Sessanta-Settanta |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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diventano forme simboliche, allusive al carattere illustre, | storico | della città, e non è certamente un caso che, |
L'Europa delle capitali -
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si pone, tra la campagna o il suburbio e il centro | storico | cittadino: nella nuova struttura sociale esiste ormai una |
L'Europa delle capitali -
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quanto, infatti, la caratteristica di monumento | storico | competa inscindibilmente all’opera d’arte, è indubbio che, |
Le due vie -
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con tratti, con grumi e con strie, senza alcun perconcetto | storico | «formale»? |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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mente determinato in senso stilistico; ed è precisamente lo | storico | che deve decidere se una scuola locale è una individualità |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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fu Francesco Arcangeli, che era insieme sensibilissimo | storico | dell’arte e grande critico; il secondo fu Giovanni Testori, |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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dell’arte e grande critico; il secondo fu Giovanni Testori, | storico | dell’arte e scrittore, ma anche benché in controtendenza |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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dal passato al presente, raffigura il fatto come | storico | accadimento immediato e dà alla figurazione di costume e |
L'Europa delle capitali -
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morta la gravità, la densità di significato di un quadro | storico | o religioso. La reazione all’antitesi storia-genere si |
L'Europa delle capitali -
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togliere dall’esame dei due settori il fattore | storico | che, per varie ragioni che in seguito vedremo, spesso è più |
Il divenire della critica -
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Carlo Argan, «in presenza degli eventi». A differenza dello | storico | tout court, lo storico dell’arte non ha bisogno di evocare |
La storia dell'arte -
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degli eventi». A differenza dello storico tout court, lo | storico | dell’arte non ha bisogno di evocare o narrare gli eventi di |
La storia dell'arte -
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Schwarz, lo | storico | di Marcel Duchamp e del surrealismo, sostiene che il fulcro |
L'arte di guardare l'arte -
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insieme memoria o rievocazione della persona o dell’evento | storico | e consacrazione del fatto storico come valore universale, è |
Da Bramante a Canova -
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persona o dell’evento storico e consacrazione del fatto | storico | come valore universale, è una creazione tipica |
Da Bramante a Canova -
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e poi dai due artisti sopraddetti che forma il loro legame | storico | indissolubile. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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importante può essere considerata come un avvenimento | storico | e allo stesso tempo come la soluzione faticosamente |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
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nei luoghi per i quali sono state concepite, ma se uno | storico | dell’arte vuole approfondire l’interpretazione di un’opera |
La storia dell'arte -
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il finale dove l'abolizione assoluta di quel senso | storico | valutativo impresso per sempre nell'animo di un vero |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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