contatti fra l'arte celtica e l'arte carolingia dell'Italia | settentrionale | sono stati spesso osservati, chiude il suo bell'articolo |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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e s'intrecciano nella pittura di quasi tutta l'Italia | Settentrionale | nei primi decenni del Cinquecento. Poiché sentiamo che in |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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crocera | settentrionale | della Cattedrale di Como e precisamente in una nicchia |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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presenta N. Donna col Figlio fra due Santi. Ascrivesi a un | settentrionale | ne' modi del Previtali bergamasco; senonché nulla vi è |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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di Banco. Ristudia poi i documenti per i lavori della porta | settentrionale | di Santa Maria del Fiore dove cerca di distinguere e |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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diffusione che il costruire in legno ebbe nell'Europa | settentrionale | nella seconda metà del primo millennio; e bisognerà ad ogni |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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il Borromini, a Roma, si fa sostenitore di una cultura | settentrionale | (prevalentemente palladiana) e di una prassi artistica che |
Manuale Seicento-Settecento -
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oltre Ferrara fino a Padova. Per l'arte dell'Italia | settentrionale | il ciclo di affreschi di Piero a Ferrara dovette |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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studio delle stampe nordiche, ch'era corrente nell'Italia | settentrionale | nei primi decenni del Cinquecento, e nelle nuove |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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il Caravaggio non si accontenta più di opporre la cultura | settentrionale | alla cultura romana, porta la guerra nel campo avversario. |
Manuale Seicento-Settecento -
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