Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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L'Adultera. Dresda, Galleria. Mi  sembrava  [e mi sembra ancora] di Valerio Castello.
(757 A) dell'Offerta ad Amore (Firenze, Coll. Corsini)  sembrava  sicuro del Cortona ma piuttosto di Ciro Ferri. Il 754 forse
 Sembrava  allora - percorrendo a ritroso l’ampia scalea degradante
237]. A lui attribuita nella Galleria di Ferrara, mi  sembrava  opera giovanile di Pasquale Rossi per il rapporto con
837, con la Scoperta della Vera Croce (coll. Spiridon) mi  sembrava  di Gaspare Diziani. Intanto i numeri 833-835 passavano, per
soltanto e detto possibile autoritratto (Bologna, Podio) mi  sembrava  piuttosto cosa bolognese del primo '700 (e vedi anche a:
San Giovanni (486) della raccolta Zanchetta di Bassano mi  sembrava  piuttosto cosa veneziana (Migliori?) e così infatti venne
1015, la Maddalena della Galleria Nazionale di Roma, non mi  sembrava  autografa; il 1016, col Cristo che caccia i mercanti dal
di Faenza (915 A), prima attribuita al Tiepolo (991). Mi  sembrava  di qualche nordico affine al Lyss e con ancora ricordi di
parola a moltiplicare i significati, a ricaricare ciò che  sembrava  definitivamente scarico. Di fatto accade che tutti questi
 sembrava  perduto poiché durante il processo le affermazioni dei due
ma l'errore restò anche nella seconda edizione. Non  sembrava  possibile all'Ojetti che il Liceo Musicale di Bologna non
(L). E tuttavia: 402. La fanciulla coi gatti di Vicenza mi  sembrava  copia del cosiddetto «Amorosi» cui fu attribuito «ad
il Vecchia e il Ferabosco: la Maddalena Cecconi (404) mi  sembrava  soltanto una copia dell'originale di Schleissheim
e a maggior ragione l’arte, da quell’area empirica dove  sembrava  dovesse attecchire tanto bene. E così si spiegano i nuovi
:ma non si distinse la collaborazione figuristica, che mi  sembrava  chiara nel Mercato (642) del Castello Sforzesco; né si
fra di loro temperamento, calore e persino quello che  sembrava  cosi consono ad una e che invece passa ad un’altra arte, la
con il gusto pastorale che, diffuso un po' dappertutto,  sembrava  trovare nella scultura da giardino il suo genere più
Anche il n. 753, Scena di mercato della Coll. Mylius che mi  sembrava  del Todeschini restò fra le attribuzioni al Piazzetta.
allusioni, molto spesso la sparizione di un dettaglio che  sembrava  doversi precisare, fanno alquanto vieux jeu 44.
il Suonatore di Torino (193), che ai giorni della Mostra mi  sembrava  da istradarsi sul Baschenis [e che pochi anni dopo ravvisai
stesso (198) poi alla Scuola (205), appuntavo che  sembrava  cosa romana sulla metà del Seicento; della Santa Famiglia
il David del Prof. Lamenti a Venezia (prima ed., 205) mi  sembrava  del Renieri e infatti nella seconda edizione veniva
Suonatore di liuto del dotto D'Ancona (prima ed., 207) mi  sembrava  cosa napoletana stanzionesca e così veniva rettificato
servì per farla desistere dal suo isolamento. Quando Pomona  sembrava  coinvolta dal suo discorso Vertumno si trasformò nel bel
di mettere la fotografia sullo stesso piano della pittura,  sembrava  stimolare a fondarne il decoro in questa maggiore
dunque la pittura  sembrava  avere cancellato qualsiasi possibilità di equivoco con la
parlante in favore della Francia, cui l’Esposizione stessa  sembrava  voler concedere quel primato nelle arti, che così
veniva proposta da Hegel (e che lo stesso Marx in parte  sembrava  accettare, almeno nella nota affermazione: «è difficile
nome di Archita Ricci che  sembrava  sostenuto da documenti parve cadere al confronto delle
bianco con soverchie tintarelle smorzato e tormentato,  sembrava  un po’ troppo sudicio. Ma questo fare, che intende più del
Philippe Parreno, intrapresero un progetto che inizialmente  sembrava  inadatto a entrare a far parte di una collezione in quanto
avesse un suo specioso fondamento se il Gentilesco  sembrava  prevedere in quel dipinto la lucidezza dei nordici; e
il secolo XVIII; chi ci ricondurrà ai Greci ed ai Romani?  sembrava  che dicesse ora il secolo XIX. E i classici furono
anche Uccello nello spazio, una scultura stilizzata che non  sembrava  raffigurare un volatile perché non aveva ali. Dalla
nelle pagine dedicate alla sua mostra. Scrisse la firma.  Sembrava  quella di un notaio o di un medico, così intatta e senza
un quadro più realista del Ciarlatano di Knauss? Eppure non  sembrava  quella scena campestre, quella folla di contadini e di
sia pur moderatamente, affascinato. Prima, invece,  sembrava  poco incline all’Antico, che proprio a Firenze aveva tra i
di attirare lo spettatore nell’opera d’arte1, non  sembrava  possibile che lo spettatore-ricevente potesse configurarsi
Il Tiepolo, che oggi è in grandissima voga, anni addietro  sembrava  un decoratore farragginosamente bugiardo; ma ci ricordiamo
qualche relazione ai tempi in cui l’artista viveva. Tutto  sembrava  maraviglioso, ed il successo dell’artista fu pieno. Pure
Caterina verrà integralmente rivestita e san Biagio, che  sembrava  prima guardare la sua schiena nuda, viene scalpellato via e
della nuova letteratura, il genio artistico della Francia  sembrava  ridestarsi. Dominava allora in tutta Europa, quell’arte
piramide di funi, fu tutto riempito delle nostre statue.  Sembrava  cosi un pezzo del Vaticano, portato di peso a Parigi, e,
non ha, giudicata in scena, quell’effetto che in essa  sembrava  ingenito per la concitazione del ritmo.
pontificio, ne era fuggito, e senza cui Paolo V non  sembrava  più potesse aver pace. La tiara si era curvata ossequiosa
baciando ancora la bionda chioma diffusa di Guido Reni,  sembrava  circuire d’un nimbo quella bella testa intelligente, mentre
espressioni, nel colore; ma, non si sa perchè, era smorto:  sembrava  un fantasima. Il fatto è che gli s’indovinava dentro la
sono l’un dopo l’altro scomparsi. La pittura storica  sembrava  aver risoluto il problema, contemperato l’ideale col reale,
tecnica, inverarsi in una nuova musica che di colpo  sembrava  fossilizzare la precedente. E dunque neanche per la musica
cinema della posizione di certezza e di univoca verità che  sembrava  il suo privilegio, si deve riconoscere il modo di adeguarsi
e senza artifizio d’allegorie, cose che solo la penna  sembrava  potesse dire. Così è che, dopo averlo bene studiato, si
ficiniana verso la mitologia e il cristianesimo, ma non  sembrava  coprire esattamente l’area semantica del dipinto. Tanto che