prossimo a quella dell’espressionismo ma sconvolgendo le | regole | prospettiche, tonali, chiaroscurali, di allora, alle volte |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
|
giovani pittori, oggi, affrancandosi sempre più dalle | regole | grammaticali e stilistiche che avevano assediato la pittura |
Manifesti, scritti, interviste -
|
però realizzata con una geometria proiettiva governata da | regole | certe, ma obbediva a criteri puramente empirici che, pur |
La storia dell'arte -
|
cessa di complicarsi man mano che ci si discosta da quelle | regole | istintive che permettevano, ancora alcuni anni fa, di fare |
Il divenire della critica -
|
di Policleto che con i suoi canoni aveva stabilito le | regole | della composizione perfetta, in cui tutte le parti erano |
Leggere un'opera d'arte -
|
fortuna negli incontri, tempismo e un sistema di | regole | grossolane, talvolta, ma anche così delicate da doverle |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
|
nell’Accademia fiorentina, e autore di un libro: Le | regole | pratiche di prospettiva per i giovani figuristi, impresso |
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri -
|
Annibale che il Caravaggio combattono le | regole | dei manieristi romani: Annibale per una maggior libertà, il |
Manuale Seicento-Settecento -
|
apparisce pel modo col quale furono osservate le | regole | dell'arte dal lato della esecuzione. Le difficoltà somme |
Della scultura e della pittura in Italia dall'epoca di Canova ai tempi nostri -
|
che si possono sostituire proposizioni specifiche con | regole | formative che fissino un metodo di azione. |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
|
di Rauschenberg c'è, oltretutto, il rispetto delle grandi | regole | compositive, c’è la ricerca — persino troppo preziosa — di |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
|
più che mai le creazioni artistiche sono svincolate da | regole | e norme ereditate dal passato (dal remoto come dal prossimo |
Il divenire della critica -
|
«Donna seduta», opere dove il «bel dipingere» secondo le | regole | della tradizione post-impressionista, si scontra col |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
|
dei quali ha pur cercato di tradurre in un sistema di | regole | l’esperienza storica dell’antico, riescono soltanto a |
Da Bramante a Canova -
|
coincidono con le proporzioni numeriche. Bisogna trovare le | regole | delle simmetrie vere, le leggi della percezione; e dunque |
Da Bramante a Canova -
|
uno spazio «naturale» più o meno sistematizzato mediante | regole | geometriche, non è neppure il prodotto dell’ignoranza o |
Da Bramante a Canova -
|
di questa pittura, che sostiene la visione 'ascetica con le | regole | della matematica, v’è la pittura di costume o di scene di |
Manuale Seicento-Settecento -
|
la visibilità, che la pratica invece stabilisce in norme e | regole | di un empirismo a bastanza intransitorio e statuito, - come |
Scritti giovanili 1912-1922 -
|
della scultura moderna, ma non però sovvertitori delle | regole | auree imperanti nella tecnica di quest’arte), dall'altro |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
|
si fissarono le discipline colle quali assegnale forme e | regole | alle varie creazioni dello umano intelletto. |
Della scultura e della pittura in Italia dall'epoca di Canova ai tempi nostri -
|
linguistica (usando il video secondo le consuete | regole | che di solito governano le trasmissioni televisive), altri |
Il divenire della critica -
|
programmata: quel tipo d’arte basata, appunto, su precise | regole | numeriche che ne prevedono gli sviluppi e le |
Il divenire della critica -
|
che conta quanto lo sviluppo ch’esso riceve, attraverso le | regole | quasi matematiche del contrappunto, fino a che la sua linea |
Da Bramante a Canova -
|
La statua greca non fu per essi altro che una sorgente di | regole | e d’artificiosi meccanismi, dati come principii del bello. |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
|
non è terminato. Capisce che non basta rappresentare con | regole | ormai definite ciò che vede fuori di sé, ma che anzi un |
Le tre vie della pittura -
|
e quello della storia avranno saputo rispettare meglio le | regole | delle rispettive discipline. Anche quando Spitzer associa |
Le due vie -
|
Pisa con l’Adorazione dei Magi, Masaccio contravviene alle | regole | medievali della «prospettiva invertita», dimensionando le |
La storia dell'arte -
|
una figura professionale precisa? Il suo rispondere a | regole | imparate sui banchi di scuola non tende a sminuire |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
|
di particolare menzione, perchè fondata al solito nelle | regole | sanissime che dettava a noi, figli troppo superbi e troppo |
Relazione critica intorno all'opera "Il quadro parlante" del maestro Bacchini -
|
«da Goti», da barbari, in quanto estranea a quelle auree | regole | dell’arte antica, che il Rinascimento proponeva come |
La storia dell'arte -
|
sotto la sua protezione non viene rappresentata secondo le | regole | della prospettiva, ma fa massa, e invece di rimpicciolire |
La storia dell'arte -
|
del Cinquecento, eliminando così la convenzionalità delle | regole | che il Manierismo aveva instaurato su quelle forme, Ridare |
Manuale Seicento-Settecento -
|
(il calice o la caraffa di vino; il limone sbucciato) e | regole | pratiche per ottenere certi effetti, come la ruvidezza |
L'Europa delle capitali -
|
trovare uno sbilancio, ragionando per virtù di | regole | estetiche, fra il principio e la fine della scena. Il |
Relazione critica intorno all'opera "Il quadro parlante" del maestro Bacchini -
|
ne siano anche stati ispiratori e provare ad uscire dalle | regole | di una mostra museale classica con una qualche invenzione. |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
|
senso, il corso degli avvenimenti avrebbe potuto, in base a | regole | generali dell’esperienza [tipi ideali estratti dal sapere |
Le due vie -
|
d’uno stato e d’una maniera: ossia trasponendole secondo le | regole | di un codice, caratteristiche d’un artista e d’una società. |
Le due vie -
|
distribuir le figure: insomma obbedienza coscienziosa alle | regole | scolastiche; e non c’è altro da dire. Lodevole molto però è |
Saggi di critica d'arte -
|
innovatori fiorentini non applicano sistematicamente le | regole | della prospettiva, ma si limitano a farne uno sfoggio |
La storia dell'arte -
|
esperienza che si fa e non si sa dove porti. Non vi sono | regole | e principii: la tecnica borrominiana è pura prassi, dal |
Da Bramante a Canova -
|
leggi; e tuttavia, benché siano proprio queste leggi o | regole | di composizione a provocare la piacevole sensazione |
Da Bramante a Canova -
|
logico del costante proposito di trovare ed enunciare le | regole | grammaticali e sintattiche di una lingua che si vuole |
Da Bramante a Canova -
|
ma anche in essi il grande ingegno veniva come frenato da | regole | e leggi imposte dalla riflessione. Comunque sia di ciò, |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
|
pittoriche gigantesche, in cui la prospettiva dalle | regole | sempre più complicate serve a dimostrare che dallo spazio |
Manuale Seicento-Settecento -
|