| Raffaello | nella Pala Oddi, conservata nella Pinacoteca Vaticana, |
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con lo sguardo rivolto in alto (figura 51) Figura 51 - | RAFFAELLO | SANZIO, Pala Oddi, 1502-03, Pinacoteca Vaticana, Città del |
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notare che per suggerire la profondità spaziale, | Raffaello | dispone il sarcofago in modo che lo spigolo punti in |
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nessun artista antico né Mantegna né Antonello né | Raffaello | abbia mai raggiunto la cifra pagata per van Gogh. Il che |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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di Raffaello. Io non mi scandalizzo, e non perché reputi | Raffaello | meno grande di van Gogh, ma perché so che è così che vuole |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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| Raffaello | però introduce delle piccole varianti: rovescia lo schema |
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e l’emozione destata da quelle opere si definì sublime. E | Raffaello | scese dal trono». (Praz, St. d. Lett. Ingl. p. 244). |
Da Bramante a Canova -
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l'intento illustrativo di umanesimo cattolico in | Raffaello | opprima l'unica intenzione fantastica di che si sentisse |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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riserve: «Alla domanda su chi debba avete il primo posto, | Raffaello | o Michelangiolo, bisogna rispondere che, se questo spetta a |
Da Bramante a Canova -
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Mantova, prendendo spunto dall’esperienza vissuta accanto a | Raffaello | nella Farnesina, sviluppa diverse iconografie relativamente |
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che quel suo disegnino di donna alla toilette ha molto di | Raffaello | ed è perciò ormai un poco pompier!] - Io vedo ch'Ella, |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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di ombre ritagliò su quel viso, sognando; sicché più che di | Raffaello | ci ricorda dell'ombra volante sotto il «cappello di paglia» |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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speriamo presto, qualcosa di più che le stanze di | Raffaello | per lo spirito dei migliori. Vi si ritroverà l'arte |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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meccanica riproduzione. Imitare! Ma la Trasfigurazione di | Raffaello | non si può dipingere una seconda volta, appunto perchè fu |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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volta, appunto perchè fu dipinta una prima. Lo stesso | Raffaello | non poteva ripeterla; il suo spirito dopo averla finita, |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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a un senso della composizione tra spaziale e plastico, tra | Raffaello | e Andrea del Sarto e iconograficamente volta alla |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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dalle idee che aveva sempre sostenute. Aveva esaltato in | Raffaello | il supremo equilibrio del genio, l’incontro felice di arte |
Da Bramante a Canova -
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dicendo che Michelangiolo aveva più immaginazione e | Raffaello | più fantasia, intendeva dire che il primo aveva più |
Da Bramante a Canova -
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of Italy). L’antitesi non potrebb’essere più chiara: con | Raffaello | si simpatizza, perché le sue forme riflettono idee |
Da Bramante a Canova -
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di essere annoverato tra i primi incisori d’Europa, è | RAFFAELLO | MORGHEN (n. a Portici presso Napoli il 14 giugno 1761, m. |
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri -
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era anche questa e tutti valenti. In breve il giovinetto | Raffaello | avviato all’arte prima sotto la scorta paterna, e poi da |
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri -
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di Bolsena, da una delle grandi lunette che il medesimo | Raffaello | dipinse in Vaticano, poi il Parnaso del Mengs nella villa |
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri -
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Trasfigurazione di Cristo, che poi ricavò dal capolavoro di | Raffaello | (1811), la parte inferiore lascia qualche cosa a |
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri -
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come non avrei mai consigliato i discepoli della scuola di | Raffaello | a farsi seguaci esclusivi della maniera di quel principe |
Della scultura e della pittura in Italia dall'epoca di Canova ai tempi nostri -
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era appunto quello che riprendeva uno schema di immagine di | Raffaello | (Giove con Ganimede: nella Farnesina). Raffaello era |
Manuale Seicento-Settecento -
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di Raffaello (Giove con Ganimede: nella Farnesina). | Raffaello | era considerato il pittore del «bello» ideale: dal motivo |
Manuale Seicento-Settecento -
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tutto le grandi commedie latine per poterle emulare, così | Raffaello | si proponeva di effettuare un accurato censimento e studio |
La storia dell'arte -
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fine, architetti e umanisti della cerchia di Bramante e di | Raffaello | fra gli altri, personaggi come Cesare Cesariano e fra’ |
La storia dell'arte -
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Bramante, nel 1514, papa Leone X aveva incaricato proprio | Raffaello | di succedergli nell’incarico di architetto della nuova |
La storia dell'arte -
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lettera ad un parente la notizia dell’incarico ricevuto, | Raffaello | definiva con manifesto orgoglio di essere stato messo a |
La storia dell'arte -
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manieristico dell'idea, ma la identificano con l’arte di | Raffaello | invece che con quella di Michelangiolo: il “bello”, o |
L'Europa delle capitali -
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forse s’accasciarono sotto il peso di condizioni maligne ? | Raffaello | è singolare non solo pel genio, ma pel cospirare concorde |
Saggi di critica d'arte -
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come possiamo vedere nella Sacra Famiglia Canigiani di | Raffaello | (figura 12). Un particolare significativo riveste |
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a condizione di contemperarlo con altri elementi tolti da | Raffaello | e dal Correggio. Ma io non devo ora occuparmi di costoro. |
Saggi di critica d'arte -
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stessi in cui la porrà poco più tardi Fuseli: la pittura di | Raffaello | ha la correttezza del disegno e la perfezione della tecnica |
Da Bramante a Canova -
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illustrativo; perché grottesche, e stanze di | Raffaello | stanno sulla medesima base inestetica e pratica. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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di ritrovare nel vero, nella natura nuove risorse. Poteva | Raffaello | conoscere quella minuta, sottile psicologia del cuore |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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si può quasi dire che coincidano...; su per giù da Giotto a | Raffaello | la trama iconografica dell'arte religiosa è sempre la |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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pel vigore e per l’estensione, gl’ingegni del Francia e di | Raffaello | non erano tuttavia diversi per la natura; tra il Francia e |
Saggi di critica d'arte -
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uno dei massimi rappresentanti del nostro Rinascimento, | Raffaello | Sanzio, che o inserisce nella sua Lettera a papa Leone X, |
La storia dell'arte -
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prima della sua morte prematura. Giunto a apice della fama, | Raffaello | si rivolge al Papa per ottenere un incarico, che potremmo |
La storia dell'arte -
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nereidi e centauri marini. Così rappresenta la scena | Raffaello | nell’affresco della Farnesina, a Roma: Galatea procede su |
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e il Borromini, così come avevano dovuto scegliere tra | Raffaello | e Michelangiolo; non hanno potuto fare a meno di accettare |
Da Bramante a Canova -
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