Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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forse rivolgersi con più profitto ad una  produzione  di poco più recente come i mirabili Vuoti e Pieni astratti
scritto nel 1972, George Kubler associa l’evoluzione della  produzione  artistica al procedere della storia con queste parole:
analizzare delle iconografie più complesse, che sono nella  produzione  artistica in un periodo compreso tra il V-VI secolo e il
altri artisti centrali procederemmo troppo verso la  produzione  di second'ordine sicché è meglio volgersi per un momento
al Leoncavallo fu che quel centro sociale era un luogo di  produzione  di idee e di visioni, tanto che definii quelle visioni, con
infatti, è a questo principio che si è uniformata la vasta  produzione  di multipli che, negli ultimi anni (dal 1965 in poi) ha
eccessivo. Mentre, oltretutto, il primo impulso alla  produzione  di opere moltiplicate era stato determinato, come abbiamo
corso dei tempi si è sviluppata una notevole  produzione  letteraria (dei veri e propri trattati) concernente il
sviluppi in tutta la ceramica europea e nella nascente  produzione  ceramistica americana e nelle stesse ceramiche orientali.
questo primo periodo milanese, diviso tra la  produzione  di graffiti e sculture e quello di ceramiche «ornamentali»,
non solo come scultore ma anche come osservatore della  produzione  fittile nel suo complesso.
più grave se si pensa che per convincere di nullità la  produzione  figurativa moderna basterebbero proprio alcune pagine a
perde il suo carattere di sacralità (ricordiamo che la  produzione  libraria era al servizio della teologia), e con l’avvento
assai meno nell’ordine della sua deliziosità; dieci, della  produzione  ultima, che non vorremmo però dovessero inflazionarsi.
476) dello stesso Museo; soltanto, per non conoscere alcuna  produzione  intermedia dell'artista, non abbastanza distanziata da
produce molto; e il T. crede necessario sceverare la  produzione  sua propria da quella di bottega. Ricordiamo fra i suoi
sulla scienza, allo stesso modo che la tecnica della  produzione  artigianale, di cui si approssima la crisi, era fondata
da oltre trent’anni escono le ceramiche più estrose della  produzione  italiana.
che, da elementari film da 32 o da 16 mm, sono passati alla  produzione  di nastri televisivi è già notevolissimo ; e aumenterà
notevolissimo ; e aumenterà quando sarà resa più agevole la  produzione  di video-dischi. Quello che conta comunque è il concetto
conta comunque è il concetto che sta alla base di questa  produzione  e cioè il fatto di poter visualizzare ima propria “idea” —
un diffuso benessere, con il conseguente incremento della  produzione  e del consumo dei prodotti alimentari. La scena di mercato
sua morte), e fu in questo periodo che avvenne la febbrile  produzione  delle sue grandi tele ricoperte di colori smaltati, di
reale della produzione, e precisamente movendo dalla  produzione  materiale della vita immediata, assumere come fondamento di
la forma di relazioni che è connessa con quel modo di  produzione  e che da esso è generata, dunque la società civile nei suoi
anzi convinto che, considerata come massa di  produzione  e perciò come esponente di diffusa civiltà figurativa,
risalta chiaramente la rapida moltiplicazione dei centri di  produzione  sicché specialmente in Francia è difficilissimo stabilire
(il poeta che attraverso la mescalina ha déclanché la  produzione  di sottili universi composti di segni automatici e
oggetto o azione di cattivo gusto, riferito di solito alla  produzione  pseudo-artistica di massa (cfr. G. Dorfles, Kitsch,
creazioni devono rispondere alle leggi coercitive della  produzione  industriale.
Come? una documentazione narrata? l'archivio notarile della  produzione  di tavole dipinte, di sassi scolpiti, di costruzioni ad uso
Così è possibile spezzare la dittatura dei partiti! 1971  produzione  "oggettuale" degli anni Sessanta, e precedente) o tra
che - prematuramente scomparso - non ha potuto lasciare una  produzione  sufficiente a permettere una sua sicura valorizzazione.
ha anche suscitato - ed è questo l’aspetto positivo - una  produzione  del tutto singolare ed autonoma in molti nostri artisti;
tutto singolare ed autonoma in molti nostri artisti; una  produzione  che, da un lato, si riallaccia a certe espressioni del
trasformato in tri e pluridimensionale. Oltre a ciò la sua  produzione  si è volta sempre maggiormente verso la compromissione
come nel passato». È vero, l’ultima fase della  produzione  dell’artista non ha l’intensità e l’esemplarità delle
avanguardia in chiave astratta; né riusciamo a vedere nella  produzione  ultima del pittore un confortante «ritorno all'ordine» per
il diffondersi nell’Ottocento dei processi di  produzione  industriale, basati sulla parcellizzazione del lavoro e
degli oggetti di uso comune, l’artigianato, da forma di  produzione  esclusiva e dominante quale era stato nella società
rapporti fra qualità di opera, vede disporsi la massa della  produzione  artistica in nuclei più o meno raccolti o dispersi, a
conoscenza di periodi immani in cui tutto il livello della  produzione  è di tono costantemente altissimo, tanto che secoli interi
vena compositiva che - sino agli ultimi anni della sua  produzione  - la rendono inconfondibile e personalissima.
(se non proprio il padre) dell’astrattismo e tutta la sua  produzione  appartiene ormai alla storia; di lui e della sua
dell’arte di Kandinskij è quella di considerare la  produzione  dell’artista nel giro di una stagione irrepetibile,
si evince come l’obiettivo comune fosse avvicinare la  produzione  artistica a quella industriale.
e pittoresche, espresse nell’ultimo ventennio della  produzione  dell’artista.
chi? Chiuso da chi? Ha senso limitare a due o venti nomi la  produzione  artistica di un mondo inteso come epoca, inteso come paese?
esclusi. Esclusi innumerevoli, tra l’altro, visto che la  produzione  artistica del nostro tempo è incontenibile, e non si può
affronterà la grande impresa della trasformazione della  produzione  in senso industriale. Indubbiamente la cattedrale di San
col «feticismo delle merci» proprio del modo di  produzione  capitalistico, non potrebbe non riguardare anche quella
dell’artista cresceva in rapporto alla sua non ricchissima  produzione  (circa 60 quadri ad olio in tutto) collezionisti e mercanti
o per il grande collezionista; o, nel caso migliore, per la  produzione  in serie di «multipli» a prezzo moderato ma sempre per un
ha cessato da tempo di detenere il monopolio della  produzione  dell’immagine-immaginario figurativo del mondo, monopolio
che pure già guardavano alle tecniche industriali di  produzione  dell’immagine.
vincoli pedestri, ma non si deve assolutamente accettare la  produzione  che cerca di inserirsi imitativamente sulla scia del grande
e da parte del mercante la prassi di ricorrere alla  produzione  di opere moltiplicate e seriabili: i cosiddetti «multipli».
e situarla invece nel contesto della più autentica  produzione  plastica della nostra epoca. Un’altra premessa inoltre mi