libro, di carattere | prevalentemente | informativo ma non per questo men bene impostato nelle |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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mentre il ritratto idealizzato indaga | prevalentemente | sull’apparenza del soggetto rappresentato, ossia ne |
Leggere un'opera d'arte -
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un proprio ambiente, sia che questo fosse costituito | prevalentemente | da soluzioni pittoriche sia che si valesse di soluzioni |
Il divenire della critica -
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ultimi artisti si tratta il più delle volte di sculture | prevalentemente | costruite in metallo, prevalentemente "vuote,” con una |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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volte di sculture prevalentemente costruite in metallo, | prevalentemente | "vuote,” con una netta impronta costruttivista senza però i |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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della manipolazione artigianale o industriale, e rivolta | prevalentemente | alla progettazione o all’ideazione d'un quid in cui l’opera |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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art: tendenza | prevalentemente | nordamericana, poi sfociata in Europa col nome di |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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fusa e sono stesi con pennello o con spatole; il supporto è | prevalentemente | di legno. È un tipo di pittura già in uso presso i Greci, |
Leggere un'opera d'arte -
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spirale luminosa alla Triennale del 1948 alcuni artisti, | prevalentemente | nell’area lombarda, cominciarono ad essere attratti dalla |
Il divenire della critica -
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il più evidente riflesso di una condizione artistica | prevalentemente | artigianale, la trattatistica d’arte, ovvero la riflessione |
La storia dell'arte -
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Celant per designare le opere d’un gruppo di artisti | prevalentemente | torinesi (Merz, Zorio, Anseimo, Boetti) i quali attorno al |
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quelli francesi e da quelli italiani (come Baj che si vale | prevalentemente | di «residui del passato»: medaglie, lustrini, uniformi e |
Il divenire della critica -
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di vita, un soffio di energia rispetto alla dimensione | prevalentemente | funeraria cara a Barilli. Lì ritrovai Hermann Nitsch, |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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a indicare un’arte spiccatamente non figurativa e | prevalentemente | geometrica, fu instaurato da Van Doesburg e se ne valse |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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a ricordare come i primi assertori d’un’arte basata | prevalentemente | su ricerche di accostamenti cromatici netti e di forme |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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era volto soltanto a evidenziare dei valori | prevalentemente | morfologici. |
Il divenire della critica -
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di Munari che consistevano in organismi mobili ma ancora | prevalentemente | basati sopra una mentalità surrealista o dada. In un |
Il divenire della critica -
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mercificazione artistica sostituendola con delle operazioni | prevalentemente | intellettuali e di concettualizzazione del momento |
Il divenire della critica -
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quindi in tempi ormai remoti, e da allora, nonostante abbia | prevalentemente | guardato l’arte antica, non ho mai smesso di Neri Pozza, |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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il mezzo fotografico) per ideazioni e rappresentazioni | prevalentemente | sadomasochistiche e pomografiche, con insistenza, spesso |
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di ordine geometrico, in spartizioni architettoniche | prevalentemente | verticali, che possiedono un senso esasperato, solenne, |
Pop art -
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con cappelle laterali, che corrispondeva a una funzione | prevalentemente | congregazionale, si prestava alla predicazione, e aveva il |
Da Bramante a Canova -
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Zadkine. Si trattava di sculture spesso monodimensionali, | prevalentemente | piane, sottolineate dall’aggiunta di segni graffiti, già |
Il divenire della critica -
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«liriche», sui pretesti fra solenni e dimessi, in accordi | prevalentemente | sulle terre e sui rosa o mattone, era quella che riempiva |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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del Mac (Movimento per l’arte concreta) alcuni artisti | prevalentemente | legati ad un indirizzo concretista (tra questi Munari, |
Il divenire della critica -
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di quello che conosco dell’arte contemporanea europea e | prevalentemente | italiana, posso esprimere un’opinione e tentare di indicare |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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da constatare che le recenti leve artistiche - siano esse | prevalentemente | concettuali (Agnetti, Penone), «povere» (Anselmo, |
Il divenire della critica -
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Castellani, Accardi, Scialoja, Cascella, ecc.) altre | prevalentemente | figurative (Vacchi, Fieschi, Guerreschi, Baj, per l’Italia, |
Il divenire della critica -
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anche negli Usa numerosi continuatori, è da considerarsi | prevalentemente | europeo ed è forse anche da questo stesso che possiamo far |
Il divenire della critica -
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di artisti concettuali, per i quali l’opera stessa consiste | prevalentemente | nel concetto, nell’idea di cui viene offerto un progetto |
Il divenire della critica -
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genetica sotto al cappello di «Art Biotech», un’arte | prevalentemente | dedicata alla sperimentazione su vegetali sottoposti a |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
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loro comune caratteristica del far ricorso a una pittura | prevalentemente | impostata sull’elemento segnico. Vedremo in seguito, |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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