divergere e improvviso riconvergere di fotografia e | pittura | si pone subito come una catena di corrispondenze e |
Le due vie -
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corrispondenze e divergenze da meditare. Il sinecismo fra | pittura | e fotografia è continuato, e lungi dall’affievolirsi, si è |
Le due vie -
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ultima fase, per un avvicinamento di nuovo genere fra | pittura | e fotografia, nel senso che la pittura non è che si |
Le due vie -
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di nuovo genere fra pittura e fotografia, nel senso che la | pittura | non è che si avvicina alla fotografia, ma addirittura la |
Le due vie -
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ma addirittura la fotografia si arroga di comparire in | pittura | (si pensi a Rauschenberg, a Warhol) sia pure come uno |
Le due vie -
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| pittura | “monocroma” |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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| pittura | di Rothko costituisce un limite (come a suo tempo quella di |
Il divenire della critica -
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l’inizio d’un nuovo tonalismo. Dopo cinquant’anni di | pittura | quasi esclusivamente timbrica, di pittura basata quasi |
Il divenire della critica -
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cinquant’anni di pittura quasi esclusivamente timbrica, di | pittura | basata quasi esclusivamente sul colore-materia, sul |
Il divenire della critica -
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in tutt’altra guisa e con tutt’altra implicazione, la | pittura | tonale; ma non già quella paesaggistica o ambientale, |
Il divenire della critica -
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ebbe il suo canto del cigno nelle Ninfee di Monet, ma una | pittura | tonale il cui compito non è di rispecchiare o copiare |
Il divenire della critica -
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concessioni mitiche e allegoriche e che la preminenza della | pittura | nel Rinascimento si accompagnò a una penetrazione del |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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che vorrebbe far coincidere la scultura con lo stile, la | pittura | col naturalismo. Il Naturalismo naturalmente della pittura |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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pittura col naturalismo. Il Naturalismo naturalmente della | pittura | nordica. Ma poiché il naturalismo non è arte, è meglio |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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poiché il naturalismo non è arte, è meglio tenerci a quella | pittura | che è stile e perciò non si può disgiungere dalla scultura. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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| pittura | ad olio |
Leggere un'opera d'arte -
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storia della | pittura | europea, l’esperienza dell’Illuminismo si fissa in forme |
Da Bramante a Canova -
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crude e aggressive che non fossero quelle elaborate dalla | pittura | inglese; ma, senza l’esperienza critica della pittura |
Da Bramante a Canova -
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dalla pittura inglese; ma, senza l’esperienza critica della | pittura | inglese, difficilmente la pittura europea avrebbe potuto |
Da Bramante a Canova -
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critica della pittura inglese, difficilmente la | pittura | europea avrebbe potuto rinnovarsi, come si rinnovo, nella |
Da Bramante a Canova -
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la nuova società europea. Certamente, nella storia della | pittura | europea, Goya ha avuto una funzione ben altrimenti |
Da Bramante a Canova -
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che Gainsborough; eppure Goya conobbe, e con profitto, la | pittura | di Gainsborough. La concezione del quadro di storia di |
Da Bramante a Canova -
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del quadro di storia di Delacroix apre le porte della | pittura | romantica; ma è noto quanto debba Delacroix alla pittura |
Da Bramante a Canova -
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pittura romantica; ma è noto quanto debba Delacroix alla | pittura | storica di Bonington. E inversamente: vi sono punti di |
Da Bramante a Canova -
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le astratte regioni del cielo e dell’inferno. Infine, la | pittura | inglese s’era per prima adattata ad attuarsi sul piano del |
Da Bramante a Canova -
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| pittura | è descrizione. |
Manifesti, scritti, interviste -
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è il salvatore della | pittura | napolitana, che, per quel tempo, è quasi quanto dire della |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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napolitana, che, per quel tempo, è quasi quanto dire della | pittura | italiana. Da uno stilista sovrano com'egli è, sorgerà |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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pratico di dar vita a una pittura; e che tutta la | pittura | inglese del Settecento è un intreccio indissolubile di |
Da Bramante a Canova -
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seguitando a riepilogare dirò che parlai della | pittura | detta di genere, dimostrando non esser questa indigena |
Della scultura e della pittura in Italia dall'epoca di Canova ai tempi nostri -
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esser questa indigena italiana, ma una derivazione della | pittura | fiamminga. Accennai potersi però anco con questa |
Della scultura e della pittura in Italia dall'epoca di Canova ai tempi nostri -
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non potranno mai divenire eccellenti in questo ramo di | pittura | e come invece lo possono nell'altro di stile elevato ed |
Della scultura e della pittura in Italia dall'epoca di Canova ai tempi nostri -
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reputo i veri uccisori dell'arte, i distruttori di quella | pittura | che, parlando all'anima, la istruisce, la commuove ed |
Della scultura e della pittura in Italia dall'epoca di Canova ai tempi nostri -
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Leonardo che nel trattato afferma l'impossibilità per la | pittura | di rappresentare le cose altrimenti che morte ci farebbe |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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del risorgimento della | pittura | in Francia furono David, Girodet e Gros, tutti grandi |
Della scultura e della pittura in Italia dall'epoca di Canova ai tempi nostri -
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Greci fecero prevalere quello dei grandi padri della bella | pittura | italiana, e i nomi d’Ingrès, Vernet, De la-Roche, |
Della scultura e della pittura in Italia dall'epoca di Canova ai tempi nostri -
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francese Michel Tapié (1952), sta ad indicare un genere di | pittura | che dovrebbe differenziarsi da ogni altro genere |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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preesistente, ma che in realtà si può identificare con la | pittura | informale (vedi). |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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grandi linee si rivela lo schema generale del rapporto fra | pittura | e fotografia, luna e l’altra anche nel periodo di massimo |
Le due vie -
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varie volte nella storia della pittura, non solo della | pittura | moderna, ma anche forse, della pittura classica, e certo |
Le due vie -
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non solo della pittura moderna, ma anche forse, della | pittura | classica, e certo fino alla preistoria 5. Ma quanto vale a |
Le due vie -
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nell’Ottocento, è proprio l’accento esistenziale che la | pittura | mutuò, più che dalla fotografia, dall’attitudine del |
Le due vie -
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la verifica dell’oggetto sulla natura, come avviene nella | pittura | che segue a ruota il neoclassicismo vero e proprio. La |
Le due vie -
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greco Simonide di Ceo, cui era attribuita la massima «la | pittura | è poesia muta e la poesia pittura parlante», e del poeta |
La storia dell'arte -
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attribuita la massima «la pittura è poesia muta e la poesia | pittura | parlante», e del poeta latino Orazio, che aveva dichiarato |
La storia dell'arte -
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inserita tra le «arti meccaniche». Equiparare la | pittura | alla poesia equivaleva ad affermare che la pittura e la |
La storia dell'arte -
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la pittura alla poesia equivaleva ad affermare che la | pittura | e la scultura erano degne di entrare nel privilegiato |
La storia dell'arte -
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| pittura | a Danzica nel secolo XVII è una piccola provincia d'arte |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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allo Schultz infatti, la personalità più rimarchevole della | pittura | locale, Andrea Stech, lavora sui tipi del de Keyser, non |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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da Napoli di Giacinto Giacomo de Castro, che considerava la | pittura | napoletana ormai decadente, e Luca Giordano un semplice |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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rappresenta nella scultura quello che l'Elasticità nella | pittura | di Boccioni. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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è un caso che questa | pittura | nasca e si sviluppi parallelamente, e in antitesi, alla |
L'Europa delle capitali -
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dei “romanisti” e degli “italianizzanti”: è quasi una | pittura | dialettale che si contrappone a un linguaggio aulico perché |
L'Europa delle capitali -
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questo modo di mimesis non è altro che una tecnica. Nella | pittura | di costume, intesa come “genere”, la tecnica si sviluppa |
L'Europa delle capitali -
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di compromettersi anche col “brutto”. Come tecnica, questa | pittura | è insieme rapida e precisa, sommaria e descrittiva, |
L'Europa delle capitali -
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o prescrizione letteraria, dalla pesante ipoteca dello “ut | pittura | poesis”. In questo senso, non meno e forse più che per le |
L'Europa delle capitali -
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non meno e forse più che per le cose raffigurate, questa | pittura | è presto adottata e prediletta dalla cultura, anche |
L'Europa delle capitali -
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dalla cultura, anche ufficiale, del tempo; e diventa subito | pittura | di classe. Ma, s'intende, della classe borghese e non certo |
L'Europa delle capitali -
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problema della | pittura | fiamminga sarà ora più facile ad inquadrarsi. |
Le due vie -
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per poter considerare assieme un determinato settore della | pittura | americana che può rientrare nella categoria esaminata sin |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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Pollock si debba considerare come uno dei capostipiti della | pittura | informale non solo americana ma europea. |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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i “ generi” limita il campo dell’arte non “ di genere”: la | pittura | “ di storia” diverrà anch'essa un “genere”, come |
L'Europa delle capitali -
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monumentale o la scultura statuaria. Accanto alla | pittura | “ di storia” vi sarà la pittura di paesaggio, di ritratto, |
L'Europa delle capitali -
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statuaria. Accanto alla pittura “ di storia” vi sarà la | pittura | di paesaggio, di ritratto, di natura morta con tutte le |
L'Europa delle capitali -
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In pittura, l'opposizione non è soltanto di categorie. La | pittura | “di storia” rivendica una propria tradizione, l’arte dei |
L'Europa delle capitali -
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tradizione, l’arte dei grandi maestri del Rinascimento; la | pittura | di “genere” ha anch’essa una tradizione, l'arte fiamminga. |
L'Europa delle capitali -
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stesso periodo, si siano indirizzati verso un genere di | pittura | che solo in apparenza può essere considerata "informale’’ |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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creativo, questi artisti si sono rivolti a un genere di | pittura | più controllata,calibrata e in certo senso memore della |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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considerati gli artisti-guida per la nuova esplosione d’una | pittura | “autentica," per una "pittura come pittura," che — dopo il |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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faccia, in quel secolo fatidico per la fotografia e per la | pittura | che fu l’Ottocento, fotografia e pittura si trovano sempre |
Le due vie -
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e per la pittura che fu l’Ottocento, fotografia e | pittura | si trovano sempre a stretto contatto, pronte a scambiare le |
Le due vie -
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pronte a scambiare le proprie generalità, per divenire | pittura | la fotografia, per aspirare alla immediatezza, |
Le due vie -
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è chiaro che il parallelismo della fase iniziale per la | pittura | e la fotografia, non poteva, in nessun modo, far |
Le due vie -
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la messa in posa, l’individuazione simbolica è comune alla | pittura | e alla fotografia: è quanto abbiamo chiamato costituzione |
Le due vie -
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ma non la clausola della forma: a questa arriva solo la | pittura | con la formulazione di immagine. Il fatto di partecipare |
Le due vie -
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la formulazione di immagine. Il fatto di partecipare con la | pittura | alla prima fase non confina per altro la fotografia a un |
Le due vie -
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e a base di shaped canvases, la pittura-oggetto, la | pittura | volumetrica insomma, possa sopraffare, per vivacità e |
Il divenire della critica -
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Bonalumi, Gaul, Pascali, ecc.). Si dirà allora, che la | pittura | è diventata scultura? Non del tutto: piuttosto è diventata |
Il divenire della critica -
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affermazione più cose appaiono; la preferenza del D. per la | pittura | -- e questa è cosa sua personale -; la mancanza di unità |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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tenere così distinta l'architettura dalla scultura e dalla | pittura | soprattutto in una conchiusione puramente valutativa; e la |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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| pittura | e la scultura non rispondono più alla sensibilità dell’uomo |
Manifesti, scritti, interviste -
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definito così (da Dorfles, 1964) un indirizzo della | pittura | astratta degli anni Sessanta mirante alla costruzione di |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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da Harold Rosenberg. Per solito sta a indicare un genere di | pittura | particolarmente violenta e che si vale di vaste superfici |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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Enrico Gamba e Andrea Castaldi onorano grandemente la | pittura | in Piemonte. |
Della scultura e della pittura in Italia dall'epoca di Canova ai tempi nostri -
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d’argomenti, che spiegano perfettamente il carattere della | pittura | di paesaggio della seconda metà del secolo e le ragioni |
Da Bramante a Canova -
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metà del secolo e le ragioni della sua influenza sulla | pittura | francese dell’Ottocento. |
Da Bramante a Canova -
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così ha termine la Storia della | pittura | spagnola di A. L. Mayer. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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a consustanziare la pittura, e il transito da fotografia a | pittura | o la preminenza di pittura su fotografia o viceversa, |
Le due vie -
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e il transito da fotografia a pittura o la preminenza di | pittura | su fotografia o viceversa, diventa assai più difficile ad |
Le due vie -
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chiaro allora che tanto per la fotografia che per la | pittura | si tratta di un passaggio obbligato, di un’estrazione dal |
Le due vie -
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nella nuova struttura cromaticospaziale consistesse per la | pittura | la vera peculiarità e la novità assoluta. |
Le due vie -
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è realizzata con un pizzico di colore blu, un miracolo di | pittura | compiuto con quasi nulla. Questo è il grande Matisse, che |
Le tre vie della pittura -
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il papier decoupé dell’ultima fase della sua vita, cioè una | pittura | ridotta ai minimi termini, una pittura che vive della |
Le tre vie della pittura -
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sua vita, cioè una pittura ridotta ai minimi termini, una | pittura | che vive della propria semplicità e luminosità. |
Le tre vie della pittura -
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in un campo che si potrebbe considerare l’erede della | pittura | e della scultura occidentali, non lo considero né "pittura” |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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contesto generale della mia attività, allorché il termine | pittura | o scultura attribuisce qualità particolari ai materiali |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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un altro svantaggio nell’uso di termini cosi specifici come | pittura | e scultura è il loro carattere "determinato” e la |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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| pittura | giace sotto la nube che si è levata sul mosaico del mare. |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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ripetitiva, quindi preclude facilmente il passo alla | pittura | figurativa, giacché tagli, sacchi, linee sono soggetti più |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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soggetti più facili da ripetere rispetto alla figura. La | pittura | astratta, la pittura informale, viene spesso identificata |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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da ripetere rispetto alla figura. La pittura astratta, la | pittura | informale, viene spesso identificata con lo stile di un |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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ma proprio l'affetto della pittura, sfortunatamente della | pittura | accademica, che spingeva il Brueghel a farsi così perfetto |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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per quanto illanguiditi e trasposti della schiera della | pittura | nuova, e moderna. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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nome di | pittura | di Genere considerato dal punto di vista di alcuni pittori |
Della scultura e della pittura in Italia dall'epoca di Canova ai tempi nostri -
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roba altrui. Se io eccitassi gli artisti a coltivare la | pittura | di Genere esclusivamente, mi sembrerebbe di ristringere il |
Della scultura e della pittura in Italia dall'epoca di Canova ai tempi nostri -
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dopo la morte di Scipione e lo strano abbandono della | pittura | per la scultura da parte di Raphael sua moglie una pittura |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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pittura per la scultura da parte di Raphael sua moglie una | pittura | che era «tonale» — dicevano i tonalisti — ma che poco o |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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troppo secondari, che si sommuovono e s'intrecciano nella | pittura | di quasi tutta l'Italia Settentrionale nei primi decenni |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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in essi per diverse vie si maturarono tutti i germi della | pittura | di poi. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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a delinearsi iconograficamente nel Medioevo, sia nella | pittura | che nella scultura. |
Leggere un'opera d'arte -
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seconda riflessione sarà dedicata all’anima, alla | pittura | come interiorità, alla pittura come viaggio all’interno del |
Le tre vie della pittura -
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dedicata all’anima, alla pittura come interiorità, alla | pittura | come viaggio all’interno del cuore, alla rappresentazione |
Le tre vie della pittura -
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animale, il sangue oppure la caseina. In Egitto, per la | pittura | parietale, della quale abbiamo testimonianze importanti |
Leggere un'opera d'arte -
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cera, materia quest’ultima che era utilizzata anche per la | pittura | ad encausto. La tempera e l’affresco continuarono ad essere |
Leggere un'opera d'arte -
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tecnica che ha una seconda giovinezza nel Seicento, con la | pittura | barocca, e una terza giovinezza con la pittura |
Leggere un'opera d'arte -
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con la pittura barocca, e una terza giovinezza con la | pittura | impressionista nell’Ottocento. Tra la fine del Seicento e |
Leggere un'opera d'arte -
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del guazzo, che avevano trovato sporadiche occasioni nella | pittura | cinquecentesca. Nella pittura moderna fa la sua apparizione |
Leggere un'opera d'arte -
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sporadiche occasioni nella pittura cinquecentesca. Nella | pittura | moderna fa la sua apparizione una nuova tecnica: quella |
Leggere un'opera d'arte -
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fa la sua apparizione una nuova tecnica: quella della | pittura | acrilica, che utilizza pigmenti all’acrile, solubili in |
Leggere un'opera d'arte -
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di Ceo (VI-V sec. a.C.), circa la stretta analogia tra | pittura | e poesia. Secondo Simonide, la pittura non è altro che |
La storia dell'arte -
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stretta analogia tra pittura e poesia. Secondo Simonide, la | pittura | non è altro che poesia muta, mentre la poesia, a sua volta, |
La storia dell'arte -
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è altro che poesia muta, mentre la poesia, a sua volta, è | pittura | parlante. Di qui la tendenza, che comincia a farsi strada a |
La storia dell'arte -
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maggior livello e prestigio. Essa, infatti, è quel tipo di | pittura | che più si avvicina alla letteratura, in quanto rappresenta |
La storia dell'arte -
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studio su questo più antico rappresentante della | pittura | settecentesca chiara, dolce, bucolica, in Venezia. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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cambia completamente le carte in tavola, e inventa la | pittura | tonale. Infatti, è sufficiente osservare lo squarcio di |
Le tre vie della pittura -
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la grande tradizione del Nord Europa e la tradizione della | pittura | italiana. Per inciso, vuole la cronaca dei tempi che |
Le tre vie della pittura -
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Bellini, abbia importato dal Nord Europa la tecnica della | pittura | a olio, fornendo così al veneziano lo strumento risolutivo |
Le tre vie della pittura -
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per far scintillare i colori come non poteva fare la | pittura | a tempera. |
Le tre vie della pittura -
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ci può essere una | pittura | o scultura Spaziale, ma solo un concetto spaziale |
Manifesti, scritti, interviste -
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tizianeggia; FRANCESCO MAFEEI (1605-60) esagera la | pittura | a botte e sciabolate di pennello del Tintoretto, arrivando |
Manuale Seicento-Settecento -
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della pennellata una sua vena di fantasia ironica. Alla | pittura | sfatta del Maffei contrasta l’accurata costruzione |
Manuale Seicento-Settecento -
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e la plastica opposizione di luce e d’ombra della | pittura | di GIULIO CARPIONI (1613-79), che si ricollega |
Manuale Seicento-Settecento -
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sui soggetti. In ogni caso, più che fare qualcosa con la | pittura | si vuol «fare la pittura» allo stesso modo che i musicisti |
Manuale Seicento-Settecento -
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