Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: opere

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non a caso, dico «cosiddette  opere  d’arte» a suggerire, sin d’ora, come spesso tali opere
opere d’arte» a suggerire, sin d’ora, come spesso tali  opere  siano solo per mera convenzione da considerare tali, come
Alviani: anche qui gli oggetti esposti sono intesi non come  opere  a sé stanti (come «quadri» o «statue») ma come opere che
come opere a sé stanti (come «quadri» o «statue») ma come  opere  che s’integrano a vicenda attraverso un gioco speculare di
«idoli» (opere moltiplicate ma in pochi esemplari firmati,  opere  apparentemente massificate, ma poi egualmente feticizzate).
DE RINALDIS, Di alcune  opere  inedite di Bernardo Cavallino («Rass. d'arte», ottobre
E questo vale a suffragare la mia convinzione di come molte  opere  - oggi apparentemente prive d’ogni valore estetico -
effettivamente avere una valenza estetica; mentre altre  opere  dall’apparenza «artistica» non lo siano in realtà.
passo passo il lungo catalogo che il Nicodemi dà delle  opere  del maestro, anche perché esso è redatto stranamente,
anche perché esso è redatto stranamente, mescolando le  opere  certe con le incerte, magari con quelle che l'autore stesso
lei, però, deve soggiacere alle leggi del mercato e le sue  opere  vengono mercificate.
è dimostrato dalla soave confusione che vi regna fra  opere  certe e opere spurie, sicché non si può dare alcun peso
dalla soave confusione che vi regna fra opere certe e  opere  spurie, sicché non si può dare alcun peso agli specchietti,
non sarebbe un memento mori ma un incitamento a quelle  opere  virtuose che sopravvivono alla morte, per cui il sepolcro
(coi simboli del topo e della mosca), ma le sue  opere  continuano a vivere.
il nostro giudizio prima di tutto sulla qualità delle  opere  di questo ultimissimo Mafai; il che significa che il
è persuaso della eccellenza e della maturità delle  opere  esposte, qualità così clamorose, da dirimere qualunque
è parso una delle  opere  meglio meditate e più forti della nostra scultura moderna.
la verifica è offerta da quelle che si designano come  opere  d’arte e anche da altre «oggettualità»20 che non possono
altre «oggettualità»20 che non possono chiamarsi pienamente  opere  d’arte allo stesso titolo, eppure non sono né gratuite né
per la coscienza: in queste rientrano proprio le  opere  dell’arte attuale (pop-art, nuova musica, letteratura
Quello che mi preme ancora di precisare è come tutte queste  opere  si valgano di mezzi quanto mai diversi (che vanno dalla
nuova dimensione percettiva che era del tutto assente dalle  opere  plastiche statiche. Naturalmente anche il loro limite è
anche il loro limite è implicito in questo fatto: sono  opere  che il più delle volte devono essere destinate ad una
tradizionale. Non solo, ma il più delle volte queste  opere  si avvantaggiano dalla presenza dell’elemento luminoso, e
una vita notturna, e di per sé effimera. E, ancora, queste  opere  devono, il più delle volte, essere considerate (e
quello della realizzazione manuale. Dal che deriva che tali  opere  non devono essere considerate come «pezzi unici» provvisti
«feticizzazione» cui di solito sono sottoposte molte delle  opere  di pittura e di scultura dei nostri giorni. Solo a patto di
a patto di tener conto di questi elementi, il valore delle  opere  cinetiche potrà essere giustamente apprezzato e non
DAMI, Siena e le sue  opere  d'arte. Firenze, Lumachi, 1915 (in: 'L'Arte', 1916, p.
interessa per i primi tentativi di «informale». In verità,  opere  come «Le foreste di Port-Gros» e «Gli alberi contorti»
quasi fantomatico; e il salto qualitativo tra quelle  opere  e le prime ad «haute paté» è incolmabile, nel senso che le
e le prime ad «haute paté» è incolmabile, nel senso che le  opere  del 1928 non bastano da sole a configurare il poi di
dalle sue prime  opere  «espressioniste» — quelle per intenderci, che vanno dal
lucente», «Cattedrale», «Nella profondità del mare» sono  opere  di cavalletto, ancor dipinte — se ne escludiamo la
il segno rilevato e plastico del pennello; eppure queste  opere  sono già del Pollock più fisionomico, pur nel controllo
forzosa dei freschi di Sant'Andrea della Valle,  opere  traboccanti d'incertezze geniali, di errori più felici che
di Braque alla XXIX Biennale di Venezia non sono molte le  opere  che si prestano a documentare un discorso del tipo di
un discorso del tipo di quello che abbiamo fatto; però le  opere  non mancano: da «L’Estaque» (1906) le cui soluzioni, piú
di Venezia, e di Toni Toniato e comprende una novantina di  opere  quasi tutte ad olio, tranne le quattro teste di donna
inseriti nel corpo dell’opera; come nel caso delle  opere  del Gruppo T (Colombo, Boriani, Varisco, De-Vecchi) o degli
movimenti autonomi o indotti dal vento (mobiles, di Calder,  opere  di Soto, di Agam, ecc.).
notato la tendenza di alcune  opere  di Ardengo Soffici per superare il cubismo: la stessa 'Via
circuito economico che le ha proclamate tali mentre altre  opere  «dall’apparenza estetica», e che non lo sono in realtà,
Sacro Monte di Varallo: Origine e svolgimento delle  opere  d'arte (Varallo, Zampa, 1914) (in: ‘L'Arte', 1917, p. 180).
fu esposta alle Grafton Galleries due anni or sono tra le  opere  dei maestri spagnoli 47? Non lo riconobbe il dotto A. L.
Alonso Vazquez al quale mancavano ancora null'altro che le  opere  48.
a seconda delle loro personali attitudini, delle  opere  (o delle operazioni) ideate per «durare» almeno quanto la
solo allusivamente come fu il caso per molte recenti  opere  d’arte concettuale e antiformale.
queste  opere  l'Oldenbourg aggiunge altre parecchie, e occorre dire che,
l'angelo, e la Giuditta a Monaco presso il professor Nager,  opere  ch'erano attribuite a Feti e che l'O. restituisce bene a
tra di loro più distinte, ricorderò, tra le altre, alcune  opere  di Gianni Colombo la cui ricerca si è polarizzata
abitabili, e quella di strutturazioni acentriche ruotanti.  Opere  quest’ultime che si valgono di un movimento rotatorio
di ieri - d’un ieri ancora prossimo e fresco -, a certe  opere  di quel tempo; ma non possiamo più farlo quando si tratta
quel tempo; ma non possiamo più farlo quando si tratta di  opere  d’un passato o d’un presente già contagiati dal «misfatto
bisogna inoltre tentare di scegliere sempre tra le  opere  del mercato primario, cioè provenienti direttamente dallo
al mercato secondario, a meno che non si individuino  opere  interessanti in aste serie, spesso con l’obiettivo di
di queste strutture — già evidente, del resto, nelle  opere  scultoree del gruppo inglese di Caro, King, Tucker, ecc. —,
—, carattere quest’ultimo che trovava un riscontro nelle  opere  di artisti europei di tutt’altra estrazione come Beuys (nei
del successivo concettualismo, e non c’è dubbio che alcune  opere  di Paolini, di Beuys, di Bruce Nauman, di Tony Smith, del
un'apparenza più scultoria che pittorica, tanto che le  opere  sue, come è stato giustamente osservato, ci dànno
sensazioni analoghe a quelle che sorgono di fronte alle  opere  degli scultori di quella corrente metrica cristallina che
prima di abbordare le  opere  di questo scultore nato, devo premettere una dichiarazione
Biennale del 1964 il pittore si presentò con una scelta di  opere  astratte assai diversa, sulla quale facemmo un discorso
ancora uno sguardo a due  opere  minori di Bellini, abbiamo da una parte il Ritratto del
(in senso tradizionale) presente alla mostra (per quanto le  opere  di Ceroli, di Bonalumi, di Del Pezzo, di Marotta, di
Piacentino siano, esse pure, in buona parte da considerare  opere  plastiche): Spagnulo s’innesta su quel filone di tradizione
romana» per non compromettere la qualità della mostra con  opere  che fanno parte più della cronaca che della storia; con
che fanno parte più della cronaca che della storia; con  opere  che fanno parte, se mai, della preistoria di alcuni artisti
«romani» continuano ad operare nella Capitale, molte  opere  che fan parte della Mostra furono in occasioni ormai
più antica della Quadriennale: sono, insomma, gelose  opere  della nostra cultura cittadina, queste dello «sguardo» di
chiamare, nel senso che tanta arte di avanguardia, tante  opere  assai più tese e gridate, son passate sotto il ponte
si veggano apparire dinanzi, quasi come anacronismi,  opere  cubiste della più bell’acqua, nel 1950, opere per altro di
anacronismi, opere cubiste della più bell’acqua, nel 1950,  opere  per altro di una rara vitalità. I visitatori guardino ai
ai risultati, dunque, e si commuovano, come vogliono le  opere  del Maestro, dinnanzi allo splendido paesaggio cubista dei
miracolo di pezze di luce e di linee scritte, tutte e due  opere  del 1917. E non stiano a catalogar tanto neppure il cubismo
cascano primi giù dalla penna, che il vero si vede nelle  opere  proprie altrimenti di quello che si veda nelle opere
nelle opere proprie altrimenti di quello che si veda nelle  opere  altrui, e che vi hanno cento modi di giudicarlo, e che in
le prime  opere  che testimoniano la ripresa del genere bisogna annoverare
si può mettere a fronte se non forse le grandi rarissime  opere  di Jordaens giovane.
facendo tesoro dagli antichi monumenti, mostrò nelle sue  opere  come egli fosse alieno da un'arte servile ed imitativa.
lombardi che paiono persino preludere alle primissime  opere  di Bramantino, e che perciò si attagliano perfettamente al
in attesa che il tempo passi la sua mannaia sulle  opere  che non meritano di sopravvivere, sarebbe meglio non
problemi di definizione generale; meglio «concentrarsi su  opere  particolari e domandarsi perché esse sono arte e perché ciò
ch'egli non ha inteso di darci un catalogo delle  opere  del Preti, e sebbene noi crediamo che questo sia il compito
edizione aggiungere illecitamente alla serie del Preti  opere  che non gli convengono affatto, come gli è avvenuto in