Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: ombre

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fondo, perché il partito di chiaroscuro sul viso non ha le  ombre  brune neutre del Van Eyck ma le ombre liquide e trasparenti
sul viso non ha le ombre brune neutre del Van Eyck ma le  ombre  liquide e trasparenti di uno stile che era arrivato al
varianti. È calcolata anche la proiezione delle  ombre  dacché, se è forma ciò che viene percepito dall’occhio,
se è forma ciò che viene percepito dall’occhio, anche le  ombre  sono forme architettoniche. Ugualmente lontano dal furor
forse, nella maggior liquidità impressa all'impasto e alle  ombre  del maestro? Le affermazioni già ricordate del biografo
le mitiche calére, a capofitto tra le  ombre  fulminate nelle pieghe degli stendardi scoloriti di questo
il viso della Giovane; ed ecco un rapido quadrante di  ombre  ritagliò su quel viso, sognando; sicché più che di
springano raggi, una buccina sfiata il torso insinuato,  ombre  e luci sfilano abbacinate a vicenda.
non ho in memoria più che  ombre  vaghe di un suo San Pietro Gambacorti in Venezia, di un San
alla Veronese. Altrettanto «pittoresca» ma più moderna di  ombre  contrapposte abilmente in giochi rari dovette apparire
dalla mano di Orazio morbidezze chiarità, freschezza di  ombre  abitabili.
due Gentileschi, padre e figlia - ove svariano rapide le  ombre  corte sotto le codette cineree; azzurro gigliato pronto a
ed accanto anche l'indiavolato Nam, con le sue argutissime  ombre  incrociate; tutta gente che non pratico di persona e che mi
arreso, nel sembiante dimesso, si faceva strada dentro le  ombre  terse della tela, costituendo quasi il «messaggio»
di toni preziosi e quasi smaltati sotto correntie di  ombre  lucide diafane leggere; di sana religione agreste, di miti
dialogo che si sviluppa tra le silhouettes di legno e le  ombre  cinesi da queste proiettate sulla tela sottostante ci dice
(1475) la carnosità è di tono anche meno realistico e nelle  ombre  trasparenti di perfetto tipo umbro-toscano. Degno di nota
or prende un aspetto melanconico e severo nascosta nelle  ombre  di una notte vicina.
questa crocifissa nella sua dolcezza, con tagli ed  ombre  di plastiche quattrocentesche.
venezianeggiante. Il tono giallaurato delle carni, con  ombre  talora troppo dense, è ancora quello delle opere di San
del San Matteo scrivente di Roma; mentre la posa delle  ombre  sul lento emaciarsi del viso si ritrova, se anche più
e le sete; membra lente posate a segno sotto strisce di  ombre  filigranate come si poteva apprendere dal caravaggismo
lo scemare della luce e l’ispessirsi delle  ombre  ogni vacuo e minuto dettaglio scompare, quanto c’è di
Tiziano, Concerto campestre. Parigi, Musée du Louvre. delle  ombre  colorate. Le ombre non dovranno più essere un elemento
Parigi, Musée du Louvre. delle ombre colorate. Le  ombre  non dovranno più essere un elemento scuro e ottundente
rosa e grigio-azzurro della donna. L’attimo luminoso e le  ombre  colorate sono il volto stesso della figura femminile in
si affusa a pan di zucchero, la spalla globosa resiste, con  ombre  molli, una curva energetica si comprime nell'ombra, dove
quello di De Vecchi, basato sull’effetto ottenuto dalle  ombre  portate creanti una situazione percettiva di spazio
benché controllate dalla geometria proiettiva: anche le  ombre  portate, poiché si vedono, sono fenomeno. Si spiega
bidimensionali dove il compito volumetrico è affidato alle  ombre  portate che il lavoro proietta.
in certe tonalità lattee sopraggiunte alle carni, in certe  ombre  di marrone chiaro, in certe soffocazioni di rosa e di viola
lo sviluppo più completo del colorismo zuccherino, delle  ombre  lucide e chiare, della superficie spaziosa e leggera che si
creano la profondità attraverso la proiezione delle loro  ombre  fittizie) sono ormai famose, come esemplificative di uno
costruisce ambienti di luci improvvise, di luci sfumate, di  ombre  affossate, di ombre accarezzate, del tutto affini (ma in
di luci improvvise, di luci sfumate, di ombre affossate, di  ombre  accarezzate, del tutto affini (ma in chiave veneziana) a
che sia all'Accademia di Venezia, dove nelle liquide  ombre  solari di giallo-cerulo, vibrano pochi laghi di colare,
e di tocco della sua pittura, fatta tutta di luci ed  ombre  che sono denso impasto di colore, quasi la materia altro