Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: nel

Numero di risultati: 3281 in 66 pagine

  • Pagina 1 di 66
che tutti, qual più qual meno, premono, come Voi diceste, o  nel  Carraccesco, o nel Cortonesco o nel Marattesco.
qual meno, premono, come Voi diceste, o nel Carraccesco, o  nel  Cortonesco o nel Marattesco.
come Voi diceste, o nel Carraccesco, o nel Cortonesco o  nel  Marattesco.
affatto dal vero e dal bello, che non imita la natura, sia  nel  comporre, nel disegnare, nello scegliere i tipi, nel
e dal bello, che non imita la natura, sia nel comporre,  nel  disegnare, nello scegliere i tipi, nel colorire, infine nel
sia nel comporre, nel disegnare, nello scegliere i tipi,  nel  colorire, infine nel dipingere e scolpire a seconda della
nel disegnare, nello scegliere i tipi, nel colorire, infine  nel  dipingere e scolpire a seconda della immaginazione e
un po' di biografia di cronologia di documenti. Nacque  nel  1613, morì nel 1699.
biografia di cronologia di documenti. Nacque nel 1613, morì  nel  1699.
in un saggio apparso sulla rivista americana «Artforum»  nel  1972 in relazione ai meccanismi per i quali un artista
o respinto dal novero degli appassionati. George Dickie  nel  1975 e Pierre Bourdieu nel 1979 hanno parlato di «mondo
appassionati. George Dickie nel 1975 e Pierre Bourdieu  nel  1979 hanno parlato di «mondo dell’arte», concentrandosi
Un concetto simile però era già stato avanzato  nel  1964 dal filosofo Arthur Danto nel saggio The Artworld. In
era già stato avanzato nel 1964 dal filosofo Arthur Danto  nel  saggio The Artworld. In Italia una buona ricognizione su
su questi temi è stata affrontata da Pierluigi Basso  nel  libro II dominio dell’arte del 2002.
nacque  nel  1754, morì nel 1798, e fu avversato a Roma dalla cerchia
nacque nel 1754, morì  nel  1798, e fu avversato a Roma dalla cerchia pseudoclassica
che la basilica di San Salvatore fu  nel  '700 completamente ricostruita, Vito d'Anna ne eseguì gli
gli affreschi della cupola rappresentanti il Paradiso,  nel  1765.
Landini aveva colto  nel  segno quando nel suo bel saggio su «Paragone» scrisse che
Landini aveva colto nel segno quando  nel  suo bel saggio su «Paragone» scrisse che lo sviluppo
la sua inquietudine «inceppata», non più «entusiastica come  nel  passato». È vero, l’ultima fase della produzione
non ha l’intensità e l’esemplarità delle altre; ma anche  nel  momento astratto, di qualità assai più alta, come vedremo,
 Nel  suo saggio La forma del tempo, scritto nel 1972, George
suo saggio La forma del tempo, scritto  nel  1972, George Kubler associa l’evoluzione della produzione
da Moreau nella composizione Edipo e la Sfinge, conservata  nel  Metropolitan Museum di New York, è arida, pietrificata, con
plumbeo, ostile alla vita, mentre quella descritta da Redon  nel  Ciclope, conservato nel Kroller Museum a Otterlo (figura
mentre quella descritta da Redon nel Ciclope, conservato  nel  Kroller Museum a Otterlo (figura 126), è un’esplosione di
(collegato alla vicenda del Profeta Giona, che restò  nel  ventre della balena tre giorni, come Cristo nel sepolcro, e
che restò nel ventre della balena tre giorni, come Cristo  nel  sepolcro, e che quando fu rigettato a riva si risvegliò
a metà, che secondo Sant’Agostino rappresenterebbe  nel  mallo la carne di Cristo, nel guscio la Croce e infine nel
rappresenterebbe nel mallo la carne di Cristo,  nel  guscio la Croce e infine nel gheriglio la natura divina di
nel mallo la carne di Cristo, nel guscio la Croce e infine  nel  gheriglio la natura divina di Cristo.
circa 1565: circa 1638. Dal 1588 al 1620 è attivo in Roma;  nel  1621-24 è a Genova e Torino; nel 1625 circa a 'Parigi; nel
al 1620 è attivo in Roma; nel 1621-24 è a Genova e Torino;  nel  1625 circa a 'Parigi; nel 1625-26 passa a Londra; vi rimane
nel 1621-24 è a Genova e Torino; nel 1625 circa a 'Parigi;  nel  1625-26 passa a Londra; vi rimane ed opera sino alla morte
la storia si fa del passato, non c’è storia del presente:  nel  presente, per la storia, c’è uno svolgimento in atto che
per una attività testimoniale. L’arte invece non si dà  nel  passato, non se ne riferisce in via testimoniale. L’arte è
passato, non se ne riferisce in via testimoniale. L’arte è  nel  presente.
del Cook su Baldassarre d'Este e gli ardimenti del Venturi  nel  togliere al Preda il bel Ritratto di giovine entrato da
Preda il bel Ritratto di giovine entrato da poco a Brera, e  nel  notarvi l'influsso di Antonello; anche nel ritogliere al
poco a Brera, e nel notarvi l'influsso di Antonello; anche  nel  ritogliere al Boltraffio i due famosi Divoti della stessa
al Boltraffio i due famosi Divoti della stessa Galleria e  nel  restituire a Leonardo la Belle Ferronnière.
perché la struttura dell’opera come essenza si realizza  nel  procedimento tecnico, e questo non è che il mezzo per
e questo non è che il mezzo per manifestarsi come epifania  nel  mondo, tutti i mezzi sono egualmente disponibili. L’analisi
all’opera d’arte, e proprio al momento che la considera  nel  suo ingresso nel mondo, nelle modalità dell’epifania.
e proprio al momento che la considera nel suo ingresso  nel  mondo, nelle modalità dell’epifania. Quello che noi abbiamo
influenze sono  nel  portale di San Celso, circa del 1125; altri imitatori
allievo di Guglielmo, lavorò alla Sagra di San Michele  nel  1120 e nel 1122 a Piacenza. Nel 1135 lavorò a Ferrara, nel
di Guglielmo, lavorò alla Sagra di San Michele nel 1120 e  nel  1122 a Piacenza. Nel 1135 lavorò a Ferrara, nel 1139 a
alla Sagra di San Michele nel 1120 e nel 1122 a Piacenza.  Nel  1135 lavorò a Ferrara, nel 1139 a Verona. La cattedrale di
nel 1120 e nel 1122 a Piacenza. Nel 1135 lavorò a Ferrara,  nel  1139 a Verona. La cattedrale di Parma fu cominciata circa
regge a paragone del resto e ci richiama alla decadenza,  nel  mirabile accordo sugoso del rosso lampone della tunica
del rosso lampone della tunica incastonato profondamente  nel  cielo d’azzurro caldissimo, nelle carni lentamente
infine, straordinariamente materiato delle zone di colore,  nel  ricordo vago e indeterminato ma invincibile dell’arte
e indeterminato ma invincibile dell’arte spagnuola (forse  nel  taglio), ci presenta una delle più semplici e moderne
infatti, l’essere «coinvolti  nel  sistema» - per intenderci in quel sistema costituito dalla
integrata, neocapitalistica e monodimensionale (almeno  nel  senso oggi più spesso ribadito) - può costituire la miglior
quello che non è chiaro è che cosa si possa opporre (sempre  nel  campo dell’arte) a questo stesso sistema ed ai suoi
Bosch  nel  suo Cristo incoronato di spine, conservato nel monastero di
Bosch nel suo Cristo incoronato di spine, conservato  nel  monastero di San Lorenzo, all’Escorial, raffigura il Cristo
premuta sulla testa attraverso l’uso di bastoni diviene  nel  Cinquecento una sorta di convenzione, che permette anche di
che permette anche di esprimere il simbolismo della croce.  Nel  dipinto di Tiziano nella Alte Pinakothek di Monaco i
e Donatello concepì un mondo di bronzo sbalzato anche  nel  marmo, ognuno dei pittori educati a Padova si accanì a
in metallo nobile o in qualche lega deteriore: Tura concepì  nel  ferro o nel diamante, Cossa o Vivarini nella pietra dura,
o in qualche lega deteriore: Tura concepì nel ferro o  nel  diamante, Cossa o Vivarini nella pietra dura, Crivelli in
e persino i minori, Schiavone e Parenzano, nello stagno e  nel  vetro.
 Nel  Seicento gli artisti scelgono il momento cruento
cruento dell’uccisione di Oloferne, come possiamo vedere  nel  famoso dipinto di Caravaggio conservato nella Galleria
 Nel  Ritratto Borghese, sebbene primitivo e caduto sopra un
figura in un volume regolare, come apparirà più chiaramente  nel  Ritratto Trivulzio. E quale soluzione pittorica nel tono
nel Ritratto Trivulzio. E quale soluzione pittorica  nel  tono generale di giallo-rossiccio così caratteristicamente
Con quale vigoria si gonfiano gl'inizi delle pieghe  nel  corsetto di rosso-marrone, pieghe e colori tanto cari a
e che tuttavia preme rilevare, fissano precisamente  nel  1663 la bella cappella che Giacinto Brandi frescava a Gaeta
1663 la bella cappella che Giacinto Brandi frescava a Gaeta  nel  Duomo di S. Erasmo, e nel 1665 al più tardi il suo ritorno
Giacinto Brandi frescava a Gaeta nel Duomo di S. Erasmo, e  nel  1665 al più tardi il suo ritorno a Roma; ci assicurano che
per la cappella del Senato; ciò che poi non avvenne, mentre  nel  Museo di Messina si conserva del Preti una Madonna della
Vediamo un paesello andarsi ad appollajare esattamente  nel  varco della finestra aperta nel marmo del trono.
ad appollajare esattamente nel varco della finestra aperta  nel  marmo del trono.
 Nel  caso di Rembrandt è il rinserrarsi nella manovalità della
nella manovalità della tecnica che gli turba il giudizio,  nel  caso di Rubens è lo stesso banale compiacimento per una
 Nel  1916 conobbe, a Roma Tristan Tzara per cui nello stesso
anno fu presente alla storica mostra dadaista di Zurigo;  nel  1918 fu a fianco di Carrà e De Chirico metafisici, nel 1920
nel 1918 fu a fianco di Carrà e De Chirico metafisici,  nel  1920 allestì le grandi mostre di Boccioni e Modigliani alla
e Modigliani alla esposizione internazionale di Ginevra,  nel  1922 fu a contatto col gruppo «Der Sturm» e scrisse sulla
forme che ne germinavano. Fin dopo il 1313 fu in patria;  nel  1317 era a Napoli alla corte di Roberto d'Angiò con
alla corte di Roberto d'Angiò con assegnata una pensione;  nel  1320 lavorava per Orvieto e per Pisa...; nel 1321 e 22 era
una pensione; nel 1320 lavorava per Orvieto e per Pisa...;  nel  1321 e 22 era di nuovo a Siena».
intimarsi nello spirito del maestro, sia giunto tant'oltre  nel  comprendere quel senso di favola umanissima ch'era nel
nel comprendere quel senso di favola umanissima ch'era  nel  Narciso di Caravaggio, ed è qui nel San Pietro Nolasco, da
umanissima ch'era nel Narciso di Caravaggio, ed è qui  nel  San Pietro Nolasco, da poter permettersi di creare quella
anche eccellenti, una carenza di valori stilistici,  nel  senso che, se ne togliamo, come ha sottolineato anche
di colore, anche se sottile nelle atmosfere, come appunto  nel  dipinto «Les promenades d’Eucilide» 1955, troppo meditato
1955, troppo meditato nell’esperimento spaziale e inerte  nel  primo piano.
sta per noi non tanto  nel  lato dell'indagine museografica, quanto nel fatto che nulla
noi non tanto nel lato dell'indagine museografica, quanto  nel  fatto che nulla come i documenti e le lettere esumate da
Ruffo ci può avvicinare meglio al gusto corrente in Italia  nel  sec. XVII, alla relazione di valore fra le varie scuole
 Nel  1903 entrò nel K. Fr. Museum una bellissima statua di Re
1903 entrò  nel  K. Fr. Museum una bellissima statua di Re David in atto di
 Nel  XIII secolo l’iconografia presenta dei cambiamenti: il
storiette della Madonna in Maestà di Duccio, conservata  nel  museo dell’Opera del Duomo, a Siena.
Roccamonte a Buenos Aires  nel  ’452.
su questo quasi ignoto ma fertilissimo cremasco, nato  nel  1590, morto nel 1656, e attivo soprattutto come decoratore
quasi ignoto ma fertilissimo cremasco, nato nel 1590, morto  nel  1656, e attivo soprattutto come decoratore a Crema, a
su bianco della mitria e del piviale, il verde lanoso  nel  giovinetto, gli incarnati chiari, e freschi. Passano
toni di ebano, di marrone profondo, nella veste vescovile,  nel  mantello del giovine. E nel centro, come foco di tutta la
nella veste vescovile, nel mantello del giovine. E  nel  centro, come foco di tutta la struttura dei colori, arde,
introspettiva, come possiamo apprendere, ad esempio,  nel  ritratto di Carlo V a cavallo, conservato nel museo del
ad esempio, nel ritratto di Carlo V a cavallo, conservato  nel  museo del Prado e dipinto dalla stesso Tiziano.
infine lo stesso Merisi  nel  1607: ed era allora nel momento più sano ed equilibrato,
infine lo stesso Merisi nel 1607: ed era allora  nel  momento più sano ed equilibrato, più classico della propria
sue forme: dove si esplicano più chiaramente che altrove,  nel  partito di luce meno imperioso e più aperto, le sue
Gentileschi,  nel  dipinto degli Uffizi, supera in efferatezza il Caravaggio:
industriale e, in genere, a tutto quanto è accaduto  nel  panorama oggettuale nel periodo che va dal primo dada
genere, a tutto quanto è accaduto nel panorama oggettuale  nel  periodo che va dal primo dada all’ultimo pop (ivi compresi
multipli, generati da queste diverse correnti artistiche  nel  periodo che, grosso modo, si può situare attorno alla metà
 Nel  XIV e nel XV secolo cominciano ad essere raffigurate anche
XIV e  nel  XV secolo cominciano ad essere raffigurate anche delle
come nella Deposizione di Rogier van der Weyden, conservata  nel  museo del Prado (figura 40).
contro il gran capitale, con opere di indiscusso mordente.  Nel  1931 esegui una ventina di guazzi sul processo dei due
dei due sindacalisti Sacco e Vanzetti accusati di omicidio  nel  1920 e uccisi dopo uno scandaloso verdetto nel 1927. Nel
di omicidio nel 1920 e uccisi dopo uno scandaloso verdetto  nel  1927. Nel 1931, uno dei personaggi più straordinari del
nel 1920 e uccisi dopo uno scandaloso verdetto nel 1927.  Nel  1931, uno dei personaggi più straordinari del tempo, il
che erano stati commissionati agli artisti del New Deal  nel  quadro della pianificazione.
in Roma  nel  Febbraio del 1874, David Farabulini.
 Nel  XV secolo la natura morta venne utilizzata anche nell’arte
visitando lo studiolo di Federico da Montefeltro,  nel  Palazzo Ducale di Urbino, finemente decorato ad opera di
svalutazione dell'arte romanica italiana tentata dal Mâle  nel  noto articolo della «Gaz. d. B.-Arts» (vedi pag. 443), il
iniziale della scultura romanica in Italia e in Francia  nel  XII secolo.
per un senatore della Repubblica. L’architettura veneziana  nel  cadere del Trecento e nel principio del Quattrocento era
L’architettura veneziana nel cadere del Trecento e  nel  principio del Quattrocento era fatta coi tomboli e coi
da fare pizzi e trine; e, per esempio, la Ca’ d’Oro  nel  Canal Grande si potrebbe chiamare il punto di Venezia.
convinto che la storia dell'arte abbia iniziato a esistere  nel  XVII secolo, mentre non solo nel Medioevo, ma persino nel
abbia iniziato a esistere nel XVII secolo, mentre non solo  nel  Medioevo, ma persino nel Rinascimento, gli artisti erano
nel XVII secolo, mentre non solo nel Medioevo, ma persino  nel  Rinascimento, gli artisti erano considerati solo dei buoni
trovare poesia; non già perchè si tormentino il cervello  nel  discoprirvi per entro una idea o un’apparenza poetica, ma
per entro una idea o un’apparenza poetica, ma perchè,  nel  vedere quegli oggetti, un senso di poesia quasi
di poesia quasi inconsapevole e tutto naturale nasce loro  nel  petto.
affettata. Lo stesso garbo, che il Dubois ha pur messo  nel  suo Giovanni’Battista fanciullo, predicante nel deserto, e
pur messo nel suo Giovanni’Battista fanciullo, predicante  nel  deserto, e nel suo Narciso, si torna a trovare in alcune
suo Giovanni’Battista fanciullo, predicante nel deserto, e  nel  suo Narciso, si torna a trovare in alcune figure di
si torna a trovare in alcune figure di giovinetti nudi:  nel  Davide in bronzo del Mercié, che rimette la spada nel
nudi: nel Davide in bronzo del Mercié, che rimette la spada  nel  fodero; in un Saltatore in bronzo, del Blanchard, ed in
che ognuno sta senza saperlo dipingendo questo mondo, così  nel  formare e produrre nuove forme e figure, come nel vestire i
così nel formare e produrre nuove forme e figure, come  nel  vestire i vari abiti propri ad ogni stato, come
e occupare gli spazi con edifici dipinti e case,come  nel  coltivare i campi lavorando cioè in pittura e disegno la
i campi lavorando cioè in pittura e disegno la terra, come  nel  navigare i mari con le vele, come nella lotta e nel
come nel navigare i mari con le vele, come nella lotta e  nel  ripartir le schiere dei combattenti, come in somma nella
Braque  nel  dipinto II castello a la Roche-Goyon, conservato nel Musée
Braque nel dipinto II castello a la Roche-Goyon, conservato  nel  Musée d'Art Moderne di Villenueve d'Ascq, traendo spunto
subito uno stupro da parte del pittore Agostino Tassi e  nel  dipinto si immedesima nel ruolo di Giuditta, per esprimere
del pittore Agostino Tassi e nel dipinto si immedesima  nel  ruolo di Giuditta, per esprimere in modo esasperato il suo