DI | MERCATO | |
Leggere un'opera d'arte -
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Anche lei, però, deve soggiacere alle leggi del | mercato | e le sue opere vengono mercificate. |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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è mai stata privilegio di collezionisti intellettuali e di | mercato | stabilito. |
Manifesti, scritti, interviste -
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inoltre tentare di scegliere sempre tra le opere del | mercato | primario, cioè provenienti direttamente dallo studio |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
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già da tempo oggetto di compravendite, appartenenti al | mercato | secondario, a meno che non si individuino opere |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
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esperienza della natura della merce — a riconoscere il | mercato | come istanza oggettiva. Il poeta ha forse per primo avuto |
Pop art -
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forse per primo avuto l’idea di un’originalità a norma di | mercato | che — proprio per ciò — era allora più originale di ogni |
Pop art -
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un collezionista che non sia miliardario. Trovassimo in un | mercato | o in una bottega o in una galleria un Picasso a poche |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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tratto, senza sborsare un euro, chi gestisce l’artista sul | mercato | dell’arte contemporanea? O ancora: perché abbiamo esposto |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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tratta di artisti viventi, che in quanto viventi hanno un | mercato | vivo che lavora con loro e per loro. Quindi non si capisce |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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è più utile che lo Stato assista artisti che hanno un | mercato | milionario e spesso drogato o sconosciuti che hanno valore |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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astratta che però è vitale, determinante. Un artista senza | mercato | e senza mercante è un artista morto. Gli impressionisti |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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afferma che l’artista avrebbe adoperato le coperture del | mercato | per un ritmo decorativo a sé stante. Se ciò è accaduto, |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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problema. Cioè, oggi abbiamo, a differenza del passato, un | mercato | che ci propone cose orrende, valutando dei disgraziati come |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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Questo è l’aspetto centrale: il problema non è quando il | mercato | “fa” l’artista, il problema è quando “tenta di fare” |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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l’artista è un vero artista, sia Guttuso oppure Freud, il | mercato | non può che attestarlo. Quindi, teniamo fermo questo |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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Quindi, teniamo fermo questo elemento: non essere preda del | mercato | ma neanche abolirlo. |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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segnale dell’importanza del collezionista. Ecco perché il | mercato | è così significativo, ecco perché l’arte contemporanea |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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antica: perché è nata per essere diffusa e trovare nel | mercato | la propria conferma. |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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prevedere sussidi di Stato, perché riguarda opere legate al | mercato | e soprattutto al rapporto che i loro autori hanno col |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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non è stabilita prima; e tutto questo cambia il rapporto di | mercato | fra l’arte antica e l’arte contemporanea, e ne è l’elemento |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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e del consumo dei prodotti alimentari. La scena di | mercato | è quindi una sorta di celebrazione del momento positivo che |
Leggere un'opera d'arte -
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e quello che importa all’artista cioè quello che importa al | mercato | è che si possa dire: “quello è un De Chirico”, “quello è un |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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dovute soprattutto al fatto d’un’evidente ingerenza del | mercato | americano in quella che è la più colossale esposizione |
Il divenire della critica -
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anche, della riproducibilità. Nonostante la struttura del | mercato | dell’arte tenda ad attribuire prezzi alti solo a ciò che |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
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variabili che determinano il pregio di | mercato | di un’opera hanno generalmente poco a che fare con il suo |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
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a questo genere di riconoscimento, ovvero un blocco del | mercato | dovuto a un prezzo impossibile da calcolare, occorre un |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
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di | mercato | stavolta non è completamente sfavorevole al poeta. Forse è |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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in seguito alla loro abile pubblicizzazione da parte del | mercato | artistico. |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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a elementari indagini socioeconomiche e psicologiche o di | mercato | e che, con ogni probabilità, la vis formativa insita |
Il divenire della critica -
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controcorrente rispetto al gusto astratto «bello» del | mercato | internazionale intorno al 1950 e prima, de Stael viene |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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in questo caso - come in parte è già stato tentato - un | mercato | artificialmente d’élite attraverso la vendita snobistica di |
Il divenire della critica -
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che resta il mezzo più appetibile e più apprezzato dal | mercato | perché dispensa prodotti duraturi, per lo più facilmente |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
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già predisposti, furono venduti; forse qualcuno preferì al | mercato | italiano i mercati stranieri. |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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di più, poiché riesce a diffondere le proprie opere su un | mercato | sempre più ampio. Quindi ecco le litografie, ecco i |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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italiani, Alighiero Boetti mette d'accordo critica e | mercato | nonostante si sia avvalso di media inusuali come arazzi, |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
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d’ogni onesto designer di soddisfare alle richieste del | mercato | mettendo a punto oggetti che abbiano alcuni requisiti |
Il divenire della critica -
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altro è il | mercato | il cardine della società moderna, e di fronte ad un mercato |
Pop art -
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mercato il cardine della società moderna, e di fronte ad un | mercato | che trasforma immancabilmente ogni prodotto, compresa la |
Pop art -
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i suoi programmi distruttivi. La circolazione sociale e il | mercato | costituiscono già aspetti interni dell’opera, e non |
Pop art -
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tempi, lontano da preoccupazioni di carattere pratico e di | mercato | e perciò dobbiamo dar atto al pittore della sua |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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questa immagine di marca inventata di sana pianta dal | mercato | finanziario internazionale, non ha più niente in comune né |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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avvicinando troppo i meccanismi delle vendite d’arte al | mercato | borsistico, nonostante l’accenno fatto sopra; in realtà, |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
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fatto sopra; in realtà, bisognerebbe paragonarli al | mercato | immobiliare, dove i tempi delle trattative si allungano, i |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
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e opere d’arte non più fatte soltanto per il | mercato | e per lo scambio. |
Il divenire della critica -
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la collaborazione figuristica, che mi sembrava chiara nel | Mercato | (642) del Castello Sforzesco; né si retrocedettero a |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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morti), si è convertita in un audace gioco di borsa, in un | mercato | di merce pregiatissima e disputatissima. |
Il divenire della critica -
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