Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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 LUDOVICO 
MALAGUZZI-VALERI, L'Arte alla Corte di  Ludovico  il Moro. II. Bramante è Leonardo. Milano, Hoepli, 1916 (in:
dall’Accademia degli Incamminati di Annibale, Agostino e  Ludovico  Carracci.
come è stato detto da uno dei suoi maggiori critici, Carlo  Ludovico  Ragghianti, non senza una punta compiaciuta di malizia —
dal desiderio di non esorbitare dalla cornice «Corte di  Ludovico  il Moro», riprenda in esame fra i miniatori anche quei
non deve mai dimenticare insomma che «la Corte di  Ludovico  il Moro» è il titolo in rosso, e «Bramante e Leonardo» per
dei Desiderosi, che si chiamerà poi degli Incamminati,  Ludovico  si propone, di fare dell’arte uno strumento capace di
sobrietà delle pose, dei gesti, dei colori, delle luci.  Ludovico  non crede, come il Correggio, che il sentimento naturale,
da  Ludovico  la frasca, orsù passatemi questa freddura mentre siamo in
un secolo dopo avrebbe rivalutato rivolgendo all’imperatore  Ludovico  IV il Bavaro la famosa frase: «Tu me defendas gladio, ego
Cenacolo, Leonardo continua l’aneddoto vasariano confidò a  Ludovico  il Moro che gli restavano da eseguire solo due teste:
La donna, che probabilmente è Cecilia Gallerani, amante di  Ludovico  il Moro, ha lo sguardo rivolto verso l’esterno e rivela
larvato di Agostino, l'umanità severa ma un poco tonta di  Ludovico  esauriscono il problema dei Carracci. Anche senza voler
il priore finì con il rivolgersi al duca di Milano,  Ludovico  il Moro, Fig. 7 Leonardo da Vinci, Cenacolo, iniziato nel
- Il Palazzo Carminali Bottigella - La ponticella di  Ludovico  il Moro - La canonica di S. Ambrogio - Le fortificazioni di
CESI (1556-1629) e specialmente nel programma esplicito di  LUDOVICO  CARRACCI (1555-1619).
a chiedere il noto prestito pubblico mai poi restituito,  Ludovico  II di Baviera che, amico di Wagner, fra poco farà la brutta
terzo volume di miscellanea d'arte milanese alla Corte di  Ludovico  il Moro.
una dama e un cavaliere, Chantilly, Musée Condé. Fig. 78.  Ludovico  Urbani (notizie dal 1460 al 1493), San Sebastiano e Santa
1500, lasciata quella Milano in cui, alla corte di  Ludovico  il Moro, aveva trascorso diciotto anni e dove aveva
Nicolas Poussin, attivo a Roma dal 1624. Allievo di  Ludovico  Carracci, l'Algardi, nei primi anni della sua attività
Roma nel 1621 e acquistato allora dal cardinale bolognese  Ludovico  Ludovisi, nipote di Alessandro Ludovisi appena salito sul
Arezzo, come Signorelli pensò i suoi villaggi dipinti; e  Ludovico  il Moro con tutto il suo amore per l'arte e non fosse pure
dialettali si trovano già nelle immagini devozionali di  Ludovico  Carracci e si accentuano in altri bolognesi, come il

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