happening ispirati alle chance operations del musicista | John | Cage. |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
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la meticolosa ricostruzione di corpi nudi come quella di | John | De Andrea dove solo l’abilità tecnica prende il posto d’una |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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parteciparono artisti come Rauschenberg e musicisti come | John | Cage); e finalmente di un volume come Anthology (New York, |
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Manfield ecc. (e citerò ancora il volume New Bohemia di | John | Gruen, 1966, che analizza e riassume molto accuratamente i |
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di pittura seicentesca nella Collezione del signor Douglas | John | Connah a Boston rappresentante un Nobile giovinetto che fa |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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fondato nel 1962 da George Maciunas, cui parteciparono | John | Cage, Nam June Paik, George Brecht, Ken Friedman, Ben |
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comparsa per la prima volta nel 1937 in uno scritto di | John | Graham, fu resa di nuovo attuale dal filosofo Richard |
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hanno saldato tra loro lastre, tondini e sbarre di ferro. | John | Chamberlain e César hanno compresso le carrozzerie delle |
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e messa in scena da George Grosz, Raoul Hausmann, | John | Heartfield e altri membri del gruppo come un |
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e i più recenti video-nastri di Joan Jonas, Bruce Nauman, | John | Baldessari, Trisha Brown, Andy Mann, ecc., e in Italia |
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collaborazione fra Rauschenberg, Cunningham e il musicista | John | Cage, come l’irriverente Incontro bizzarro del 1958, |
Pop art -
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sue diramazioni, Neo-Dada, Pop Art, happening, musica di | John | Cage, coreografia di Merce Cunningham, Nouveau Réalisme |
Pop art -
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i tedeschi Reinhard Mucha, Thomas Schütte, lo svizzero | John | Armleder, la spagnola Susanna Solano ( 1946) e Juan Muñoz |
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per biscotti, statue di marmo e manichini da sartoria. | John | Baldessari mette una sull’altra immagini mediatiche, Lari |
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(Norfolk, Virginia 1957), Günther Förg (Fussen 1952), | John | Armleder (Ginevra 1948), Rosemarie Trockel (Schwerte 1952), |
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di chi li aveva ideati. Come annotarono Lucy Lippard e | John | Chandler nel 1968, si tratta di |
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nella pittura con scoperto intento di frode. Mel Ramos e | John | Wesley non sembrano andare oltre la tentazione del |
Pop art -
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aveva avuto tra i più appassionati estimatori un americano, | John | Quinn, la cui collezione di opere di Brancusi divenne poi |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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performativa del tutto differente, quella del tedesco | John | Bock, esprime un’aspirazione analoga. Qualche anno fa egli |
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Hogarth, La carriera del libertino: la taverna. Londra, | John | Soane's Museum. rivoluzioni del XVIII secolo. Quest’uomo è |
Le tre vie della pittura -
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che siano mai state scritte. Hogarth è anche amico di quel | John | Gay che scrive per il teatro L’opera del mendicante, che si |
Le tre vie della pittura -
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Hogarth, La campagna elettorale: la votazione. Londra, | John | Soane's Museum. ferrato anche dal punto di vista teorico, |
Le tre vie della pittura -
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nello spirito, di autori come Maria Lassnig, Marlene Dumas, | John | Currin. |
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dei suoi promotori, tra cui George Grosz, Raoul Hausmann, | John | Heartfield e Hannah Hoch, di usare il collage come arma per |
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intitolato Cosa mi pensa ora ( What Thinks Me Now, 1982) di | John | Baldessari per la Documenta 7 vengono citate frasi come |
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teorico pragmatista | John | Dewey, nel suo Art as Experience del 1934, scelse la |
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della compagine Fluxus. Mentre dall’alto di una scala | John | Cage leggeva, con lunghe pause di silenzio, il testo di una |
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oggetti del desiderio. Avere un quadro di Peter Doig o di | John | Currin può essere un’impresa la pittura resta pur sempre il |
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to Eight Street, il felice incontro di personaggi come | John | Cage, Robert Rauschenberg, Jasper Johns e molti altri negli |
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nel ventennio successivo: se Lucio Fontana, Yves Klein e | John | Cage hanno guardato a Oriente e alla filosofia zen, è stato |
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(ricordate Fanny Hill, memorie di una donna di piacere, di | John | Cleland, il primo romanzo erotico della storia?), e |
Le tre vie della pittura -
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radici di queste opere fluide troviamo forse | John | Cage, che ha proposto nel 1952 il suo 4 ’33”, ovvero |
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così, in modo provocatorio, l’impossibilità di Fig. 9 | John | Everett Millais, Cristo nella casa dei suoi genitori, 1850, |
La storia dell'arte -
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nordamericana ma trapiantato stabilmente in Europa, e | John | Ruskin, forse il più celebre critico d’arte dell’epoca. |
La storia dell'arte -
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questo dipinto di uno dei componenti della Confraternita, | John | Everett Millais, che trasse spunto per ambientare la scena |
La storia dell'arte -
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svizzero), o la superficie lilla in legno e plexiglas di | John | McCracken, e quella in lamiera verniciata di Corpora e, se |
Il divenire della critica -
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alla collezione di un alto dirigente delle ferrovie, | John | Taylor Johnston. Consiste di centosettantaquattro dipinti |
L'arte di guardare l'arte -
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di fronte a una copia anche troppo fedele del vero. | John | De Andrea ha riprodotto coppie di amanti o corpi nudi |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
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da cani. Nella pellicola del 1975 Al Pacino interpreta | John | Wojtowicz, il vero rapinatore, e ricostruisce il furto in |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
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vedremo con Carlo Goldoni-Pietro Longhi e, soprattutto, con | John | Gay-William Hogarth. |
Le tre vie della pittura -
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