Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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happening ispirati alle chance operations del musicista  John  Cage.
la meticolosa ricostruzione di corpi nudi come quella di  John  De Andrea dove solo l’abilità tecnica prende il posto d’una
parteciparono artisti come Rauschenberg e musicisti come  John  Cage); e finalmente di un volume come Anthology (New York,
Manfield ecc. (e citerò ancora il volume New Bohemia di  John  Gruen, 1966, che analizza e riassume molto accuratamente i
di pittura seicentesca nella Collezione del signor Douglas  John  Connah a Boston rappresentante un Nobile giovinetto che fa
fondato nel 1962 da George Maciunas, cui parteciparono  John  Cage, Nam June Paik, George Brecht, Ken Friedman, Ben
comparsa per la prima volta nel 1937 in uno scritto di  John  Graham, fu resa di nuovo attuale dal filosofo Richard
hanno saldato tra loro lastre, tondini e sbarre di ferro.  John  Chamberlain e César hanno compresso le carrozzerie delle
e messa in scena da George Grosz, Raoul Hausmann,  John  Heartfield e altri membri del gruppo come un
e i più recenti video-nastri di Joan Jonas, Bruce Nauman,  John  Baldessari, Trisha Brown, Andy Mann, ecc., e in Italia
collaborazione fra Rauschenberg, Cunningham e il musicista  John  Cage, come l’irriverente Incontro bizzarro del 1958,
sue diramazioni, Neo-Dada, Pop Art, happening, musica di  John  Cage, coreografia di Merce Cunningham, Nouveau Réalisme
i tedeschi Reinhard Mucha, Thomas Schütte, lo svizzero  John  Armleder, la spagnola Susanna Solano ( 1946) e Juan Muñoz
per biscotti, statue di marmo e manichini da sartoria.  John  Baldessari mette una sull’altra immagini mediatiche, Lari
(Norfolk, Virginia 1957), Günther Förg (Fussen 1952),  John  Armleder (Ginevra 1948), Rosemarie Trockel (Schwerte 1952),
di chi li aveva ideati. Come annotarono Lucy Lippard e  John  Chandler nel 1968, si tratta di
nella pittura con scoperto intento di frode. Mel Ramos e  John  Wesley non sembrano andare oltre la tentazione del
aveva avuto tra i più appassionati estimatori un americano,  John  Quinn, la cui collezione di opere di Brancusi divenne poi
performativa del tutto differente, quella del tedesco  John  Bock, esprime un’aspirazione analoga. Qualche anno fa egli
Hogarth, La carriera del libertino: la taverna. Londra,  John  Soane's Museum. rivoluzioni del XVIII secolo. Quest’uomo è
che siano mai state scritte. Hogarth è anche amico di quel  John  Gay che scrive per il teatro L’opera del mendicante, che si
Hogarth, La campagna elettorale: la votazione. Londra,  John  Soane's Museum. ferrato anche dal punto di vista teorico,
nello spirito, di autori come Maria Lassnig, Marlene Dumas,  John  Currin.
dei suoi promotori, tra cui George Grosz, Raoul Hausmann,  John  Heartfield e Hannah Hoch, di usare il collage come arma per
intitolato Cosa mi pensa ora ( What Thinks Me Now, 1982) di  John  Baldessari per la Documenta 7 vengono citate frasi come
teorico pragmatista  John  Dewey, nel suo Art as Experience del 1934, scelse la
della compagine Fluxus. Mentre dall’alto di una scala  John  Cage leggeva, con lunghe pause di silenzio, il testo di una
oggetti del desiderio. Avere un quadro di Peter Doig o di  John  Currin può essere un’impresa la pittura resta pur sempre il
to Eight Street, il felice incontro di personaggi come  John  Cage, Robert Rauschenberg, Jasper Johns e molti altri negli
nel ventennio successivo: se Lucio Fontana, Yves Klein e  John  Cage hanno guardato a Oriente e alla filosofia zen, è stato
(ricordate Fanny Hill, memorie di una donna di piacere, di  John  Cleland, il primo romanzo erotico della storia?), e
radici di queste opere fluide troviamo forse  John  Cage, che ha proposto nel 1952 il suo 4 ’33”, ovvero
così, in modo provocatorio, l’impossibilità di Fig. 9  John  Everett Millais, Cristo nella casa dei suoi genitori, 1850,
nordamericana ma trapiantato stabilmente in Europa, e  John  Ruskin, forse il più celebre critico d’arte dell’epoca.
questo dipinto di uno dei componenti della Confraternita,  John  Everett Millais, che trasse spunto per ambientare la scena
svizzero), o la superficie lilla in legno e plexiglas di  John  McCracken, e quella in lamiera verniciata di Corpora e, se
alla collezione di un alto dirigente delle ferrovie,  John  Taylor Johnston. Consiste di centosettantaquattro dipinti
di fronte a una copia anche troppo fedele del vero.  John  De Andrea ha riprodotto coppie di amanti o corpi nudi
da cani. Nella pellicola del 1975 Al Pacino interpreta  John  Wojtowicz, il vero rapinatore, e ricostruisce il furto in
vedremo con Carlo Goldoni-Pietro Longhi e, soprattutto, con  John  Gay-William Hogarth.

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