l'autore a premettere alla trattazione speciale un esordio | generico | relativo al metodo della critica d'arte, così come gli |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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e la loro collocazione all'interno del concetto del termine | generico | “arte,” e che il dipendere di un artista dal critico d’arte |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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lui veleggia il suo cuore napoletano via nel mare del più | generico | e decorativo barocco romano e italiano; sicché, se Solimena |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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ma ciò che muta, diventando specifico e attivo di | generico | e inerte che era, è il metodo o il processo del giudizio. |
Da Bramante a Canova -
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seguire vie assai diverse che sfociarono vuoi verso un più | generico | informale (come nel caso di Bacci, di Morandis, di De |
Il divenire della critica -
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ad un critico di cartello; sommerso poi nel disprezzo | generico | per il Settecento, ostentato dai neoclassici; raccolto ed |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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È vero che il fondo in certe parti vaga ancora in un bruno | generico | caravaggesco; ma sul davanti Maes o Steen si |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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discorso sino ad ora furono battezzate da Fontana col | generico | nome di «concetti spaziali», titolo che doveva rimanere |
Il divenire della critica -
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da Plinio De Martis presso la Tartaruga di Roma col titolo | generico | di «Teatro delle mostre», proprio a indicare |
Il divenire della critica -
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un paio d’anni in maniera ormai ubiquitaria sotto il nome | generico | di «strutture primarie», vanno intesi piuttosto come un |
Il divenire della critica -
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se non nel senso che ritorna allo schema centrale e al suo | generico | simbolismo; e concepisce la grande chiesa come un organismo |
Da Bramante a Canova -
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di preparare la macchia del quadro in un dolce dibattersi | generico | di chiari e di scuri. Persino quel curioso passaggio |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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