Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: gara

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l’occasione di mettersi in mostra, partecipando ad una  gara  che consisteva nell’elaborare un bozzetto su un tema
in proprio: Leonida alle Termopili. Delécluze vinse la  gara  e oltre al consueto premio (di norma un’incisione) ebbe il
che fecero una brutta fine: Atalanta li sfidò in una  gara  di corsa con l’intento di concedersi se avessero vinto,
avessero perso. Purtroppo i poveri pretendenti persero la  gara  e la vita, tranne Ippomene che usò l’astuzia: mentre
nella mente di un giovine non partecipe ma spettatore della  gara  romana del 1630: Velazquez.
tra noi, e nella città nostra fino alla morte operarono, il  Gara  vaglia e l'Jesi.
ritenne di poter sfidare Apollo, dio della musica, in una  gara  musicale. La sconfitta fu inevitabile anche perché furono
assumere due diverse forme che riguardano il momento della  gara  musicale o quello della punizione.
se queste recano danno, talvolta incitano più spesso alla  gara  onde nasce, la nobile emulazione, e chi possiede anima
in Roma; ma quanto all'opera con cui egli partecipa alla  gara  del 1630: La Divina Provvidenza, il giudizio del Sandrart
1630 ebbe luogo in Roma una  gara  artistica oltremodo interessante: dodici quadri furono
il cinema, ancor più che per la fotografia si è avuto la  gara  per i perfezionamenti, volti tutti a trarre quanto più
siccome il fu de' Cinque Sensi famosissimi ch'ei dipinse a  gara  e che il Sandrart commenda. Ma come il saria del San
dicevamo, il d'Arpino a Roma partecipa tranquillamente alla  gara  del '30, con rivali come Guercino e Valentin, con
al Prado è l'opera ch'egli intendeva presentare alla  gara  del 1630, come pare molto probabile, noi possiamo desumerne
di essa, ma soltanto un arrivo oltre il traguardo, per una  gara  che non li presupponeva; la vera gara, se così possiamo
quello che aveva davanti. Entrambi, Testori e Arcangeli, in  gara  l’un con l’altro: appassionati della vita, del sangue,
finita, ecco questo ritardatario per scommessa come in una  gara  di regolarità entrare negli schemi di Mondrian: e fa di
non troppo facili a lodare le cose nostre, magnificarono a  gara  il Susini, e il Lassus, a nome dell’Istituto di Francia,
Modena la chiesa dei Padri Teatini, che ottenne a fare per  gara  d’ingegno coi migliori architetti d’Italia; da Pietro
che avrebbe dovuto essere il loro rappresentante nella  gara  cui partecipò con la Piaga dei Filistei, aveva per buona
collo studio assiduo del bello, e anche per quella nobile  gara  d’emulazione, che suole destare nei generosi la vista di