paradosso della | fotografia | consiste allora nel fatto che, mentre si pone al primo |
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messaggio continuo, a trasmissione costante, poiché ogni | fotografia | va letta in un certo modo, su questo messaggio senza codice |
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o dal titolo o dalla didascalia che può accompagnare la | fotografia | riprodotta, ma è lecito recuperarla nella stessa apparente |
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stessa apparente struttura di analogon del reale che la | fotografia | ostenta: dal taglio, dal fotomontaggio, dalla posa, dalla |
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improvviso divergere e improvviso riconvergere di | fotografia | e pittura si pone subito come una catena di corrispondenze |
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e divergenze da meditare. Il sinecismo fra pittura e | fotografia | è continuato, e lungi dall’affievolirsi, si è spostato, in |
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non è che si avvicina alla fotografia, ma addirittura la | fotografia | si arroga di comparire in pittura (si pensi a Rauschenberg, |
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recisa fra le due. Il ragionamento è il seguente: la | fotografia | induce non già ad una coscienza dell ’esser-là della cosa |
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e temporalmente anteriore. Questa contraddizione della | fotografia | permette di misurare la rivoluzione antropologica che |
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della fotografia: la sua irrealtà sta nel qui, perché la | fotografia | non è mai vissuta come illusione, non è mai una presenza |
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all’astanza dell’opera d’arte"). In tal senso la | fotografia | viene a ricollegarsi ad un tipo di coscienza puramente |
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da cui dipenderebbe il cinema. Il cinema non sarebbe | fotografia | animata, perché nel cinema l'esser-stato-là della |
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animata, perché nel cinema l'esser-stato-là della | fotografia | scomparirebbe a profitto del presentarsi in atto della |
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ricognizione si faccia, in quel secolo fatidico per la | fotografia | e per la pittura che fu l’Ottocento, fotografia e pittura |
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per la fotografia e per la pittura che fu l’Ottocento, | fotografia | e pittura si trovano sempre a stretto contatto, pronte a |
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non poteva, in nessun modo, far conquistare alla | fotografia | la seconda ed essenziale fase del processo creativo che |
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seconda ed essenziale fase del processo creativo che alla | fotografia | manca 2. La scelta, la messa in posa, l’individuazione |
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con la pittura alla prima fase non confina per altro la | fotografia | a un semplice verbale ottico; in quella prima fase, |
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anche a restare a queste considerazioni, il riscatto della | fotografia | da una condizione artigianale è indubbio e sensato. |
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per noi, che è stata esperita sulla recezione della | fotografia | come presa d’immagine e della fotografia come restituzione |
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recezione della fotografia come presa d’immagine e della | fotografia | come restituzione di un’immagine in movimento nella sua |
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nella sua durata temporale; e cioè la differenziazione fra | fotografia | e cinema non avviene all’inizio del processo riproduttivo, |
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Dal punto di vista strutturale interessa a noi di colpire | fotografia | e cinema all’atto del prelievo dell’oggetto. Le strutture |
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strutture che si possono enucleare per la recezione della | fotografia | o del cinema non sono certo indifferenti, soprattutto per |
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assoluto parallelismo fra cinema e | fotografia | è confermato dal fatto che per il cinema, ancor più che per |
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dal fatto che per il cinema, ancor più che per la | fotografia | si è avuto la gara per i perfezionamenti, volti tutti a |
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quando si arriva a Degas — è solo il caso più noto — la | fotografia | può sembrare prendere nascostamente le redini e da serva |
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che l’occhio della camera è l’occhio di chi fa la | fotografia | e vi inquadra la presa d’immagine che ricava dalla realtà, |
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verrà a consustanziare la pittura, e il transito da | fotografia | a pittura o la preminenza di pittura su fotografia o |
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da fotografia a pittura o la preminenza di pittura su | fotografia | o viceversa, diventa assai più difficile ad essere fermato |
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modo unidirezionale. Diventa chiaro allora che tanto per la | fotografia | che per la pittura si tratta di un passaggio obbligato, di |
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storica d’essere proposto, finché la posizione della | fotografia | e del cinema erano isolate nel quadro delle arti. Fino al |
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le arti, ha obbligato a riproporsi anche il problema della | fotografia | e del cinema sotto un aspetto nuovo. L’aspetto nuovo era |
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di vedere come si inserivano e dove si arrestavano la | fotografia | e il cinema nel processo di creazione artistica. Questo |
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potevano venire i lumi definitivi sull’essenza della | fotografia | e del cinema, non solo, ma anche dell’attuale sconvolgente |
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alla musica. Una volta desunta la struttura peculiare della | fotografia | e del cinema, attraverso l’indagine fenomenologica, |
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e del cinema, attraverso l’indagine fenomenologica, | fotografia | e cinema si collocano al loro posto giusto e non a quello |
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più appariva ora quanto fosse posticcio chiamare in causa | fotografia | e cinematografo per attribuire loro la responsabilità della |
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e nell’Informale: l’opposizione non si stabilisce fra | fotografia | e pittura. O la fotografia è stata intesa come superiore, |
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non si stabilisce fra fotografia e pittura. O la | fotografia | è stata intesa come superiore, nella riproduzione del |
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costituito un polo dialettico, essendo stata piuttosto la | fotografia | a rifarsi, nei suoi errori periodici di evoluzione, a certi |
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all’idea, offre spontaneamente il modello per 71 aiutare la | fotografia | e il cinema in ragione dell’approssimazione maggiore alla |
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nel continuum di una vicenda. La tendenza a vedere nella | fotografia | la riproduzione meccanica piuttosto che l’atto di bloccare |
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è la causa del segno negativo con cui viene pensata la | fotografia | e il cinema; e d’altronde la manifesta impossibilità di |
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e d’altronde la manifesta impossibilità di mettere la | fotografia | sullo stesso piano della pittura, sembrava stimolare a |
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di vista che la sua essenza è indivisibile da quella della | fotografia | e che la fotografia non è un surrogato ma il modo stesso |
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essenza è indivisibile da quella della fotografia e che la | fotografia | non è un surrogato ma il modo stesso d’espressione del |
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dal fatto che con la tecnica della colonna sonora come | fotografia | di suono, questo si è reso indipendente fino a suggerire |
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della | fotografia | non si deduce dal suo aspetto manifesto e utilitario, che |
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fase del perfezionamento tecnico, e cioè in quanto | fotografia | a colori: infine il rilancio periodico verso modi che |
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occasionale estrinsecazione. Tuttavia la nascita della | fotografia | non rifiuta di dare qualche utile informazione sulla sua |
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di dare qualche utile informazione sulla sua essenza. La | fotografia | nasce dalla camera oscura, e la camera oscura, a sua volta, |
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oscura, poté nascere subito l’aspirazione della neonata | fotografia | a valere come pittura, comunque ad essere annoverata fra le |
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non ha prodotto spostamenti apprezzabili nello status della | fotografia | come arte. |
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dalla fotografia, che non era ancor nata, come per la | fotografia | indipendentemente dalla pittura contemporanea, come in |
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state collusioni, del resto già rilevate, fra pittura e | fotografia | e viceversa, tuttavia merita di analizzare in quali |
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avrebbe finito per nascondere. E insomma, se pur essendo la | fotografia | quel che si è detto, e cioè un modo di fermare a vista |
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una volta detto e riconfermato tutto ciò, non designi la | fotografia | un modo di porsi della coscienza che radicalmente |
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pittura e in genere all’arte. Sì che la continuazione della | fotografia | per la sua strada, dopo che per quasi un secolo aveva |
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raggiungere il cielo della pittura, ma istituzionalmente la | fotografia | si pone come diversa dalla pittura, e dunque anche |
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alla confusione, fino a far dire a Delaroche 3 che «con la | fotografia | moriva la pittura», e, ironicamente, a Flaubert, che il |
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far cadere la barriera della non-esistenzialità. Neppure la | fotografia | è morta, ma la pittura ha tagliato netto con l’apparente |
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| fotografia | è un oggetto “sociologico” che permette di cogliere la |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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transazionali, ma strutturali, conferma che neppure alla | fotografia | può riconoscersi un mero status denotativo. Barthes, è |
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un mero status denotativo. Barthes, è vero, considera la | fotografia | riprodotta, pubblicata con titoli, didascalie o nel corpo |
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per il solo fatto di essere stata scattata, s’imponeva alla | fotografia | di portare un certo messaggio, una testimonianza che si |
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della fotografia. In realtà, al primo avvicinamento, la | fotografia | rivela una struttura denotativa, come analogon della realtà |
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matematico del termine): per passare dal reale alla sua | fotografia | non è affatto necessario segmentare questo reale in tante |
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ed è proprio questa perfezione analogica che definisce la | fotografia | in termini di senso comune.» |
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processo creativo pittorico. In quei limiti risulta che la | fotografia | si caratterizza come oggettiva, in quanto resa scrupolosa |
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sull’oggettività dell’oggetto. Così fu intesa la | fotografia | dai primi grandi pionieri, da Nadar, Carjat, Talbot, dalla |
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riscoperta, dopo periodi di obnubilamento, nei quali la | fotografia | vuole non tanto soppiantare quanto divenire pittura, sia |
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era naturale che l’autentica | fotografia | fin dal principio, e sempre di più, non appena la |
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questo modellarsi sulla fotografia, dimostra quello che la | fotografia | possiede di diverso e di più autentico, rispetto alla |
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quanto che, quello che nel trompe-l’oeil è inganno, nella | fotografia | è testimonianza. Ma dunque la tara d’origine del |
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fotografia, per cui è in primo luogo reportage. E come la | fotografia | è stata intenzionata reportage nei coscienti fotografi, |
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la resa dell’immagine fotografica. In cui, come nella | fotografia | soggettiva, l’introduzione di stilemi aspiranti a |
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con l’informale si è avuto la massima distanza fra | fotografia | e pittura, mentre ora con la pop-art si stanno |
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si accorciano nel modo inverso a quanto avveniva quando la | fotografia | faceva Corot o Courbet o Degas. Allora era chiaro che la |
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pittorica si sovrimprimeva alla fotografia: ora è la | fotografia | che si sovrimprime alla pittura (4), sia materialmente, con |
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evidente che quanto si è detto per la | fotografia | deve valere anche per il cinematografo, che in primo luogo |
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cioè, anche per il cinema, quell’illusione tipica della | fotografia | per cui sembra valere solo per avere fissato un attimo di |
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di sapere che cosa siano oggi la scultura, la pittura, la | fotografia | e le installazioni, il teatro o le performance. Diventa |
L'arte di guardare l'arte -
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Surrealismo spicca il nudo di Man Ray, che si serve della | fotografia | e dà vita ad una delle opere più originali della sua |
Leggere un'opera d'arte -
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nel teatro quanto nel cinema e nella Tv, ai direttori della | fotografia | e ai tecnici della luce, o ai progettisti di macchine e |
La storia dell'arte -
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Ma l'attribuzione al Parenzano non convince. Di sulla | fotografia | si pensa molto più facilmente a Bernardino Butinone [figura |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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per alcuni aspetti, a ciò che denota: ad esempio una | fotografia | rispetto alla cosa fotografata 38. Come dunque |
Le due vie -
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si è trattato del rapporto fra | fotografia | e pittura, abbiamo accennato alla calamitazione, per la |
Le due vie -
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sotto gli occhi una fotografìa molto curiosa. È la | fotografia | di un uomo che si uccise tre mesi addietro in Milano, dopo |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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la figura. Al contrario, anche grazie alla nascita della | fotografia | (che in effetti ha consentito la libertà di lavorare anche |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
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senso astratto), gli artisti hanno spesso utilizzato sia la | fotografia | medesima sia altri materiali per realizzare quadri e |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
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se anche nella | fotografia | del cinema si vede passare (per approssimazione più |
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di luce, non può avere due aspetti; tant’è vero che la | fotografia | lo riproduce tal quale, mentre è impotente a fissare il |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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sogno e a volte di follia; le nuove immagini offerte dalla | fotografia | e, poi, dal cinematografo, che hanno sollevato i pittori e |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
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forma; e v'è anche - ed è peccato che sia caduta fuor della | fotografia | - un bolla di luce che vaga sul margine del libro e ridona |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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si andava rapidamente industrializzando. La sua sfida alla | fotografia | si giocava, dunque, sul terreno dell’esotismo e |
La storia dell'arte -
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