sul finire del Cinquecento si comincia a sentire che il | formalismo | manieristico, con la sua dialettica di regola e capriccio o |
Manuale Seicento-Settecento -
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umana. All’arte di «evasione», scaturita piuttosto dal | formalismo | dei puristi, è succeduta in questi due ultimi lustri |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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consorella maggiore francese; tanto che, a parte un certo | formalismo | che oscilla fra i modi della critica di Argan e una |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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assai preciso e denso, che deriva anche da un certo | formalismo | di Marc (ma è più raffinato nel colore e sa raccontare |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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una «carriera» appassionata e operosissima: e se il | formalismo | quasi liberty della fattura sembra condizionare certi |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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prima opposizione al | formalismo | tardo-manieristico si manifesta come opposizione alla |
Manuale Seicento-Settecento -
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costruzione del basilisco come percorso per fuggire dal | formalismo | dell’arte contemporanea | ufficiale. D’altronde non avviene |
L'arte di guardare l'arte -
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della forma, alla fine del secolo XVI, si configuri come | formalismo | ad oltranza. Ma, fissandosi come “regola” e quindi perdendo |
L'Europa delle capitali -
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spazio e una forma pittorici, mentre Blake, che parte dal | formalismo | michelangiolesco, arriva alla distruzione dello spazio e |
Da Bramante a Canova -
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appunto a questa categoria). Tra i continuatori di un | formalismo | concretista più o meno rigoroso e spesso basato su |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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