Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: fiorentino

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ricordare la Strage degli innocenti realizzata dal Maestro  Fiorentino  nella volta del Battistero di Firenze.
interpretato l’episodio e tra tutti si distingue Rosso  Fiorentino  con la sua Deposizione nella Pinacoteca di Volterra.
e tuttavia si può ben dire che la ricostruzione di Niccolò  Fiorentino  non presenta segni di grande coerenza.
le qualità pittoriche di Monna Lisa, pittura di Leonardo,  fiorentino  del quattro-cinquecento che nel prologo del suo trattato ci
del Louvre l'addio nostalgico a un Pier dei Franceschi  fiorentino  quale egli avrebbe dovuto sortire.
ma più animosa è la modellatura del Nerone, che il  fiorentino  Gallori mandò da Roma a Firenze per saggio della sua
ricostruzione della personalità di Niccolò  Fiorentino  quale viene tentata qui da Giovanni Folnesics fa parte di
dichiarazione di sfiducia vera e propria sull'arte del  fiorentino  cui il Berenson giunge traverso pagine equilibrate,
Veronesi, Nigro, Di Salvatore, Mazzon, Pantaleoni),  fiorentino  (Nativi, Monnini, Moretti), romano (Accardi, Dorazio,
diviene un fatto compiuto: nel suo celebre Crocifisso  fiorentino  (fig. 65), si può dire che Giotto abbia rappresentato,
Sposalizio della Vergine dipinto da Rosso  Fiorentino  per la Chiesa di San Lorenzo, a Firenze, pur muovendosi in
[Soltanto pochi anni dopo mi avvidi che apparteneva al  fiorentino  Coccapani].
il Folnesics, Niccolò  Fiorentino  si individuerebbe come l'unico seguace intelligente dei
Nascita della Vergine. Firenze, Accademia. Di un anonimo  fiorentino  fra il '5 e il '600 [recentemente è stato affacciato, per
del Grita, ma più vario e pieghevole ci sembra l’ingegno  fiorentino  di Adriano Cecioni. Anni addietro era pensionato
tra Siena e Firenze, e poiché il giglio è emblema  fiorentino  gli artisti si trovarono nella condizione di doverlo
vasariana del naturalismo artistico del primo Quattrocento  fiorentino  ripresa e ribadita da Burckhardt ha servito non solo a far
della personalità rimarchevolissima dello scultore  fiorentino  non senza - come è costume pletorico del Wulff - allargare
perché le preoccupazioni scenografiche e formali di stampo  fiorentino  non glielo consentono: sicché egli corre il rischio di
FERDINANDO FUGA (1699-1782) è  fiorentino  ma, fortunatamente, ha tutt’altre idee: si vede dal
non più dell’arte del Benvenuti, ma di quelle del  fiorentino  Sabatelli e del fiorentino Bezzuoli. Il Sabatelli era morto
del Benvenuti, ma di quelle del fiorentino Sabatelli e del  fiorentino  Bezzuoli. Il Sabatelli era morto da cinque anni, e il
ci danno un senso di colore che nessun gotico e nessun  fiorentino  della corrente masaccesca ci darebbe, vuol dire che la
in un «occhiello» della seconda edizione del catalogo  fiorentino  anche il mio nome è citato tra quelli che «diedero in
dei Lombardi. A questa si accosta invece soverchiamente il  fiorentino  Caroni nel suo Dispaccio d'amore, e un poco anche il
comoda e moderna, pose fine Clemente XII, chiamando il  fiorentino  ALESSANDRO GALILEI (1691-1737), che a Londra era stato in
studiano i Quattrocentisti ed il vero. Il Cantore  fiorentino  del Dubois ha sapore di Verrocchio e di Donatello: un
dei Georgofili e un premio dal governo.— GIUSEPPE MARTELLI  fiorentino  (n. 1791) è fornito di perizia e buon gusto, come
in men di tre mesi nel decorso anno. — GIUSEPPE MICHELACCI  fiorentino  architetto assai studioso di ben fare, costruì a
spettacoli e divertimenti. — GIOVAN BATTISTA SILVESTRI  fiorentino  (n. 12 gennaio 1796) che merita d’esser mentovato per là
si va con grande espettativa eseguendo. — VITTORIO BELLINI  fiorentino  (n. 1798), che con buone proporzioni, gusto ed eleganza
antiche case di codesta famiglia. —LEOPOLDO PASQUI pure  fiorentino  (n. 18 febbraio 1801) a cui si devono e l’elegante restauro
a termine sette anni appresso. — Telemaco Buonaiuti  fiorentino  (n. 1802 circa) è architetto di molto ingegno. Si devono a
del Fiore pel concorso del venturo anno. — Francesco Mazzei  fiorentino  (n. 1806) è salito in bella fama pel suo amore agli antichi
Volterra alcune assai buone case. — Emilio De Fabris, pure  fiorentino  (n. 28 ottobre 1808) è degno di onorata menzione, siccome
palagio della prima Esposizione Italiana. — GIUSEPPE Poggi  fiorentino  ricco di sapere e di studj attende pure alle buone regole
il suo maggior protagonista nel campo della pittura nel  fiorentino  Giotto, come riassume efficacemente la formula coniata da
Averulino detto il Filarete, lo scultore ed architetto  fiorentino  autore di una porta bronzea della Basilica di San Pietro in
conte LUIGI CAMBRAY DIGNY  fiorentino  (n. 1779, morto 22 febbraio 1843) fu anch’esso della bella
diversi da quelli dei suggerimenti dell’arte del maestro  fiorentino  alla generazione successiva alla sua: assai suggestiva, per
e della spettacolarità coreografica. Uno scenografo come il  fiorentino  Bernardo Buontalenti portò questo genere di spettacoli
intorno al 1519 per la camera da letto del mercante  fiorentino  Pierfrancesco Borgherini, ci spostiamo in un’epoca
e molto più utili applicazioni. A chi ha veduto il R. Museo  fiorentino  di Fisica e Storia Naturale, non sono certamente sfuggite