Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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 finito  il tempo delle torri d’avorio e dell’azione missionaria. I
eterna nel tempo esiste la fantasia creatrice dell’uomo,  finito  l’uomo continua l’infinito. Al grafito paleolitico, al
facilmente il trucco forse involontario che ha  finito  per mandarla a far le spese della pittura. Scriverò
Rosa ha  finito  di toccare, a modo di ritornello, le corde del mandolino, e
amputò una zampa, per compiere agevolmente il suo lavoro,  finito  il quale gliela riattaccò.
la forma in queste sovracostruzioni luminose: sarebbe  finito  nell'architettura pura. Se ne accorge e allora! quanto
ed è forse questa la ragione che nell’arte moderna ha  finito  per soppiantare l’uso del colore a olio.
non è eterna, nel tempo esiste l’uomo e la sua creazione,  finito  l’uomo continua l’infinito.
più gretto. Finché nell’irrigidimento commerciale è  finito  anche Aalto.
famoso spazio fisico — lo spazio degli scienziati — ora ha  finito  proprio con l’annoiarmi. Hanno lenti cosi spesse, questi
italiano sia sorto indipendente da quello francese; ed ha  finito  così per crogiolarsi talmente in essa, che il giudizio
il problema dei primordi di Daniele non avrebbe  finito  per soffermarsi di fronte a quei due teloni molto in vista,
centauro, mentre accanto un altro centauro sta per essere  finito  con un colpo di clava.
comincia a lavorare agli Schiavi dell’Accademia, ha appena  finito  le sculture della cappella Medicea. Spinge a fondo il
lato dell’arena, i cadaveri di coloro che hanno già  finito  di lottare, afferrati da uncini, vengono trascinati per
il quale affermava che il gobbo piace alle donne, ha  finito  per avere ragione, poichè il gobbo Esopo vinse il ritto
opere elaborate con questo spirito hanno  finito  per restituire un volto autentico e meno appiattito dalla
scrittori si troveranno volontari? De Chirico ci sarebbe  finito  anche lui, a Parigi, ma non tornerà per la guerra, anzi
a se stesso in questi suoi pezzi da ginocchiatoio; di un  finito  che il Giordano nella sua celerità sbrigativa non potea che
ai Greci. Questo lo faceva incontentabile per sè.  Finito  un modello spezzava l’opera, la ripigliava da capo, diceva:
e se esiste una tradizione formale rispettata è quella del  finito  levigato.
economicamente, Genova è in ascesa, Venezia e in declino. E  finito  il tempo della grande pittura civile e religiosa, che
Per insegnare ad immaginare, ad oltrepassare i limiti del  finito  e del contingente, ma soprattuto per fare
da Giotto a Tiepolo. Nel Novecento tutto questo è finito: è  finito  il rapporto con lo spazio, è finita l’idea di poter
cielo. Le volte, le cupole da affrescare non ci sono più. È  finito  anche lo spazio per un vasto racconto del mondo come
- a forza di andare a caccia di idee da incarnare - ha  finito  per giungere ad un punto morto. Non si dimentichi che
che di solito gli sono ascritti (Pollock, Wols, Tobey), ho  finito  per ridurre notevolmente l’importanza di questo movimento,
ideale del piano, quasi in una regione intermedia tra il  finito  dello spazio terreno e l’infinito di una spazialità
pur sempre alle spalle una più ricca tradizione, che ha  finito  per conferire radici profonde, ed in un certo senso
e che con la loro invasione del mercato artistico hanno  finito  per risolversi in mera speculazione consumistica; e inoltre
la scena italiana insieme a quella crociana, avevano  finito  per avallare anche l’arte espressionista e astratta. Nel
scena artistica fiorentina, ma mentre Brunelleschi avrebbe  finito  con l’affermarsi soprattutto come architetto, Ghiberti
anelito alla trascendenza e al superamento del  finito  formale. Tanto il Caravaggio che il Borromini danno del
compariscono donne; una verità sorprendente, un dipingere  finito  come miniatura, quasi levigato e lustro; ma con mirabile
spesso questa preferenza data all’approccio sincronico ha  finito  col costituire una remora a molte serie indagini che
non fosse altro il medesimo artista che, costruendolo, ha  finito  col trovarsene circondato, un po’ come cittadino si trova