Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: ferma

Numero di risultati: 44 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1
lontana dalle tinte pure e vivide delle prime opere, si  ferma  sulla gravità composita di pochi toni: di verde chiaro,
della vita umana, le ampie vedute del creato; ma si  ferma  ad una piccola parte della verità, studiandola,
ed è sul punto di pugnalarlo sull’ara, quando un angelo  ferma  la sua mano. Dio ricompenserà Abramo per la sua eroica
facile da ricostruire e che presenti una linea serrata e  ferma  di sviluppo, come mostra di credere il Baum nella
uno vetro grande come uno mezzo foglio regale e quello  ferma  ben dinanzi ali occhi tua, cioè tra l’occhio e la cosa che
ti poni lontano col ochio al detto vetro 2/3 di braccio e  ferma  la testa con uno strumento in modo non possi muovere punto
si dà fondo al soggetto; anzi ci si  ferma  qua e là forse troppo, a Venezia per esempio, sicchè non
agitate per le molte cose da raccontare. La donna parla, si  ferma  guardando quasi timorosa, poi ricomincia. Si muove e sta
Certo un importantissimo ammonimento: quello della  ferma  volontà antropomorfica dell’artista visuale che desidera di
ed ecco che il riso, il quale pareva inestinguibile, si  ferma  in un attimo, e il monello si rimette in piedi, e ci
cromatici, - persino nel pavimentare a pianelle - con quale  ferma  di pose lente e sostate, con quale abile mercatura di pezze
il Cannicci si  ferma  ai contadini. Ha dipinto de’ succosi quadretti di genere:
nella storia dell'arte. Persino la sconfitta di Cosroe che  ferma  in pose inevitabilmente spezzate e angolari un movimento
nuovo coi piani prospettici; o l'altro di San Gennaro che  ferma  il torrente di lava [figura 98], nel quale la grande nota
l’ufficio di classificare, nè di premiare nessuno. Ci si  ferma  dove un certo che nell’anima scatta, avvertendola di una
che mostra il momento della corsa con Atalanta che si  ferma  per raccogliere i pomi, come possiamo vedere nel dipinto di
le forme sono lievemente inclinate ed arretrate, per noi.  Ferma  a mezz'aria anche il cereo panneggio disfatto e lo rade
dal flusso della realtà esistenziale, estrazione a cui si  ferma  la fotografia, oltre cui procede la pittura. E poiché la
più del forestiere che dell’italiano, e il concetto ora si  ferma  a viete composizioni, ora si compiace di scene comiche o
e nell’inverno la neve non di rado cade anche lì, e si  ferma  ad imbiancare parecchi giorni quella terra arsiccia, che,
diretto con Roma. Vi si reca, quando la morte di Sisto V  ferma  i lavori della riforma urbanistica romana, DOMENICO
elegantemente di bruno, col velo calato sugli occhi, si  ferma  un attimo sul gradino della porta, raccogliendo le gonne
del panno sottile; Botticelli: la ventata perdurevole che  ferma  nella corsa il lembo fin nella piega più remota, e interna:
un traguardo volante, perché sicuramente il discorso non si  ferma  qui. Gettando uno sguardo nel futuro, che già 39. James
ritmica, lineare e coloristica, del Botticelli e la  ferma  strutturalità formale del Mantegna rappresentano
suo svolgersi: la donna, nell’atto di friggere due uova, si  ferma  come all’improvviso, tenendo sollevato il mestolo col quale
rossore o il pallore dello sdegno, del pudore, dell’ira. La  ferma  struttura formale ariostesca permetteva l’intervento del
nel vivo del movimento. L’uomo moderno non va a piedi e si  ferma  e guarda: va in automobile e si ferma solo ai semafori. Di
non va a piedi e si ferma e guarda: va in automobile e si  ferma  solo ai semafori. Di qui le esigenze come quella
maggiore. Da sè lo scarpello o si stringe a’ritratti, o si  ferma  agli Dei pagani e cristiani, o si compiace di allegorie
delle arti belle, e dimostrò per esse fin da fanciullo  ferma  propensione. Fatti i primi studj d’ingegneria e
e fantastiche, più ancora di quelle pratiche, secondo la  ferma  persuasione di Oldenburg. La componente onirica mette in
che dai templi antichi che hanno commosso Winckelmann. Si  ferma  soprattutto a Roma dove l’amicizia di Tischbein gli fa
del bianco il colore delle vesti. Il Caravaggio non si  ferma  su questa posizione genericamente anti-manieristica. Nel
e questi avranno una loro nascita e un loro tramonto,  ferma  restando una stessa disposizione di base nella coscienza
con la granata in una mano e il pennacchio nell’altra, si  ferma  a contemplare una Venere accoccolata, posta sull’alto di un
di lontano, dalle profondità dello spazio e del tempo, si  ferma  alla soglia del presente, senza varcarla: ogni momento
nella sua fantasia vestite già di colori, e quando una lo  ferma  e lo innamora, diviene subito e di necessità come la chiave
dopo alcuni anni lasciò quell’ufficio, astrettovi dalla mal  ferma  salute. — NICCOLA MONTI di Pistoia (n. 28 agosto 1780) ebbe