Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: felice

Numero di risultati: 96 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2
 Felice  egli nella scelta del soggetto, fu ancor più felice nella
egli nella scelta del soggetto, fu ancor più  felice  nella esecuzione delle parti di questo ardito lavoro.
(d') Francesco (? morto 1550), milanese, pittore non troppo  felice  imitatore di Leonardo da V., lasciò un San Giovanni nella
del prisma, forse la più felice, si chiama Henri Matisse, e  felice  è indubbiamente un quadro del 1904-1905 il cui titolo è
nel maggiore decadimento. Ma di questa fu quella meno  felice  nel suo risorgere, perchè non avendo avuto un Canova che le
il suo viaggio figurato di Calabria costituisca un serio e  felice  sviluppo della sua passata pittura, ma non mai una
artigiani e per gli artisti i miei più fraterni auguri di  felice  continuità di lavoro per l’ambito primato della ceramica
modo da essi usato nello studio del bello, non potesse con  felice  successo procedere nella scelta delle forme, dei tipi e nel
la cui personale onora il padiglione italiano, per una  felice  realizzazione plastica di sentimenti finora detti
dei palazzi della ricca nobiltà mercantile, una intensa e  felice  attività di pittura decorativa, che congiunge la libertà
la  felice  serie di mostre monografiche e di raccolte di collezioni
 felice  è lo Schubring, trattando dell'attività pittorica
trovar molto meno di nuovo; eppoi lo Schubring è stato poco  felice  nel dir la sua a riguardo di certe attribuzioni «sub
Mostra alla VIII Quadriennale che sta a segnare questa  felice  bivalenza, tra tono (in quei rossi caldi, quella pennellata
di umori, irrequieto, dotato di una  felice  distrazione critica che, dinanzi alla tela, diventa fattiva
la Direzione della Guida non badi a spese, scelga con mano  felice  i collaboratori, recluti persone intelligenti e persino
misto di Lendinara e d'arte lombarda, con fusione non  felice  forse come crede il Malaguzzi, il quale - stranamente in
pittorica: dal «Profilo» (’29) alla parte superiore del  felice  ritratto di Spazzapan (da cui lo stesso Melli prenderà
senza patria. Ella ebbe per patria soltanto la stagione  felice  romana negli anni a cavallo del 1930. Gli altri due furono
che fu per lui un problema davvero difficile, una specie di  felice  scommessa contro i pessimisti di ogni estetica, quel
grafico industriale e tuttavia sviluppato nel giro di una  felice  incertezza, quasi che la penna abbia intoppi frequenti a
delle attuali avanguardie circola una convinzione tanto  felice  quanto impegnata, si avverte il senso della solitudine di
colorire ebbe naturalezza, e fu di una intonazione sempre  felice  e gradevole.
Rinascenza, cedono il campo al geniale entusiasmo, alla  felice  e intensa tavolozza di Delacroix, il quale dipinge con una
non è solo per esso la prima e più importante cosa; quando  felice  è l'intelletto, l'occhio presto si educa alla scelta del
in patria. Essi non ebbero, come accade per esempio nel  felice  «momento» impressionista in Francia, il conforto di una
davvero congeniali ad esprimere questa crescita faticante e  felice  di forme nello spazio, che si motivano nella particolare
come la «Donna che si trucca» del 1938, ma nella loro  felice  tensione evocativa, risultano assai più «moderni» di molti
le quali non sono di certo l’opposto di quelle eseguite con  felice  libertà da Manet e Renoir all’aria aperta fuor dei limiti
spazio», per dare agli uomini il senso di ima aspirazione  felice  a crescere e ad espandersi, di una totale liberazione dalle
del Maestro è la sua mutevolezza, quel trascorrere  felice  e vittorioso da «ismo» a «ismo» senza mai vestirsi
tratti su dalla tavolozza come pesci boccheggianti,  felice  e intento.
razionalizzare lo choc, dare definizioni a quel senso di  felice  panico che li assaliva dinnanzi al fenomeno Picasso,
epigonismo, per esempio, di un Bonnard, ma con una nuova e  felice  dimensione del decorare: libertà di essere somigliante a
di certo dallo studio dei Baccanali Aldobrandini; la  felice  libertà espressiva è appena velata dalla malinconica
i primi, ha fatto conoscere in Italia le opere di Bacon e  felice  interprete dell’arte sua, sopratutto nella indagine del
in questo calvinista dell’astrattismo. Tanto è vero che,  felice  della riuscita, a suo giudizio schiacciante dell’ala
non stanno certamente a segnare le tappe di un cammino  felice  e in ascesa. Vuillard, al di fuori della ragione storica
i nostri confini e dai due percepita, anzi aggredita con  felice  baldanza, in epoca davvero eroica, intorno al 1934 per
i momenti di  felice  ripresa, di toccanti e validissime intuizioni pittoriche
ignota; ma la materia non si articola e non cresce con la  felice  unità di una immagine conquistata tutta quanta per
darne il carattere. Gran peccato che Ippolito Caffi,  felice  e prontissimo ingegno, non abbia lasciato nessun
la ricchezza delle numerose proposte formali sempre in  felice  rapporto col contenuto, Alberto Burri, il quale a buon
di questa nobilissima arte. Vedrà tesori del più  felice  tempo, e vedrà nobili avanzi della pittura antica e
corpo? Bonnard è in questo incanto domestico, tinto di  felice  rassegnazione. Si, Bonnard è anche questo: meglio, Bonnard
da Francesco Arcangeli altre opere di più intensa e  felice  esplosione come «Per un giudizio secondo» dipinto