come possiamo apprendere visitando lo studiolo di | Federico | da Montefeltro, nel Palazzo Ducale di Urbino, finemente |
Leggere un'opera d'arte -
|
di Pantaleone de Marchi passato da molti anni nel Museo | Federico | di Berlino. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
|
umbratile», poi ripresa anche da un altro studioso, | Federico | Zeri, ad indicare un rapporto esitante e contraddittorio |
La storia dell'arte -
|
può fare pittura e scultura - e lo dimostrano artisti come | Federico | Bonaldi, Carlo Guarienti o Velasco Vitali. Ma non possiamo |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
|
dipinto nei primi anni del Seicento per il Cardinale | Federico | Borromeo (figura 134). La presenza di elementi che |
Leggere un'opera d'arte -
|
da costruire secondo le tematiche del rosario. Il cardinale | Federico | Borromeo ne figura 12, figura 13 sposa la causa che reputa |
L'arte di guardare l'arte -
|
diede cominciamento alla riforma dell’arte) di mano di | Federico | Barocci, una donna che insegna la preghiera ad una |
La pittura antica e moderna -
|
signor | Federico | Zandomeneghi, figliuolo dello scultore che alzò nella |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
|
responsabile plausibile della contaminazione è proprio | Federico | Borromeo che a Bologna s’è laureato in filosofia e |
L'arte di guardare l'arte -
|
il nome di Gregorio figura 14, figura 16, figure 17-18 XV. | Federico | Borromeo è a Roma per il conclave del 1621, e vi torna per |
L'arte di guardare l'arte -
|
Urbino, guidato allora dal volitivo e intraprendente duca | Federico | da Montefeltro, che fu un temuto ed abile condottiero, ma |
La storia dell'arte -
|
di gran buon gusto ma sopravenendovi Pelegrin da Bologna, | Federico | Zuccaro, et alcuni Fiammenghi che con l'arte e con |
Scritti giovanili 1912-1922 -
|
nel più celebre di questi Studioli intarsiati, quello di | Federico | da Montefeltro nel Palazzo Ducale di Urbino (1475 circa) |
La storia dell'arte -
|
(1582), il Paleotti (1582) e, al principio del Seicento, | Federico | Borromeo (1625). |
L'Europa delle capitali -
|
I grandi «conoscitori» Bernard Berenson, Roberto Longhi, | Federico | Zeri, per citare tre delle massime autorità in questo campo |
La storia dell'arte -
|
a Roma dell’Accademia di San Luca su iniziativa del pittore | Federico | Zuccari. Più tardi, nel corso del XVII e del XVIII secolo, |
La storia dell'arte -
|
alcune donne sono intente a lavare degli indumenti; secondo | Federico | Zeri questa scena sostanzierebbe una allegoria: la |
Leggere un'opera d'arte -
|
da Maiano, 1475 ca., Urbino, Palazzo Ducale, studiolo di | Federico | da Montefeltro. Fig. 149. Pietrantonio degli Abbati, Tarsia |
La storia dell'arte -
|
e combattuta disputa, recentemente riproposta anche da | Federico | Zeri e Bruno Zanardi, che ne hanno sostenuto l’attribuzione |
La storia dell'arte -
|
costate per l’incontro a Treviri nel 1473 con l’imperatore | Federico | III un terzo della cifra per la quale era stata ceduta |
L'arte di guardare l'arte -
|