Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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internazionale surrealista del 1938, ad esempio,  fece  pendere dal soffitto sacchi di juta e fece accordare tutti
ad esempio, fece pendere dal soffitto sacchi di juta e  fece  accordare tutti i partecipanti nel vestire, ciascuno a
de Medici - non isperando di poter avere gli originali -  fece  eseguire da Pietro da Barga.
artista, altrove,  fece  tanto posto alla ragione «storica» del ritratto, nessuno si
e tornarono a Betulia; qui, il mattino seguente, Giuditta  fece  esporre la testa di Oloferne sulle mura della città e i
romana, giacché nella città dove la tradizione antica si  fece  così tenacemente sentire persino nei secoli in cui sembrò
Salon des Indépendants, che giudicò l’opera «oscena» e la  fece  togliere dal Grand Palais.
le stampiglie di su quelle del cavalier d'Arpino: è ciò che  fece  Belisario Corenzio il più fortunato imprenditore
pochi anni dopo, e precisamente il 26 di aprile del 1872,  fece  comprendere il quadro nella prima distribuzione dei dipinti
e concettualisti) per la parola e per la parola scritta si  fece  più pressante; sono di quegli anni alcuni testi di On
macchine perfezionate: litografo apprendista nel 1912, egli  fece  il mestiere della incisione sulla pietra (incisore,
limitò all’arte minore e applicata: nei numerosi viaggi che  fece  intorno al 1925 in Europa, nel Nord Africa e più tardi nel
Bianco che Fontana riportò in patria dopo la guerra  fece  seguito la costituzione a Milano di un gruppo spazialista
alla maniera dei caravaggeschi; poi passò a Venezia dove si  fece  più veneto, studiando Tiziano, Tintoretto, Veronese e
costitutivo del dipinto, all’infuori del puro colore, e lo  fece  appunto per giungere ad una distillata e cosciente
e Pompei, pel Museo Borbonico che si pubblicava a Napoli.  Fece  quindi la raccolta dei sarcofagi, urne e sculture del
Francesco I austriaco, e alcuni dei molti rami che  fece  sopra i disegni del Kirckup e del Romani pel Dante ancora
dei sarcofagi sopra ricordati, al secondo la riduzione che  fece  del Camposanto pisano inciso da suo padre, e le principali
dei Caracci Guido si maturò innanzi tempo. Le copie ch’ei  fece  di due quadri di Annibale, la Deposizione e l'Elemosina di
in poi il Duprè restò classico; ma come nella prima maniera  fece  entrare per entro al realismo un certo spirito di
realismo un certo spirito di cattolicità artistica, così lo  fece  entrare in questa seconda, affaticandosi nel cristianizzare
i grandi risultati industriali. Lo scorso anno (1867) essa  fece  una nuova scoperta. S’avvide che non poteva andare innanzi,
ad insegnare nell’Accademia, ove poi successe al maestro.  Fece  anche per la chiesa di San Remigio, l'Arcivescovo di Rems
di Filippo Strozzi e quella di Lorenzino de’ Medici, che  fece  pel cavalier Puccini, poi il ritrovamento del corpo di
l’ultimo suo lavoro. Amò anche dipingere il paese, e lo  fece  con abilità singolare, come ne porgono amplia testimonianza
inganno e perciò chiese a Giove di donarle la bestia, che  fece  sorvegliare da Argo, il cane dai cento occhi. Per poter
ricorrere a Mercurio che travestito da pastore prima  fece  addormentare Argo, suonando il flauto e cantando, poi lo
tal punto che Lucio Fontana ne  fece  il simbolo della sua arte, con quel taglierino da grafico
quando, nel 1961, alla Galleria La Tartaruga di Roma,  fece  salire le persone su «basi magiche» eleggendole a sculture
troppo lungo; e per provarlo, chiamato uno schiavo, gli  fece  da un altro schiavo troncare subito il capo; poi, voltosi
1900 circa Braque  fece  il gran viaggio a Parigi: il viaggio di tanti altri giovani
Sforza Pallavicino, che desiderava sentirle, il pittore  fece  rispondere che egli era risolutissimo di non le leggere
del Rosa, ha non ostante errato — se pure non lo  fece  apposta — mettendo le figure in una ricca sala, dove sopra
Più che altro si occupò di ritratti e, buoni o cattivi, ne  fece  a quanti forestieri capitarono in città; ed acquistò fama
una gran sala della R. Galleria degli Uffizi, e altri ne  fece  in tela ora per la Galleria imperiale di Vienna, ora per
di famiglia Pistojese (n. a Firenze nel 1732, m. 1785).  Fece  due quadri per la Badia di San Michele in Pelago, un San
che intagliandone i bellissimi disegni d’invenzione, ne  fece  il nome immortale.
di usare qualsiasi arma; Ercole con la forza delle mani  fece  perdere i sensi all’animale, potendo così condurlo fuori
e meno dipinto prima d’ottenere codesto ufficio, nulla più  fece  poi; e abbandonati affatto i pennelli, parlò sempre ai
lo fecero entrare nell’ambiente della grand’arte antica. Si  fece  vivo in lui il sentimento del classicismo, del quale prima
desiosi, e il seno tondeggiante. Allora fu che il Duprè  fece  un Amorino in agguato, e ritrasse una cara bambinetta morta
Imitatore di nissuno comprese i grandi maestri, e come  fece  il Bartolini amò egli pure la originalità nelle opere sue e
molti privati voluto concedere le opere di loro proprietà,  fece  si che la nostra esposizione di quadri riuscisse assai
nè premi nè elogi, nè critiche, questa volta, bene o male,  fece  molto parlare di sè. Ed a Parigi questo è già un gran
studiò indefessamente il disegno e l’anatomia, e si  fece  valente. Chiamato prima ad aiutare il maestro, fu poi
quotidiana soprattutto delle città; il simbolismo che gli  fece  da contraltare, proponendo una realtà parallela fatta di
valori etici-religiosi. Fu questa possibilità appunto che  fece  dire a Berenson (ma con quanta maggior sottilità e
si rivelò in tutta la sua bellezza ma ella inavvertitamente  fece  cadere una goccia d’olio dalla lampada, che raggiunse il
«crollo della sua arte». Utrillo, attraverso i suoi legali  fece  causa a quegli impertinenti necrofori, e, naturalmente, i
opere sue migliori. In procedere di tempo venuto a Firenze,  fece  per Luigi Bardi calcografo, e a lui diletto come fratello,
dette nome tra i migliori incisori e disegnatori del tempo.  Fece  quindi la Maddalena di Carlo Dolci, una Madonnina pel
sopra le opere dei migliori, e senza imitare nessuno si  fece  uno stile proprio e originale. Se la vita gli fosse durata
lieta, destro nell’allearsi ad operare coi più abili, si  fece  presto un fare consuetudinario, in cui è facile ravvisare
stretti rapporti, insieme a Perilli, col MAC milanese, e  fece  parte in seguito del Gruppo Forma, insieme a Perilli,
B. va posto verso il 1604, anche perché il ritratto ch'egli  fece  del cavalier Guarino deve riferirsi al 1605 quando il poeta
nel palazzo di Venezia, all’alto della torre. Lo Strazza vi  fece  portare molta creta e due scranne. Chiamava all’alba
che gli  fece  scegliere piuttosto questo lato dell'opera di Piero fu,
quell'ardore, quella smania per l'antichizzare che  fece  dire al conte Algarotti: «in Berlino risorge Atene e Roma»;
bene ritratta; più giovando rammentare di un Luti che qui  fece  pervenire due mitologie sottosegnate in Roma nel 1713
assai raramente, e forse soltanto nell’esame che ne  fece  Lionello Venturi, la critica di Ruskin è stata valutata
degni del gran pittore; ma gli altri, che il Salviati  fece  per le fabbriche fiamminghe, e che il Pontormo ed il
monumentale. Ne’ tessuti che Guglielmo, duca di Mantova,  fece  fare e regalò a Carlo Borromeo, e che il Borromeo regalò al
riconosciuto. Ma senza Fautore del Napoleone morente, che  fece  tanto chiasso all’Esposizione universale di Parigi, forse
che lo scultore, in grazia del suo cattolicesmo estetico,  fece  impacciato, sdolcinato e antipatico. Anche l’architettura,
denaro per non farsi picchiare. Con lui andò per bettole,  fece  il giro di tutti i bistrots della periferia. La moglie
chiesa di Croissy. Pentito, immusonito, tornò a casa e si  fece  mettere a letto; ma l’idea della fuga non l’aveva
e una Vergine orante col putto (1816). Diversi freschi  fece  poi in quella città e in Toscana; ricordo il migliore,
la chiesa di San Paolo a Napoli. Ma una delle opere che più  fece  onore al Nenci sono i soggetti che disegnò maestrevolmente