Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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al Correggio,  egli  non poteva permettersi troppo, a soli dieci anni dalla
troppo, a soli dieci anni dalla morte di Andrea Mantegna;  egli  ci ha dato qui, soltanto, un vecchio che si diletta
Mostre lombarde, quali criterii generali è dato cavare? È  egli  possibile scoprire in certi gruppi di giovani un indirizzo
in certi gruppi di giovani un indirizzo nuovo e comune? C’è  egli  un fine, una idea, una maniera, che congiunga insieme più
insieme più artisti? Dalla critica parziale, noiosa, è  egli  concesso di salire alla critica generale, alla filosofia
 Egli  sostanzialmente l'ha compiuta e non solo a parole.
rivolgendosi alla trattazione isolata di quella ch'  egli  si ostina a chiamare natura morta egli riesca a dotarla
di quella ch' egli si ostina a chiamare natura morta  egli  riesca a dotarla finalmente di tale forza espansiva da
 Egli  offriva a chi volesse svilupparlo per nuove attuazioni il
 egli  nella scelta del soggetto, fu ancor più felice nella
è da ripetere con poche varianti per ogni trattazione che  egli  faccia dei primi artisti del '600 spagnolo. Ribera è puro
primi artisti del '600 spagnolo. Ribera è puro spagnolo,  egli  dice. Ed è vero in quanto riduce al solito realismo e a
e a truculenza d'effetto lo stile solenne di Caravaggio. Ma  egli  inizia la sua carriera a Roma in uno stile «che per il più
dell'attività di Paolo Veronese dal 1555, cioè da quando  egli  prende stabile dimora a Venezia.
 egli  a stabilire, ora, alcuni altri gruppi di energia pittorica
il San Gregorio, il San Romualdo, e che almeno una volta  egli  è completamente preso dalla nuova corrente nella
Sant'Isidoro Agricola in Roma; ma quanto all'opera con cui  egli  partecipa alla gara del 1630: La Divina Provvidenza, il
tra i decoratori! «Il decoratore non deve pensare»  egli  dice; ebbene: noi diremo allora che M. Reymond è un
Michelangelo. La sera innanzi al dì, nel quale in un attimo  egli  passò dalla vivacità del corpo alia immobilità quasi
di alcune creazioni scultorie del periodo barocco  egli  crede di poter finalmente concludere: «Il movimento è, a
È dunque vero che l'artista,  egli  solo sa quel che vede e come vede il mondo, e largirci, in
imprimere di mollezza opportuna la sedicente natura morta,  egli  ne abbia cercato - in uno dei due esemplari - un surrogato
punto più rimarchevole dell'articolo del Frey è quello dove  egli  afferma che anche a Venezia il passaggio dai delle Masegne
un artista che non deve riuscire discaro al nostro,  egli  sa abbastanza che Van Gogh per esempio, non si esimeva
fuori dell'arte come soggetto artistico? Quando infine  egli  rappresenta l'uomo non gli si asserve forse vagamente nello
tesoro dagli antichi monumenti, mostrò nelle sue opere come  egli  fosse alieno da un'arte servile ed imitativa.
mi dimenticavo di dire che R. è per l'arte morale!  Egli  ha approvato l'imbracamento del Giudizio di Michelangelo, e
indignato dalla pericolosissima posa del bimbo, fatta,  egli  dice, per spaventare le madri. - Un'ernia strozzata è un
cioè  egli  riesce a fissare il contenuto pittorico dell’opera mediante
come nell’arte d’oggi, la quale è quasi tutta affettazione,  egli  andasse per la via disusata; ma rispettava l’Arte come una
già per comporre coi raccolti studj le opere sublimi che  egli  già vedeva nel tipo ideale che se ne era formato. E come
nel tipo ideale che se ne era formato. E come avrebbe  egli  potuto trasformare quei tipi nelle portentose figure dei
mente e dal genio solo, dalla natura materiale non già,  egli  ricevè tutte quelle risorse che furono capaci di farlo
 Egli  che raccontava con tanto garbo le sue molte scappatelle
con tanto garbo le sue molte scappatelle giovanili,  egli  che aveva lo scherzo libero senza malignità verso gli
verso gli altri, ma senza reticenze ne’ proprii casi,  egli  nell'arte era di una castità, di una purità che non si sono
Questi è Fiasella. A Roma - dove lo troviamo nel 1616-  egli  deve avere assistito ai trionfi del nuovo caravaggismo in
da Gentileschi negli ultimi anni romani. Tornato a Genova  egli  si trova accanto ancora Gentileschi, e da lui pare
questa sfortunata dissertazione del Dami e vediamo dove  egli  pensi risiedere il valore dell'arte senese, una volta
importa è che di questi aumenti artificiali della materia  egli  sa disporre armonicamente in vista di intrico lineare
lunette Caracciolo riacquista anche meglio le sue doti:  egli  sa che cosa sia una lunetta e non mostra d'altronde
Catari, appartenenti ad una Chiesa eretica contro la quale  egli  combatteva nel ruolo di inquisitore.
tornando al Duprè, diremo che  egli  sentiva, come i grandi padri dell'arte, i sublimi soggetti
 Egli  ha in Pommersfelden un Figliuolo Prodigo, un pietoso
il Canova fu primo  egli  a dare esempi di una scultura che non fosse una materiate
 Egli  è giunto a trasfigurare organicamente non solo la materia
 Egli  infatti si propone quale ipotesi plastica di stabilire il
e la pittura la bugia, onde volendo contraffar questa  egli  volontieri avrebbe contraffatto un pittore; nè con quel
ancora che lo statuario dovesse conoscere l’arte militare —  egli  che aveva combattuto con la sua colubrina in Castel
con la sua colubrina in Castel Sant’Angelo —; l’oratoria —  egli  che aveva l’astuzia di persuadere i papi —; la musica —
che aveva l’astuzia di persuadere i papi —; la musica —  egli  che suonava il piffero ed il cornetto —; la poesia — egli
— egli che suonava il piffero ed il cornetto —; la poesia —  egli  che schiccherava infiniti sonetti, de’ quali quattordici in
comprese i grandi maestri, e come fece il Bartolini amò  egli  pure la originalità nelle opere sue e la raggiunse. Di
argomenti, con altrettanta filosofia e sapienza artistica  egli  unisce nelle sue sculture la beltà delle greche forme colla
o romantici, sia che svolga la pittura murale, della quale  egli  col Bandinelli possono dirsi oggi i principali sostenitori.
non senza incertezze,  egli  inizia anche la rivoluzione coloristica che porta a
 egli  — dovremo porre questa dura domanda — è egli il Duomo della
egli — dovremo porre questa dura domanda — è  egli  il Duomo della nostra cara città un tempio italiano o
rilievi secondarj a due suoi valenti discepoli, imprendeva  egli  a trattarne il maggiore col vasto tema « L'esaltazione
sentì così profondamente da dover dire: «Ciò avvenne perché  egli  ebbe una rivelazione delle possibilità del colore».
tra gli ultimi impressionisti, è singolare quanto patetico:  egli  si rifiuta di perseguire apertamente la via della
anni Quindici; ma al tempo stesso nell’isola impressionista  egli  trova una ragione di vita interiore e non rinuncia ad
all'altezza del concetto che si è formato l'artista,  egli  deve raggiungerlo con le cognizioni che dovrà avere
nostalgico a un Pier dei Franceschi fiorentino quale  egli  avrebbe dovuto sortire.
punto di partenza la lunetta della porta della Mandorla,  egli  la prende come punto di arrivo.
ha avvinto l’artista romano a partire dal 1958; dopo che  egli  aveva lasciato dietro di sé ima già lunga e tormentata
da tempo l'oggetto uomo, era il più soggetto, per Boccioni  egli  si libera infine da tutte queste bucce luminose per tentare
Dà la carica: cammina. Ma con qualche squilibrio sicché  egli  crede ancora necessario il riferimento astratto ad un asse
patria, porgendosi degno veramente della grandezza romana.  Egli  serba con ogni cura e con incredibile affetto i suoi
si luminosi esempii della virtù e saviezza de’ maggiori,  egli  trova il più delizioso pascolo che sia proprio di uno
si lontana dalla verace gloria delle lettere e delle arti,  egli  possa del continuo tra le pareti domestiche ricrearsi per
o non iscusata sempre da bisogni giusti e miserabili.»  Egli  sarebbe tempo oggimai che un governo, il quale si vanta di
decoro, adempiesse a dovere i suoi vanti, e salvasse  egli  alla patria, con generosi acquisti, almeno i più rari e più
disperde o la cupidigia o il bisogno de’ privati, e che  egli  lascia liberamente disperdere o per turpissima avarizia o