Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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musica può indirettamente  e  fino a un certo punto suscitare immagini ed idee; ma la sua
suscitare immagini ed idee; ma la sua potenza naturale  e  diretta non è sull’immaginazione rappresentativa e
naturale e diretta non è sull’immaginazione rappresentativa  e  sull’intelligenza, — è sul cuore. — La significazione
— è sul cuore. — La significazione conterminata  e  precisa delle parole sacrifica la musica e la toglie a’
conterminata e precisa delle parole sacrifica la musica  e  la toglie a’ suoi veri e naturali effetti. — Essa non è
delle parole sacrifica la musica e la toglie a’ suoi veri  e  naturali effetti. — Essa non è fatta per esprimere
— Essa non è fatta per esprimere sentimenti complicati  e  fittizii, terrestri e volgari. La sua peculiare attrattiva
per esprimere sentimenti complicati e fittizii, terrestri  e  volgari. La sua peculiare attrattiva è quella di elevare
l’animo all’infinito, epperò si congiunge alla religione,  e  segnatamente a quella religione dell’infinito ch’è pure la
religione dell’infinito ch’è pure la religione del cuore;  e  aspira a ridurre a’ piedi dell’eterna misericordia, l’anima
l’anima tremante, sulle ali del pentimento, della speranza  e  dell’amore».*
concezione scettica della natura. Non è più, come in Bosch  e  in Patinir, il luogo delle forze misteriose e demoniche; è
come in Bosch e in Patinir, il luogo delle forze misteriose  e  demoniche; è il luogo dei portenti, dove il mito s’avvera e
e demoniche; è il luogo dei portenti, dove il mito s’avvera  e  tutto può accadere; ma il villano col berretto calato sugli
il villano col berretto calato sugli occhi bada al vomere  e  al solco, non vede nulla; anch'esso è soltanto una cosa
che colpita dal raggio fa ombra. Il mondo è pieno di cose  e  di fatti portentosi, che all'ottusità umana appaiono
che all'ottusità umana appaiono banali: così è stato  e  sarà. Quando si alzano gli occhi, tutto appare meraviglioso
sarà. Quando si alzano gli occhi, tutto appare meraviglioso  e  brillante, ma è un istante. questa la visione che Rubens
che Rubens dinamizza investendola con un torrente di luce  e  un turbine di moto: tutto diventa interessante, risponde
di moto: tutto diventa interessante, risponde all'appello.  E  lo scetticismo diventa entusiasmo.
di Saturno  e  Rea, figlia di Gea e Urano, è il dio del mare e protettore
di Saturno e Rea, figlia di Gea  e  Urano, è il dio del mare e protettore dei naviganti. Ha
di Saturno e Rea, figlia di Gea e Urano, è il dio del mare  e  protettore dei naviganti. Ha l’aspetto di un vecchio
dei naviganti. Ha l’aspetto di un vecchio barbuto  e  dalla capigliatura folta e riccia, con un corpo atletico e
l’aspetto di un vecchio barbuto e dalla capigliatura folta  e  riccia, con un corpo atletico e vigoroso. Il suo attributo
e dalla capigliatura folta e riccia, con un corpo atletico  e  vigoroso. Il suo attributo è il tridente, un forcone con
il problema della conoscenza s'imposta su basi metafisiche,  e  poi intellettualistiche, cioè sempre essenzialmente
la scala dei valori si arresti volentieri all'animalità,  e  la visione lirica si volga sopratutto all'uomo e alla
e la visione lirica si volga sopratutto all'uomo  e  alla natura organica superiore: e nasce la rappresentazione
volga sopratutto all'uomo e alla natura organica superiore:  e  nasce la rappresentazione lineare e plastica - di
organica superiore: e nasce la rappresentazione lineare  e  plastica - di particolari rispetto a quella coloristica -
- di particolari rispetto a quella coloristica - dell'uomo  e  dell'animalità. Il resto è svisato, intonato all'uomo.
sia pure in termini diversi, l'esperienza storica  e  naturalistica del classicismo. Il fatto nuovo è che, nel
tardi nell’antitesi Caravaggio-Carracci, posta dai critici  e  specialmente dal Mancini e dal Bellori. Essi sono
posta dai critici e specialmente dal Mancini  e  dal Bellori. Essi sono espliciti: il Caravaggio disprezza
il Caravaggio disprezza l’insegnamento degli antichi  e  la sua pittura non assomiglia a nulla che sia stato fatto o
a nulla che sia stato fatto o pensato prima di lui  e  neppure alla natura, perché i fatti naturali sono sviluppo
neppure alla natura, perché i fatti naturali sono sviluppo  e  discorso mentre il Caravaggio coglie il vero istantaneo e
e discorso mentre il Caravaggio coglie il vero istantaneo  e  lo immobilizza. L'antitesi, dunque, è tra una pittura che è
dunque, è tra una pittura che è discorso o linguaggio,  e  per la quale vale il principio classico “ut pittura
la quale vale il principio classico “ut pittura poesis”,  e  una pittura che, non avendo riscontro nella poesia, è
pittura, praxis pittorica. Il classicismo, come linguaggio  e  discorso, è dimostrativo, e quindi le figurazioni classiche
Il classicismo, come linguaggio e discorso, è dimostrativo,  e  quindi le figurazioni classiche hanno un principio, uno
le figurazioni classiche hanno un principio, uno sviluppo  e  una conclusione: è quindi storico e naturale, perché ci dà
principio, uno sviluppo e una conclusione: è quindi storico  e  naturale, perché ci dà il “naturale” sviluppo dei fatti,
malgrado la protestata fedeltà al vero, è astorico  e  innaturale perché dà il fatto nel suo mero accadere, senza
dà il fatto nel suo mero accadere, senza spiegarne le cause  e  le conseguenze.
Barrias insomma — non è egli vero? — è un concetto semplice  e  grandioso, e tanto nuovo che pare antico; e in esso
— non è egli vero? — è un concetto semplice e grandioso,  e  tanto nuovo che pare antico; e in esso l’espressione non
semplice e grandioso, e tanto nuovo che pare antico;  e  in esso l’espressione non viene, dalla filosofia, ma la
mente, è michelangiolesca: ha del Davide nel giovinetto  e  del Mosè nel vecchio. Davvero, quando l'idea e la forma
giovinetto e del Mosè nel vecchio. Davvero, quando l'idea  e  la forma salgono a queste altezze, la scultura è la più
è andata abbasso, così sono andate abbasso l’arte religiosa  e  l’arte monumentale. Il popolo e gli artisti non si sentono
abbasso l’arte religiosa e l’arte monumentale. Il popolo  e  gli artisti non si sentono più ispirati dalla fede; e in
e gli artisti non si sentono più ispirati dalla fede;  e  in fatto di monumenti v’è l’eclettismo che ci rovina. A
v’è l’eclettismo che ci rovina. A Milano in due grandiosi  e  ricchi edificii pubblici, la Stazione della ferrovia e la
e ricchi edificii pubblici, la Stazione della ferrovia  e  la Galleria nuova, fu trovata maniera di acconciare qualche
trovata maniera di acconciare qualche pittura a buon fresco  e  qualche quadro a tempera. Lo stile degli edificii è
quadro a tempera. Lo stile degli edificii è sbrigliato  e  ampolloso, quello delle pitture castigato e raccolto. Gli
è sbrigliato e ampolloso, quello delle pitture castigato  e  raccolto. Gli edificii non sono brutti, e le pitture son
pitture castigato e raccolto. Gli edificii non sono brutti,  e  le pitture son belle; ma quelli stanno da sè, e queste
brutti, e le pitture son belle; ma quelli stanno da sè,  e  queste anche.
apposta per piacere genericamente al pubblico signorile  e  per fargli desiderare cose simili. Nell'amoretto di destra
la pasta vitrea di Reni è raggiunta alla perfezione,  e  persino la posa forzatamente veneziana. Soltanto,
la posa forzatamente veneziana. Soltanto, all'argento  e  alla cera di Guido, Orazio aggiunge l'oro: un giallore
cera di Guido, Orazio aggiunge l'oro: un giallore caldo  e  impalpabile, visto e non sentito materialmente, quasi come
aggiunge l'oro: un giallore caldo e impalpabile, visto  e  non sentito materialmente, quasi come si guardasse la scena
nell'Amor sacro a sinistra v'è un ricordo vagante  e  inafferrabile dell'Amor profano di Caravaggio: non v'è
la schiettezza; ma tuttavia da questo temperamento ravviato  e  di parco signorile alla rievocazione ellenistica e
ravviato e di parco signorile alla rievocazione ellenistica  e  pseudo-teocritea dei Bolognesi e di Poussin ci corre
rievocazione ellenistica e pseudo-teocritea dei Bolognesi  e  di Poussin ci corre ancora, e parecchio.
dei Bolognesi e di Poussin ci corre ancora,  e  parecchio.
si parla di Hogarth  e  dei suoi «soggetti morali moderni» la funzione esplorativa,
morali moderni» la funzione esplorativa, associativa  e  interpretativa del «wit» è evidente: vuole essere arguto, e
e interpretativa del «wit» è evidente: vuole essere arguto,  e  talvolta lo è così pesantemente da scoprire il partito
bensì il concetto fondamentale della cultura artistica  e  del pensiero estetico inglese: e vale altrettanto bene per
della cultura artistica e del pensiero estetico inglese:  e  vale altrettanto bene per Gainsborough, per Reynolds e per
e vale altrettanto bene per Gainsborough, per Reynolds  e  per i paesaggisti della fine del secolo come per il vecchio
del resto, non fu commercializzata  e  disputata anche l’arte di tempi remoti? Forse la pittura e
e disputata anche l’arte di tempi remoti? Forse la pittura  e  la scultura stanno vivendo con un certo anticipo quello che
quello che ancora non accade alla musica, alla poesia  e  solo parzialmente al teatro e al romanzo. Sta di fatto che,
alla musica, alla poesia e solo parzialmente al teatro  e  al romanzo. Sta di fatto che, nel marasma in cui ci
movimenti del cinquantennio appena trascorso (futurismo  e  cubismo, neoplasticismo e espressionismo) e l’avvento di
appena trascorso (futurismo e cubismo, neoplasticismo  e  espressionismo) e l’avvento di alcuni movimenti recenti
(futurismo e cubismo, neoplasticismo e espressionismo)  e  l’avvento di alcuni movimenti recenti (pittura del segno e
e l’avvento di alcuni movimenti recenti (pittura del segno  e  del gesto, action painting, tachisme, ripresa figurale e
e del gesto, action painting, tachisme, ripresa figurale  e  ripresa geometrica) noi continuiamo a credere - o a voler
- che una distinzione sia possibile tra valori positivi  e  negativi, tra opere attuali e desuete, tra imitazioni e
possibile tra valori positivi e negativi, tra opere attuali  e  desuete, tra imitazioni e invenzioni.
e negativi, tra opere attuali e desuete, tra imitazioni  e  invenzioni.
il Maldarelli, il Di Napoli, il Mancinelli, il Rapisardi  e  l'Altamura si additano come pittori di merito, ciascuno dei
il venerato idolo. Egli è veramente un pittore originale:  e  con ragione riscuote fama di grande e si guadagna la
un pittore originale: e con ragione riscuote fama di grande  e  si guadagna la simpatia degli artisti e degli intelligenti.
fama di grande e si guadagna la simpatia degli artisti  e  degli intelligenti. Il suo disegno corretto e pronunziato,
degli artisti e degli intelligenti. Il suo disegno corretto  e  pronunziato, la semplicità e naturalezza nelle
Il suo disegno corretto e pronunziato, la semplicità  e  naturalezza nelle composizioni, il sentimento di cui sono
nelle composizioni, il sentimento di cui sono pieno  e  il carattere delle figure che introduce nei suoi Quadri,
da pittore filosofo studi profondamente lo spirito umano  e  le materiali bellezze della natura che poi con tanta
materiali bellezze della natura che poi con tanta maestria  e  originalità sceglie e introduce nelle sue scene animate da
natura che poi con tanta maestria e originalità sceglie  e  introduce nelle sue scene animate da un colorito
nelle sue scene animate da un colorito incantevole  e  vero. I suoi dipinti degli Iconoclasti, le Serenate del
I suoi dipinti degli Iconoclasti, le Serenate del medio Evo  e  il Bagno Orientale nulla ti lasciano a desiderare, e provi
Evo e il Bagno Orientale nulla ti lasciano a desiderare,  e  provi in vederli qualche cosa che ti arresta e ti
desiderare, e provi in vederli qualche cosa che ti arresta  e  ti affascina.
s'è fatto ben chiaro concetto di quello che sia archivio  e  quello che storia dell'arte; e del credere che esista uno
di quello che sia archivio e quello che storia dell'arte;  e  del credere che esista uno stadio informativo della storia,
del credere che esista uno stadio informativo della storia,  e  uno stadio valutativo; dal credere che esista lo «stato di
valutativo; dal credere che esista lo «stato di fatto»,  e  lo stato di «valore» è colata questa ribelle miscela; e non
e lo stato di «valore» è colata questa ribelle miscela;  e  non gli può che far torto.
propria opera e, se l’opera è piuttosto grande, deve salire  e  scendere ad ogni tantino i gradini della scaletta o del
i gradini della scaletta o del ponte per toccare di qua  e  di là la creta e allontanarsi a guardar la figura. Poi
scaletta o del ponte per toccare di qua e di là la creta  e  allontanarsi a guardar la figura. Poi quando si viene a
dello scarpello, della subbia, delle raspe d’ogni dente  e  d’ogni grandezza, e tutto intorno scaglie di marmo, e un
della subbia, delle raspe d’ogni dente e d’ogni grandezza,  e  tutto intorno scaglie di marmo, e un polverio bianco,
dente e d’ogni grandezza, e tutto intorno scaglie di marmo,  e  un polverio bianco, leggiero leggiero, che entra in bocca e
e un polverio bianco, leggiero leggiero, che entra in bocca  e  nelle narici, e inaridisce la gola. S’aggiunga la compagnia
leggiero leggiero, che entra in bocca e nelle narici,  e  inaridisce la gola. S’aggiunga la compagnia quasi
che se la pretendono spesso a un tantino di artista,  e  che non possono non avere, sebbene onesti e intelligenti,
di artista, e che non possono non avere, sebbene onesti  e  intelligenti, usanze da artigiani. Così non è maraviglia se
scultori, inclinando, per rimettersi in forza, al bere  e  al mangiare senza lesineria, hanno poco agio di darsi alla
alla lettura ed alle discipline, che arricchiscono la mente  e  forbiscono la parola. È voce che uno de’ più celebri
mangiare in mezz’ora quindici dozzine di frittelle grasse,  e  a colazione egli solo due tacchini, e vinceva le scommesse.
di frittelle grasse, e a colazione egli solo due tacchini,  e  vinceva le scommesse. Ciò non gli toglieva per altro di
Ciò non gli toglieva per altro di lavorare il dì dopo,  e  di scolpire delle belle e, talvolta, delle dotte statue.
 E  al contrario lo scultore e il pittore alquanto manierato è
al contrario lo scultore  e  il pittore alquanto manierato è quegli che generalmente
manierato è quegli che generalmente spiega maggior fantasia  e  talento dell'altro. Questi si permette delle licenze,
è ardito ed esagera la natura, il convenzionale è timido  e  impoverisce il vero.
una chiara  e  schietta ripresa di caravaggismo signorile quale Orazio
ripresa di caravaggismo signorile quale Orazio ricerca  e  raffina; è una buona preparazione a comprendere
riesca qui a conchiudere le ricerche di impasto più solido  e  serrato che andava ricercando da tempo dopo aver
come l'ultima redazione delle Sacre Famiglie del Prado  e  di Casa Spinola. Forze e delicature si accostano, a
delle Sacre Famiglie del Prado e di Casa Spinola. Forze  e  delicature si accostano, a contrasto. Carni serrate e
Forze e delicature si accostano, a contrasto. Carni serrate  e  sanguigne di tessuto, e dolci nevai di panneggi chiari e
a contrasto. Carni serrate e sanguigne di tessuto,  e  dolci nevai di panneggi chiari e freschi, toni di granata
e sanguigne di tessuto, e dolci nevai di panneggi chiari  e  freschi, toni di granata con riflessi d'acciajo,
ancora il giubbo della Vergine di Loreto del Caravaggio,  e  manto di San Giuseppe di giallo prezioso come un giacimento
giallo prezioso come un giacimento aurifero; mani iniettate  e  molto condotte del Santo; la Vergine, per contro,
condotte del Santo; la Vergine, per contro, degnificata  e  insignorita.
sono il tramite necessario a questa condensazione visiva  e  patetica. Non hanno certamente nulla del modellato
nulla del modellato superficiale, volante, espanso  e  s quasi sfogliato nella luce e nell’aria, del Morlaiter e
volante, espanso e s quasi sfogliato nella luce  e  nell’aria, del Morlaiter e degli scultori veneti del
e s quasi sfogliato nella luce e nell’aria, del Morlaiter  e  degli scultori veneti del Settecento. Al contrario, il
profondo, spezzato, fatto di placche intensamente luminose  e  di profondi solchi neri? è un modellato che non dissolve la
come se la luce non venisse dal di fuori ma dal di dentro,  e  non fosse una circostanza mutevole che influisce variamente
spazio visivo solidificato, un insieme di macchie di chiaro  e  di scuro che è così com’è e produce l’emozione che produce
un insieme di macchie di chiaro e di scuro che è così com’è  e  produce l’emozione che produce perché include la figura e
e produce l’emozione che produce perché include la figura  e  fa tutt'uno con essa. Inutile cercare di separare la cosa,
cui è come fusa: non c'è nel «percepito» un nucleo stabile  e  una circostanza mutevole, una struttura e una sembianza, un
un nucleo stabile e una circostanza mutevole, una struttura  e  una sembianza, un oggetto e uno spazio.
mutevole, una struttura e una sembianza, un oggetto  e  uno spazio.
meraviglia se la schiera dei giovani artisti a lui si volge  e  sta fissa, e se quelli che non ancora si formarono uno
la schiera dei giovani artisti a lui si volge e sta fissa,  e  se quelli che non ancora si formarono uno stile, con
ancora si formarono uno stile, con venerazione ne ammirano  e  studiano l’incantevole molo, ne invidiano le bellezze, e
e studiano l’incantevole molo, ne invidiano le bellezze,  e  tutti desidererebbero trattare la pittura alla Morelli. Ma
trattare la pittura alla Morelli. Ma questo è un errore:  e  non bisogna scordarsi che anco il fanatismo toglie a chi
toglie a chi troppo lo professa la indipendenza della mente  e  del cuore, e trascina sovente alla cortigianeria e alla
troppo lo professa la indipendenza della mente e del cuore,  e  trascina sovente alla cortigianeria e alla servilità.
mente e del cuore, e trascina sovente alla cortigianeria  e  alla servilità. Questo pittore è il pretesto e l’idolo del
e alla servilità. Questo pittore è il pretesto  e  l’idolo del quale si servono gli impotenti e i malevoli per
è il pretesto e l’idolo del quale si servono gli impotenti  e  i malevoli per abbattere gli altri maestri.
[è Ciro Ferri] è scolaro di Pietro da Cortona  e  seguita la sua maniera, avendo noi un proverbio che chi va
Andrea Sacchi seguitando il maestro non lo arriverà sicuro,  e  chi non è originale sempre sarà copia né mai si vede
solo con la sua, Salvator Rosa è originale alla sua maniera  e  in quella è valentuomo. Questo è quanto posso dire a SS.
sua curiosità. Giacinto Brandi è più pittore di tutti tre  e  meglio». Altrove il Preti esprime giudizio favorevole sul
giovani diversi d’arte  e  d’ingegno, Lombardi tutti e due, sono stati portati al
giovani diversi d’arte e d’ingegno, Lombardi tutti  e  due, sono stati portati al cielo dagli uni e gettati a
Lombardi tutti e due, sono stati portati al cielo dagli uni  e  gettati a terra dagli altri: l’uno è il Cremona, pittore,
tessuto così fitto  e  a vari strati riceve poi una brillante conferma nel
riferisce alla donna nuda, all'amor Dei, è silente, solatio  e  pacifico nel gregge, aggiungiamo noi, simbolico dell’Agnus
nel gregge, aggiungiamo noi, simbolico dell’Agnus Dei  e  del Buon Pastore. A sinistra il paesaggio è molto più folto
del Buon Pastore. A sinistra il paesaggio è molto più folto  e  indaffarato: è l’ambiente più consono alla realizzazione
Fontana non è di quelli che stentano la forma  e  il colore; ma non è neanche di quelli che buttano lì sulla
vede che ama l'arte davvero, e, benché l’Esopo sia pensato  e  composto assai volgarmente, e sia dipinto per cinque sesti
e, benché l’Esopo sia pensato e composto assai volgarmente,  e  sia dipinto per cinque sesti assai mediocremente, pure
è dipinta con abilità veramente sovrana getta un gran lume,  e  pare un sole, e abbarbaglia; e si sono lasciati
veramente sovrana getta un gran lume, e pare un sole,  e  abbarbaglia; e si sono lasciati abbarbagliare niente meno
sovrana getta un gran lume, e pare un sole, e abbarbaglia;  e  si sono lasciati abbarbagliare niente meno che l’Hayez, il
abbarbagliare niente meno che l’Hayez, il venerando,  e  il vecchio Sangiorgio, e un rispettabile scrittore di
meno che l’Hayez, il venerando, e il vecchio Sangiorgio,  e  un rispettabile scrittore di storia d’arte, e due giovani
Sangiorgio, e un rispettabile scrittore di storia d’arte,  e  due giovani artisti di bella mente e di bel nome; ma non
di storia d’arte, e due giovani artisti di bella mente  e  di bel nome; ma non s’è lasciato abbarbagliare il pittore
Milanesi di più libero, agile, sentimentale, colto spirito,  e  ha voluto che il suo giudizio contrario all’Esopo e
e ha voluto che il suo giudizio contrario all’Esopo  e  favorevole al Salvator Rosa apparisse nel Rapporto de’ sei
come oggi si grida, lo studio del classicismo nelle lettere  e  nelle arti, ma è invece povertà d'ingegno e di costanza
nelle lettere e nelle arti, ma è invece povertà d'ingegno  e  di costanza appellarlo e stimarlo in tal modo. — Non è già
ma è invece povertà d'ingegno e di costanza appellarlo  e  stimarlo in tal modo. — Non è già liberalismo il ripudio di
lasciarono i grandi maestri, i quali in secoli di menzogna  e  in mezzo alle tenebre, tracciarono primi a noi un cammino
tracciarono primi a noi un cammino di luce, di verità  e  di sapere.
si balocca evidentemente con delle parole, con delle frasi,  e  anche con chi legge. Poiché o quella materia cromatica
indifferentemente senza forma tutta quanta la costruzione,  e  allora questa, come nervatura, deve sottrarsi all'occhio;
cardinali riescono a organizzare quella materia cromatica,  e  allora è evidente ch'essa non è più amorfa, da quando
amorfa, da quando l'effetto artistico su di noi si produce.  E  sta poi il fatto che non v'è nulla di più aritmetico e
E sta poi il fatto che non v'è nulla di più aritmetico  e  freddo dell'uno-due, uno-due, in bianco e nero del Duomo di
di più aritmetico e freddo dell'uno-due, uno-due, in bianco  e  nero del Duomo di Siena; e che appunto per via di questa
dell'uno-due, uno-due, in bianco e nero del Duomo di Siena;  e  che appunto per via di questa equa ripartizione iniziale
equa ripartizione iniziale non- v'è proprio nulla d'amorfo  e  tumultuoso in questa applicazione cromatica che segue in
in questa applicazione cromatica che segue in tutto  e  per tutto la costruzione. E bisognerebbe consigliare al
cromatica che segue in tutto e per tutto la costruzione.  E  bisognerebbe consigliare al Dami lo studio del romanico e
E bisognerebbe consigliare al Dami lo studio del romanico  e  del gotico un poco più a nord, perché egli potesse venire a
- è una mia ipotesi - ama i volumi calmi del Laurana,  e  le sue liscezze di superficie stese, ma anche gli spessori
gli spessori a forti ombre propri della decadenza romana  e  la moltiplicazione degli aggetti e delle membrature a scopo
della decadenza romana e la moltiplicazione degli aggetti  e  delle membrature a scopo tra plastico energetico e
aggetti e delle membrature a scopo tra plastico energetico  e  pittoresco, come nella croce del Duomo di Pavia; ama la
come nella croce del Duomo di Pavia; ama la cassa sottile  e  stesa della croce di San Satiro o il cilindro immerso
canonica di S. Ambrogio; ama la policromia di S. Satiro  e  la severità termale di Abbiategrasso; Bramante, forse, è un
Abbiategrasso; Bramante, forse, è un ricercatore geniale,  e  imprevisto, e fantastico; non un classico equilibrato e su
Bramante, forse, è un ricercatore geniale, e imprevisto,  e  fantastico; non un classico equilibrato e su una sola
e imprevisto, e fantastico; non un classico equilibrato  e  su una sola linea. Egli può anticipare volta a volta le
volta a volta le astrazioni neoegiziane di Bramantino,  e  gli sviluppi carnosi e muscolari dell'architettura
neoegiziane di Bramantino, e gli sviluppi carnosi  e  muscolari dell'architettura michelangiolesca.
che il Settecento è il secolo della psicologia, dei poveri  e  delle donne. Vorrei aggiungere che è anche il tempo della
Vorrei aggiungere che è anche il tempo della malinconia  e  della disperazione (quella del Barry Lyndon di Kubrick, per
per esempio), che derivano dal conflitto fra i Sensi  e  la Ragione. Tutto ciò è vero, ma può sintetizzarsi in una
parola. Il Settecento è il secolo che genera, nella vita  e  nell’arte, l’idea di Libertà: un principio che il mondo
tra la «vera carne» di Fidia  e  il «vero spirito» cristiano c'è di mezzo una rinuncia, un
nel 1807). Nel monumento di Vienna il simbolo della morte  e  della tomba è la piramide (le scoperte di Champollion
da poco dato principio all'archeologia dell’antico Egitto);  e  la composizione asimmetrica, di ritmo grave e pausato, è
Egitto); e la composizione asimmetrica, di ritmo grave  e  pausato, è tutta un lento, malinconico incedere verso la
le giovani donne, poiché la morte è vaga della gioventù  e  del bello, ultimo il vecchio che l’ha invocata invano (il
 E  proprio in questa sua fedeltà alle origini e in questa sua
proprio in questa sua fedeltà alle origini  e  in questa sua inevitabile prerogativa di pittore spagnolo,
di pittore spagnolo, López García si è mantenuto indenne  e  ha raggiunto una dimensione universale, senza alcun
Uniti. È un artista che non vuole allontanarsi dai volti  e  dai corpi delle persone conosciute, così come dagli spazi
delle persone conosciute, così come dagli spazi frequentati  e  abitati della sua città: ma non c’è bisogno di altro per
città: ma non c’è bisogno di altro per sentire l’intensità  e  la verità delle sue opere, caratteristiche così rare negli
artisti contemporanei, che si dilettano in provocazioni  e  divertimenti pubblicitari.
(Aforismi, 99). L’espressione implica l’emozione  e  genera l’emozione. Le visioni shakespeariane di Fuseli sono
l’emozione. Le visioni shakespeariane di Fuseli sono fredde  e  spettrali come apparizioni di fantasmi, e anche in questo
sono fredde e spettrali come apparizioni di fantasmi,  e  anche in questo riflettono un’interpretazione certamente
nasce, all’opposto, dall’inasprito conflitto dell’ideale  e  del reale, dell’archetipo e dell’individuo, dell’antico e
conflitto dell’ideale e del reale, dell’archetipo  e  dell’individuo, dell’antico e dell’attuale, e non è una
e del reale, dell’archetipo e dell’individuo, dell’antico  e  dell’attuale, e non è una condizione naturale, ma abnorme e
e dell’individuo, dell’antico e dell’attuale,  e  non è una condizione naturale, ma abnorme e in qualche modo
e dell’attuale, e non è una condizione naturale, ma abnorme  e  in qualche modo artificiale come quella dell’invasato e del
e in qualche modo artificiale come quella dell’invasato  e  del folle. Fuseli trova in Shakespeare il tema più
il tema più appropriato al proprio moralismo ribelle  e  sconfitto: tutto è sogno nel mondo, aveva ragione Calderon,
gli uomini sono tutti sonnambuli, agiscono nel sonno,  e  l’emozione è l’urto del risveglio, quando si prende
ambigua dell’uomo eternamente sospeso tra il cielo  e  la terra; ma è anche il superamento, il solo possibile, di
soltanto dopo aver recitato tutta la sua parte  e  consumato la finzione fino alla follia, l’uomo potrà
il sipario nero della morte. Ma questa emozione, che nasce  e  si conclude nell’artificiale e nell'ambiguo, non ha nulla
questa emozione, che nasce e si conclude nell’artificiale  e  nell'ambiguo, non ha nulla in comune con quella che sarà
ha nulla in comune con quella che sarà l’emozione romantica  e  che avrà il suo movente in un sentimento altamente
movente in un sentimento altamente drammatico della natura  e  della storia: e forse non è neppure emozione, ma emotività
altamente drammatico della natura e della storia:  e  forse non è neppure emozione, ma emotività eccitata in
 E  qui torremo finalmente comiato, dolenti di aver poco e
qui torremo finalmente comiato, dolenti di aver poco  e  forse mal sodisfatto al merito degli artisti di cui osammo
di deporre una fronda sull’altare di questa bella  e  gloriosa terra toscana, cultrice antica e indefessa di ogni
di questa bella e gloriosa terra toscana, cultrice antica  e  indefessa di ogni nobile e libera disciplina, e in
terra toscana, cultrice antica e indefessa di ogni nobile  e  libera disciplina, e in particolare delle Lettere e delle
antica e indefessa di ogni nobile e libera disciplina,  e  in particolare delle Lettere e delle Arti.
nobile e libera disciplina, e in particolare delle Lettere  e  delle Arti.
è stato ripetuto fino alla sazietà, il frutto più succoso  e  più ambito dalla nostra società è proprio il Kitsch, e una
e più ambito dalla nostra società è proprio il Kitsch,  e  una volta assaporato il gusto dolciastro e zuccheroso di
il Kitsch, e una volta assaporato il gusto dolciastro  e  zuccheroso di questo frutto è difficile al grosso pubblico
tale in sé, bensì nel soggetto che si accosta alla realtà,  e  ne compie l'esperienza, con la capacità di vedere al di là
della cosa in sé, di metterla in relazione con altre cose  e  col tutto, di situarla in uno spazio e in un tempo più
con altre cose e col tutto, di situarla in uno spazio  e  in un tempo più vasti. L’arte barocca non aggiunge nulla
nulla alla conoscenza oggettiva o positiva della natura  e  della storia: per indagare la natura c’è ormai una scienza,
indagare la natura c’è ormai una scienza, per ricostruire  e  spiegare le vicende, del passato c’è una storiografia.
c’è una storiografia. L’artista si interessa della natura  e  della storia solo in quanto il pensiero della natura e
e della storia solo in quanto il pensiero della natura  e  della storia gli permette di oltrepassare i limiti del
o il possibile è espresso da Aristotele nella Poetica:  e  questo è infatti il testo su cui si fonda la concezione
del Seicento, Ma non soltanto il possibile può farsi reale;  e  l’agire umano che traduce il possibile in reale. L’arte,
il possibile in reale. L’arte, come agire sollecitato  e  diretto dall’immaginazione, è appunto il processo ideale
possibile in reale: è quindi un modello di comportamento,  e  il suo fine è di persuadere ad agire secondo il proprio
per i Fiamminghi è un po’ troppo di blocco; Beuckelaer  e  Pieter Aertszen non sono da buttare, e c’è una stradetta
blocco; Beuckelaer e Pieter Aertszen non sono da buttare,  e  c’è una stradetta vicinale che passa per i Campi e finisce
buttare, e c’è una stradetta vicinale che passa per i Campi  e  finisce in quel di Caravaggio, che mi son piaciuto di
non vale più il concetto della forma unica (la natura)  e  delle specie infinite, tante sono le forme quante le
una “quantità” infinita. Riportato nell’orizzonte terreno  e  sociale, l’universale diventa il “generale”. Al polo
Al polo opposto c'è il “particolare”. Nell’ordine sociale  e  politico il particolare è stato definito dal Guicciardini
che bada ai casi proprii, il borghese infine, fa politica  e  storia, tra universale (o generale) e particolare, la
infine, fa politica e storia, tra universale (o generale)  e  particolare, la differenza è soltanto di quantità. Anche
è soltanto di quantità. Anche nell'arte vi sono fatti  e  valori generali e particolari, e tra essi v’è una
quantità. Anche nell'arte vi sono fatti e valori generali  e  particolari, e tra essi v’è una gerarchia, rigidamente
nell'arte vi sono fatti e valori generali e particolari,  e  tra essi v’è una gerarchia, rigidamente osservata nelle
nelle Accademie; ma tra coloro che producono i primi  e  coloro che producono i secondi non v’è che una differenza
v’è che una differenza di grado, destinata ad attenuarsi  e  a scomparire.
Due esempi, solo apparentemente contrapposti. Ritratto  e  un sogno (fig. 73), di Jackson Pollock, presenta due
quella di sinistra è un groviglio monocromo di segni  e  di macchie; quella di destra è una testa, un abbozzo di
di sinistra, il gorgo che non riesce a prendere forma  e  consistenza, mentre la testa è il “sogno”, il sogno di
questione del colonialismo come fenomeno politico, sociale  e  culturale e del suo progressivo tentativo di annullamento
colonialismo come fenomeno politico, sociale e culturale  e  del suo progressivo tentativo di annullamento in epoca
loro identità culturale e, allo stesso tempo, politica,  e  avere conferma del fatto che l’arte non occidentale è
di origine colonialista, come il giapponismo, le cineserie  e  le influenze che l’artigianato africano e cinese hanno
le cineserie e le influenze che l’artigianato africano  e  cinese hanno avuto sulle arti visive tra Otto e Novecento:
africano e cinese hanno avuto sulle arti visive tra Otto  e  Novecento: una storia che è stata motivo d’indagine recente
Novecento: una storia che è stata motivo d’indagine recente  e  che ci pone ancora una domanda: lo spirito coloniale
 E  bene: il problema del fu turismo rispetto al cubismo è
la liscia facciata di chiesa, una tavola di pietra spessa  e  robusta s'incurva pressa da una forza gigante. Al cerchio,
distanze ideali metriche, di pressioni solide di pilastri,  e  tra quelle ridonda. La cupola non è più la gelida e sennata
e tra quelle ridonda. La cupola non è più la gelida  e  sennata calotta, coperchiata sulla chiesa après coup, ma si
calotta, coperchiata sulla chiesa après coup, ma si esprime  e  s'inarca fuori dei fianchi pressi, come dalle labbra
pressi, come dalle labbra strizzate di una ferita larga  e  profonda esce un fiotto di sangue velare e cupolato. I
una ferita larga e profonda esce un fiotto di sangue velare  e  cupolato. I volumi già commessi si scommettono e agiscono
velare e cupolato. I volumi già commessi si scommettono  e  agiscono col respiro della loro vacuità angolare.
incisioni dei due cicli suoi più famosi, quello dei lager  e  della protesta contro la barbarie della guerra; e quello
dei lager e della protesta contro la barbarie della guerra;  e  quello della città con i suoi personaggi. Le acqueforti del
sono, in assoluto, tra le figurazioni più sconvolgenti  e  originali della Biennale. Wolsiano è invece il grafico
così relegato in opere minori eseguite a matita, inchiostro  e  tempera, è assai vivo e presenta, altresì, punti di
eseguite a matita, inchiostro e tempera, è assai vivo  e  presenta, altresì, punti di incontro con Scanavino e con
vivo e presenta, altresì, punti di incontro con Scanavino  e  con Hartung.
È una tendenza individuale, non una legge, è un manifesto  e  non l'applicazione di esso, che può non giunger mai.
per la prima volta in pubblico col grande bazar dorato  e  stuccato alla veneta della Didone sul Rogo (Galleria
Didone sul Rogo (Galleria Spada); con pezze di stoffa,  e  damaschi alla Eredi di Paolo, con finte madreperle di
alla Eredi di Paolo, con finte madreperle di carni,  e  putti ridorati filanti nel cielo troppo carico, e molte
di carni, e putti ridorati filanti nel cielo troppo carico,  e  molte piume e nappe e galloni demodés dappertutto fuori che
ridorati filanti nel cielo troppo carico, e molte piume  e  nappe e galloni demodés dappertutto fuori che a Cento.
filanti nel cielo troppo carico, e molte piume e nappe  e  galloni demodés dappertutto fuori che a Cento.
alla preparazione italiana  e  caravagesca di Velazquez, essa è sempre stata convinzione
essa è sempre stata convinzione sentita della critica del’6  e  ‘700, e soltanto ora per le pretese di Autoktonismus
stata convinzione sentita della critica del’6 e ‘700,  e  soltanto ora per le pretese di Autoktonismus accampate non
da spagnoli ma da tedeschi s’è farcito il povero romanista,  e  correggesco, Francesco Ribalta di mille intenzioni ch'egli
«per il più è per la strada del Caravaggio ma più tento  e  più fiero» (Mancini); e che d'altra parte non occorre
strada del Caravaggio ma più tento e più fiero» (Mancini);  e  che d'altra parte non occorre parlar di Ribera perché
più intimamente caravaggesco di quel che non sia Ribera,  e  certo si formò sulle opere del maestro italiano mandate
la fondamentale differenza fra l’arte occidentale  e  le altre culture: quella orientale, lirica e naturalistica;
occidentale e le altre culture: quella orientale, lirica  e  naturalistica; quella russo-bizantina, ieratica,
quella russo-bizantina, ieratica, trascendente  e  spiritualistica; quella islamica, astratta e iconoclasta;
trascendente e spiritualistica; quella islamica, astratta  e  iconoclasta; quella indiana, plastica e decorativa; quella
islamica, astratta e iconoclasta; quella indiana, plastica  e  decorativa; quella africana, sintetica e formalistica. La
indiana, plastica e decorativa; quella africana, sintetica  e  formalistica. La linea introspettiva dell’arte occidentale
occidentale non è né migliore né peggiore delle altre,  e  non avrebbe senso cercare un confronto o, tanto meno, una
è il destino della nostra cultura, è il suo marchio  e  la sua storia.
serve a modificare il comportamento di chi lo riceve 23,  e  perciò, nel messaggio, quel che conta, non è la sua
c’è di già conosciuto si trova ormai integrato al ricevente  e  appartiene al suo sistema interiore. Da questa riduzione
è scaturita la distinzione fra informazione  e  significazione (significato), nel senso che non tutto ciò
Donde la seconda distinzione capitale fra originalità  e  ridondanza. Il nuovo di un messaggio in cui consiste la sua
Il nuovo di un messaggio in cui consiste la sua importanza,  e  l’informazione, è anche la sua originalità. Tale
senso formale, estetico, ma sulla base della improbabilità,  e  cioè su base statistica. L’informazione o originalità è
da questa prima analisi che l'Amor Sacro  e  Amor profano è una allegoria dell’amore biblico-pagano. La
è anche la Venus vulgaris che simboleggia la bellezza  e  la forza generativa nel mondo e porta quindi all’esistenza
che simboleggia la bellezza e la forza generativa nel mondo  e  porta quindi all’esistenza le cose umane, i fiori, gli
è anche la Venus coelestis, che simboleggia l’intelligibile  e  spirituale bellezza, e che, col vaso fiammeggiante,
che simboleggia l’intelligibile e spirituale bellezza,  e  che, col vaso fiammeggiante, esibisce lo splendore di Dio.
esibisce lo splendore di Dio. C’è poi Cupido,  e  anche lui rientra perfettamente nella trama. Infatti si
dalla fontana, l’acqua da cui la Venere celeste è nata,  e  da cui nasce ogni cosa viva. Il trono della Venere celeste
in cui si vede una fusione di motivi pagani  e  cristiani: nella forma, infatti è classico ma il contenuto
contenuto scolpito non è imitato da un prototipo classico,  e  lo trasforma in una specie di illustrazione accessoria del
tutto il dipinto. Il fregio infatti narra il mito di Venere  e  Adone, con Adone fustigato da Marte geloso, in cui è la
nel sepolcro, l’acqua, eau de jouvence, della giovinezza  e  della vita, che cancella la vecchiaia e fuga le malattie:
della giovinezza e della vita, che cancella la vecchiaia  e  fuga le malattie: simbolo della vita eterna per il
d’altronde prefigura l’angelo della Probatica piscina,  e  Cristo stesso. Quindi il sarcofago è la tomba di Adone come
Quindi il sarcofago è la tomba di Adone come di Cristo,  e  le sue acque che ringiovaniscono, simbolo di resurrezione e
e le sue acque che ringiovaniscono, simbolo di resurrezione  e  di vita eterna.
in serio imbarazzo, cercherò di risponderti alla belle  e  meglio e cerca con Carrieri di districarne la matassa. I
imbarazzo, cercherò di risponderti alla belle e meglio  e  cerca con Carrieri di districarne la matassa. I miei
manifesto sono stati alunni miei all’Accademia di B. Aires  e  giovani artisti argentini e specialmente Cazeneuve e
miei all’Accademia di B. Aires e giovani artisti argentini  e  specialmente Cazeneuve e Fridman - il secondo è stato
Aires e giovani artisti argentini e specialmente Cazeneuve  e  Fridman - il secondo è stato scritto da Joppolo e il terzo
Cazeneuve e Fridman - il secondo è stato scritto da Joppolo  e  il terzo da Tullier, la prima riunione sull’arte spaziale
spaziale la feci nello studio degli arch. Peressuti, Rogers  e  Beigioioso, si fecero molte riunioni alle quali
attivamente, Joppolo, Tullier, Kaisserlian, Sassu, Fabbri,  e  anche Cagli e Birolli però di questi non so cosa ne pensino
Joppolo, Tullier, Kaisserlian, Sassu, Fabbri, e anche Cagli  e  Birolli però di questi non so cosa ne pensino ad ogni modo
pittore Mario Mafai è artista  e  maestro così conosciuto in Italia e così seguito dal
Mario Mafai è artista e maestro così conosciuto in Italia  e  così seguito dal pubblico e dalla critica, da sostenere con
così conosciuto in Italia e così seguito dal pubblico  e  dalla critica, da sostenere con disinvoltura anche... una
sala maggiore della Galleria, è il quadro più drammatico  e  doloroso, per niente decorativo, per niente casuale, che
esposto nella Galleria dal tempo in cui ammirammo la «Pace»  e  la «Guerra» di Picasso. È lo specchio evidente di una
di radice anarchica, ma con un risultato universale, buoni  e  cattivi, forme dell’armonia e dell’irrazionale; è un quadro
risultato universale, buoni e cattivi, forme dell’armonia  e  dell’irrazionale; è un quadro ammonitorio, un messaggio, è
un messaggio, è un modo di guardare il mondo, irriducibile  e  candido. E come non accettare la sontuosa «allegria» —
è un modo di guardare il mondo, irriducibile e candido.  E  come non accettare la sontuosa «allegria» — immagine
momento comunque meno distaccato  e  più intenso dell’arte del pittore, come abbiamo accennato,
è secondo noi quello astratto strictu sensu. Singolarità  e  valore massimo dell’impegno di de Staël in questo periodo è
periodo è una ricerca di assoluti: la via più essenziale  e  insieme la più semplice e la più pittorica, la più
assoluti: la via più essenziale e insieme la più semplice  e  la più pittorica, la più rivoluzionaria e la meno fuori
la più semplice e la più pittorica, la più rivoluzionaria  e  la meno fuori della «grande corrente».
a lui  e  a Testori, pochi altri e più distanti dall’urgenza della
a lui e a Testori, pochi altri  e  più distanti dall’urgenza della vita: Giulio Carlo Argan,
Giulio Carlo Argan, che, pur con la sua astrazione algida  e  su fronti completamente diversi, è stato storico e vero
algida e su fronti completamente diversi, è stato storico  e  vero maestro di teorie dell’arte contemporanea; poi
studioso della storia dell’arte del Rinascimento  e  delle avanguardie, e Carlo Bertelli, grande studioso di
storia dell’arte del Rinascimento e delle avanguardie,  e  Carlo Bertelli, grande studioso di arte medievale, che è
perché manca ancora ogni prospettiva storica circa eventi  e  fenomeni ancora in atto; e inoltre perché gli stessi
prospettiva storica circa eventi e fenomeni ancora in atto;  e  inoltre perché gli stessi rapporti di arte e società sono
in atto; e inoltre perché gli stessi rapporti di arte  e  società sono in questo periodo molto complessi e
di arte e società sono in questo periodo molto complessi  e  compromessi da pregiudizi e da equivoci.
questo periodo molto complessi e compromessi da pregiudizi  e  da equivoci.
ribadire due concetti fondamentali  e  apparentemente contraddittori: 1) tutta l’arte è arte
Non c’è altro modo di essere contemporanei che essere qui  e  ora. Così, insieme alla contemporaneità di ciò che esiste
ciò che esiste c’è la contemporaneità di ciò che è esistito  e  continua a vivere.